(riproduzione riservata)
“la situazione di profonda incertezza in cui versa il nostro paese a causa del nuovo propagarsi del covid-19 non accenna a diminuire e appare chiaro che fino alla prossima primavera dovremo affrontare e convivere con una serie di problematiche complesse. in questo contesto, non c’e’ dubbio che i lavoratori dei consorzi di bonifica continueranno a rappresentare, grazie alla loro attivita’, un punto di riferimento essenziale per l’intera comunita’”, afferma gabriele de GASPERIS, segretario generale filbi, a margine dell’esecutivo filbi organizzato in videoconferenza per monitorare l’evoluzione della situazione sui territori e analizzare le principali criticita’ che si stanno presentando in questo momento di grande difficolta’ per il paese. “considerando la situazione a cui andiamo incontro, rientra senza dubbio tra le priorita’ per il nostro settore il raggiungimento di un accordo quadro nazionale sullo smart working per i consorzi di bonifica che ne permetta e ne regoli l’applicazione negli enti. allo stesso tempo e’ fondamentale, in un momento cosi’ difficile, che la controparte accolga la proposta della filbi di far ottenere ai lavoratori della bonifica che ne abbiano necessita’ un’anticipazione del tfr con causale covid-19”, prosegue DE GASPERIS. “riteniamo, inoltre, che sia a livello nazionale sia a livello regionale, i consorzi di bonifica debbano essere oggetto di una nuova politica di investimenti. in questo senso, come da noi gia’ proposto in altre occasioni, si deve intervenire sia riducendo gli oneri relativi al costo dell’energia sostenuta dagli enti, sia valorizzando, consorzio per consorzio, la professionalita’ dei dipendenti” aggiunge il segretario generale per poi precisare: “nelle realta’ in cui e’ piu’ necessario, bisogna ragionare nell’ottica di una ripresa del turn-over, procedendo quindi alla progressiva stabilizzazione dei lavoratori avventizi, utili alla piena erogazione dei servizi per la cittadinanza e gli agricoltori. primi passi in questa direzione sono gia’ stati fatti in alcune realta’, come per esempio recentemente in uno dei consorzi del lazio, ma si deve andare avanti a partire da regioni come la sicilia, la sardegna e la puglia in cui questa necessita’ e’ piu’ pressante e dove da tempo la filbi propone soluzioni in merito”.