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“pretendiamo trasparenza e chiediamo che la commissione europea faccia chiarezza sul caso TIMMERMANS. per anni sono stati criminalizzati i produttori agricoli e i coltivatori diretti di tutta europa come il male assoluto, ergendo alcune delle associazioni ambientaliste piu’ importanti a giudici di un tribunale della storia che pretendeva di condannarli, in particolare quelli italiani. l’inchiesta del quotidiano olandese ‘de telegraaf’ non ci sorprende, ha svelato cio’ che avevamo denunciato con fermezza gia’ anni fa sollevando ripetutamente dubbi su presunti conflitti di interesse, se quanto emerso dovesse essere confermato, la verita’ e’ che abbiamo sempre avuto ragione nel sostenere che dietro il green deal di TIMMERMANS si nascondeva un’agenda politica a senso unico, capace solo di favorire interessi di parte e non di garantire l’equilibrio tra la sostenibilita’ ambientale e la necessita’ di proteggere la nostra agricoltura, infliggendo gravi danni alle filiere agricole in nome di un ambientalismo ideologico. per anni e’ stata demonizzata la figura dell’agricoltore e del coltivatore diretto che invece ancora adesso, in un momento storico segnato dagli effetti devastanti del cambiamento climatico, restano i veri custodi del territorio, dell’ambiente e del patrimonio agroalimentare. per non parlare di quello che e’ stato fatto ad altri settori, pensiamo all’automotive e all’intera manifattura”. lo affermano in un comunicato stampa il segretario generale di coldiretti vincenzo GESMUNDO e il presidente ettore PRANDINI che ricordano come “gia’ dal 2021, coldiretti e’ stata la prima e l’unica a denunciare l’imbroglio verde e come piu’ volte dietro questi processi di falso ambientalismo ci potesse essere ben altro, compresa anche la spinta molto forte da parte di multinazionali che hanno interessi economici legati ad altre forme di business come quello dei cibi fatti in laboratorio, su cui sta investendo una lobby di oligarchi multimiliardari”. “siamo stati tacciati di essere antieuropeisti e oscurantisti: siamo solo alla disperata e responsabile ricerca della verita’ intesa come il dover dis-velare cio’ che di torbido si agita nelle pieghe della comunita’ europea”.