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“apprezziamo l’iniziativa dei senatori della comagri riguardo al ddl perilli e maiorino sulla tutela degli animali in discussione in commissione giustizia, che propone lo stralcio dal provvedimento delle modifiche proposte all’articolo 6 in materia di pesca e acquacoltura, che vanno trattate dalle commissioni di merito. in particolare, l’articolo 6 del disegno di legge interviene sulle disposizioni che regolamentano e sanzionano la pesca, anche in questo settore, inasprendo il quadro sanzionatorio. il comma 1 interviene sulla disciplina della pesca e dell’acquacoltura non solo innalzando le pene previste per le contravvenzioni, ma introducendo il divieto di svolgere la pesca professionale ‘con strumenti, attrezzi, apparecchi o mezzi che per quantita’ ovvero per caratteristiche si pongano in violazione della normativa in vigore’. l’inosservanza di tale divieto e’ punita a titolo di contravvenzione, con la pena dell’arresto da sei mesi a tre anni e con l’ammenda da 5.000 a 25.000 euro. il comma 2 prevede invece un’integrazione del catalogo delle condotte vietate nelle acque interne.e’ inaccettabile l’inasprimento di pene e sanzioni per la pesca e l’acquacoltura, soprattutto in questo particolare momento storico le modifiche proposte andrebbero ad appesantire un quadro sanzionatorio gia’ ai limiti della tollerabilita’”, rende noto un comunicato stampa di alleanza cooperative della pesca.