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“nonostante una riduzione dei conferimenti del 10,6% rispetto al 2018 a causa delle precipitazioni anomale del maggio 2019 e dei danni causati dalla cimice asiatica, il volume d’affari del gruppo apo conerpo nel 2019 e’ calato di appena 4,4 punti percentuali e siamo riusciti a incrementare del 10% il ristorno ai soci”, afferma in un comunicato il presidente di apo conerpo, davide VERNOCCHI. “sono indicatori evidenti di come apo conerpo si e’ saputa muovere al meglio sul mercato promuovendo, comunicando ma soprattutto valorizzando al meglio il prodotto disponibile dei nostri soci”, prosegue il presidente dell’organizzazione di produttori di ortofrutta fresca che riunisce 50 cooperative e 6000 soci. “speravamo che la produzione dimezzata di pere del 2019 fosse un’anomalia quasi irripetibile: purtroppo in emilia romagna a causa delle gelate di marzo stimiamo una contrazione della produzione del 75% per la frutta estiva con picchi di oltre il 90% per le albicocche”, prosegue VERNOCCHI. uno scenario drammatico che per apo conerpo pone in primo piano il nodo della difesa delle produzioni, fronte su cui l’organizzazione e’ da sempre in prima fila, a partire dalla ricerca scientifica. “al di la’ degli strumenti che possiamo mettere in campo come apo conerpo serve un intervento pubblico di vasta scala, a partire da una completa riforma della legge 102 sullo stato di calamita’, oggi del tutto inadeguata e con parametri insostenibili: il clima sta cambiando, gli strumenti di difesa e di tutela devono fare altrettanto o intere filiere scompariranno, con un impatto socio-economico inimmaginabile”, conclude VERNOCCHI.