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la corte costituzionale ha deciso lunedi’ 20 gennaio in camera di consiglio – informa l’ufficio comunicazione- “il giudizio sull’ammissibilita’ dellarichiesta di referendum abrogativo denominata ‘legge 26 giugno 2024, n. 86, disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della costituzione: abrogazione totale’. in attesa del deposito della sentenza, l’ufficio comunicazione e stampa fa sapere che la corte ha ritenuto inammissibile il quesito referendario sulla legge n. 86 del 2024, come risultante dalla sua sentenza n. 192 del 2024. la corte ha rilevato che l’oggetto e la finalita’ del quesito non risultano chiari. cio’ pregiudica la possibilita’ di una scelta consapevole da parte dell’elettore.il referendum verrebbe ad avere una portata che ne altera la funzione, risolvendosi in una scelta sull’autonomia differenziata, come tale, e in definitiva sull’art. 116, terzo comma, della costituzione; il che non puo’ essere oggetto di referendum abrogativo, ma solo eventualmente di una revisione costituzionale. la sentenza sara’ depositata nei prossimi giorni”.