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“integrare pienamente il settore delle bioenergie nel clean industrial deal dell’unione europea, dando priorita’ a investimenti e politiche di sostegno che favoriscano il passaggio dai combustibili fossili a fonti rinnovabili programmabili come le biomasse, e’ una necessita’ per salvaguardare la sicurezza energetica e la competitivita’ industriale dell’europa sul lungo periodo. e’ questa la tesi centrale del nuovo position paper ‘the role of bioenergy in the clean industrial deal’ appena pubblicato da bioenergy europe, l’associazione europea che rappresenta l’intero comparto della bioenergia e della cui compagine associativa anche aiel-cia fa parte, con l’obiettivo di mostrare come le soluzioni basate sulle biomasse possano contribuire in modo decisivo al raggiungimento di un’economia a zero emissioni entro il 2050”. lo rende noto un comunicato di aiel-cia. “il position paper di bioenergy europe ribadisce quanto sia strategico collocare la bioenergia al centro del clean industrial deal, sia per salvaguardare la competitivita’ dell’industria europea, sia per accelerare la transizione verso un’europa a emissioni zero”, afferma annalisa PANIZ, direttrice generale di aiel-cia e membro del board di bioenergy europe. “le tecnologie basate sulle biomasse offrono soluzioni concrete per la decarbonizzazione di settori ad alta intensita’ energetica, per la riduzione dei costi in ambito residenziale e per il mantenimento di una leadership tecnologica europea a livello globale”, precisa PANIZ, che conclude: “ci auguriamo che le istituzioni comunitarie recepiscano integralmente queste proposte, garantendo un contesto stabile e incentivante, senza continui cambi legislativi che rallentano gli investimenti gia’ in atto”.