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“con oltre 105.000 quintali di uva lavorata ed un valore della produzione che raggiunge i 12,5 milioni di euro, i soci delle cantine cooperative di certaldo e poggibonsi, circa 700, danno vita alla piu’ grande aggregazione regionale di viticoltori: vivito s.c.a, acronimo di vini di viticoltori toscani. un soggetto cooperativo in grado di valorizzare le eccellenze delle principali denominazioni toscane: chianti, chianti classico e vernaccia di san gimignano oltre a numerosi igt”, informa un comunicato di legacoop toscana. “i soci hanno deliberato all’unanimita’ il progetto di fusione tra le due cantine cooperative valdelsane, aderenti a legacoop toscana, ovvero tra la cantina sociale di certaldo e la cantina colline del chianti di poggibonsi in cui era gia’ confluita la storica cantina di geggiano. ai 1250 ettari di superfici vitate dei soci, si aggiungono gli oltre 400 ettari di proprieta’ delle aziende agricole di montagnana (in provincia di firenze) e scarna (in provincia di siena) portate in dote a vivito dalla fusione delle due cantine”, continua il comunicato. “gli amministratori e presidenti delle due cooperative, davide ANCILLOTTI e malcolm LEANZA, sono riusciti a portare le rispettive aziende verso un unico soggetto che puo’ contare su un patrimonio netto di 9,5 milioni, di disponibilita’ liquide per 2,2 milioni e di un valore della produzione pari a 12,5 milioni a fronte di 1,7 milioni di capitale sociale, 0,5 milioni di debito verso i soci e nessun debito verso banche”, aggiunge il comunicato. “si tratta di un progetto di fusione importante che coinvolge due cantine molto radicate sul territorio e getta le basi per la costituzione di un nuovo soggetto cooperativo solido. la realta’ che nasce parte da numeri significativi, anche sul piano della base sociale, ed e’ in grado di crescere ancora: un segnale positivo per il settore vitivinicolo”, ha affermato il presidente di legacoop toscana roberto NEGRINI.”il primo e piu’ importante passo e’ stato compiuto in vista di dicembre. un percorso iniziato prima della pandemia, entrambe le strutture operano con margine remunerativo e senza debiti. i soci conferitori e finanziatori potranno contare su piu’ stabilimenti, su un maggiore potere d’acquisto e stoccaggio, su una maggiore capacita’ logistica e finanziaria, su maggiori possibilita’ di reddito”, ha detto davide ANCILLOTTI, presidente in pectore di cantine vivito. maggiori informazioni qui https://bit.ly/3h3zrxf