DE FRANCESCHI (ARAV), NONOSTANTE DIFFICOLTA’ PROGETTI INNOVATIVI PER ALLEVAMENTI VENETI

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“la democrazia associativa e l’operativita’ sempre al primo posto. con queste premesse, nei giorni scorsi, si sono concluse le assemblee per il rinnovo degli organi provinciali dell’associazione regionale allevatori del veneto, propedeutiche al rinnovo dei vertici regionali”, rende noto un comunicato dell’associazione, che precisa: “un’occasione importante per i numerosi allevatori intervenuti, per poter apprezzare le progettualita’ in atto, nonche’ il grande lavoro svolto da arav in collaborazione con l’universita’ di padova, che e’ stato illustrato dal prof. martino CASSANDRO del dipartimento dafnae”. “l’anno in corso e’ stato su piu’ fronti impegnativo; abbiamo lavorato piu’ duramente del solito facendo i conti con protocolli covid-19 non sempre facili da rispettare”, ha spiegato il presidente di arav, floriano DE FRANCESCHI, rivolgendosi agli allevatori in assemblea. “ci stiamo comunque riuscendo, dimostrando la nostra capacita’ di rimetterci in discussione e, soprattutto, di rimboccarci le maniche”, ha proseguito DE FRANCESCHI, nel sottolineare che “al di la’ di queste considerazioni, dietro le quali non ci trinceriamo, a dimostrazione che i momenti difficili possono far scattare delle molle di necessaria reazione, siamo riusciti a sviluppare delle importanti progettualita’ per gli allevamenti veneti”. “quattro progetti innovativi, che si aggiungono al percorso gia’ intrapreso sul lisato piastrinico, sviluppati nell’ambito delle attivita’ istituzionali di miglioramento genetico”, ha precisato il presidente di arav. “la prima iniziativa in campo prevede la realizzazione di un progetto per la determinazione del bilancio di carbonio negli allevamenti di bovini da latte del veneto, finalizzato al miglioramento genetico dell’impatto ambientale della vacca da latte, mediante la misurazione individuale dell’emissione di metano enterico”, spiega il comunicato, che aggiunge: “a questo va collegata la possibilita’ di una parametrizzazione degli indici utile a calcolare il bilancio di carbonio di ogni azienda con l’obiettivo di dimostrare che l’azienda agro-zootecnica e’ gia’ in una condizione di bilancio neutro”. “la zootecnia di oggi e’ sempre piu’ orientata alla precisione, per la produzione di un latte sano e funzionale, nell’era del covid, garantendo il benessere animale e la resilienza mammaria”, spiega il comunicato. “attraverso il progetto ‘covid-milk’, infatti, riusciamo a garantire un articolato processo di valorizzazione del latte, che si concretizza nell’applicazione di azioni di fenotipizzazione e genotipizzazione di precisione funzionali alla raccolta dati di nuovi fenotipi per il miglioramento genetico”, sottolinea il comunicato, nel precisare che sono “tre le azioni previste: azione 1. migliorare la capacita’ antiviralica del latte attraverso la caratterizzazione fenotipica e la selezione genetica di un maggior contenuto di lattoferrina nel latte. argomento di particolare interesse per la comunita’ sociale in questo tempo di pandemia; azione 2. caratterizzazione genetica delle bovine da latte allevate in veneto per il genotipo beta-caseina a2a2, per migliorare gli aspetti salutistici dei prodotti lattiero caseari; azione 3. resilienza mammaria durante la lattazione e messa in asciutta della bovina, utilizzando test molecolari rapidi ed affidabili nella rintracciabilita’ di patogeni causanti la mastite bovina e penalizzanti per il benessere animale”. “a tutto cio’ si aggiunge il progetto in atto sul lisato piastrinico, che prevede un innovativo approccio terapeutico per il trattamento delle mastiti”, spiega DE FRANCESCHI, che precisa: “ovvero, la somministrazione di una concentrazione sovra-fisiologica di piastrine che contengono numerosi fattori di crescita capaci di svolgere un’azione di supporto alle cellule della linea bianca nel combattere l’agente patogeno, favorendo un processo rigenerativo”. “grandi progetti realizzati in partnership con la regione veneto”, sottolinea il comunicato. “iniziative, quelle descritte, che dimostrano come arav sia non al passo, ma avanti nel tempo grazie ad un’intensa attivita’ di ricerca condotta in collaborazione con il mondo universitario e grazie al determinante assenso della regione veneto che ha creduto nella bonta’ di questi progetti investendo e facendo squadra con l’associazione per la loro costruzione e realizzazione”, evidenzia DE FRANCESCHI. “le azioni messe in campo da arav traguardano il futuro per poter garantire competitivita’ ai produttori e al sistema della filiera veneta, migliorando le capacita’ manageriali dell’allevatore, aumentando il valore delle produzioni e accompagnando i produttori verso le esigenze dei consumatori e le sfide sempre piu’ impegnative per aumentare la sostenibilita’ dell’allevamento, paradigma della futura pac”, afferma federico CANER, assessore regionale all’agricoltura, che sottolinea: “per questo la regione ne e’ convinta sostenitrice e sara’ sempre al fianco dell’associazionismo che produce valore aggiunto per il sistema produttivo regionale”.