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“si aggiorni al piu’ presto l’obsoleta normativa internazionale sugli steroli che penalizza l’olio italiano, abbassandone il limite rispetto agli attuali 1000 mg/kg. questo a sol2expo 2025 e’ stato l’appello del presidente di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, al masaf, affinche’ possa portare le istanze dei nostri olivicoltori al coi (consiglio oleicolo internazionale) e alla commissione europea”. lo rende noto un comunicato di cia, che cosi’ prosegue: “quello degli steroli era un parametro chimico introdotto 30 anni fa come sinonimo di purezza dell’olio d’oliva, ma ora il 50% dell’extravergine italiano – pur essendo produzioni autentiche e di qualita’ – non riesce piu’ a mantenere quei livelli per effetto dei cambiamenti climatici e delle nuove tecniche produttive. la problematica riguarda, in particolare, alcune varieta’ tradizionali di oliva che vengono valorizzate attraverso una strategia di marketing mirata alla commercializzazione di extravergini in purezza varietale. la chimica negli ultimi anni ha messo in campo altre e nuove armi per contrastare le frodi, che sono molto piu’ efficaci dell’analisi rispetto agli steroli totali. bisogna, dunque, prevedere regole coerenti con la realta’ e tali da non condizionare inopinatamente le attivita’ delle imprese della filiera olivicola-olearia che operano in modo corretto – come nel caso degli oli mono-varietali – e che valorizzano le caratteristiche organolettiche di varieta’ legate al territorio, rispettando tutte le disposizioni vigenti in materia di purezza e qualita’”.