(riproduzione riservata)
“scendono di nuovo in strada, nelle piazze e nei luoghi in cui si incontrano i lavoratori agricoli per andare a lavoro, i furgoni della flai cgil per la campagna ‘diritti in campo’, un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione contro lo sfruttamento del lavoro e il caporalato. questa volta in sicilia”. lo rende noto un comunicato della flai cgil, che cosi’ prosegue: “dal 10 al 12 dicembre, i sindacalisti costituiti in ‘brigate del lavoro’ si ritroveranno nelle prime ore del mattino a comiso, vittoria e acate (il 10), a scordia e lentini (l’11), a paterno’, adrano e biancavilla (il 12) per incontrare lavoratrici e lavoratori. insieme ai compagni del sindacato, anche attivisti e attiviste del mondo dell’associazionismo. il 13 dicembre, poi, a catania l’incontro conclusivo, nell’aula magna della facolta’ di scienze politiche alle ore 10, con la partecipazione di giovanni MININNI, segretario generale flai nazionale, e del segretario regionale tonino RUSSO. ‘dopo latina, foggia e verona abbiamo voluto essere in sicilia per l’ultima tappa di quest’anno delle brigate del lavoro per testimoniare ancora una volta quanto caporalato e sfruttamento siano una piaga del paese – commenta silvia GUARALDI, segretaria nazionale della flai -. dopo le tappe estive e la presentazione del VII rapporto agromafie e caporalato siamo nella terra delle arance, del pachino e delle serre per ribadire la necessita’ di un intervento sistemico, ampio, che deve vedere coinvolti il sindacato, le istituzioni, la rete del terzo settore, insieme per dare risposte adeguate a sconfiggere questo fenomeno”. ‘la flai cgil – prosegue GUARALDI – da oltre vent’anni anni con il sindacato di strada e’ in campo per denunciare quanto avviene nelle campagne e per chiedere che siano applicate le norme, che si intensifichino i controlli, che si torni ad avere un luogo pubblico e trasparente per l’incrocio di domanda e offerta di lavoro, che si diano risposte per il trasporto dei lavoratori e delle lavoratrici, che siano realizzate vere politiche di accoglienza a partire dall’annosa questione degli alloggi e degli insediamenti informali’. ‘e’ proprio per la necessita’ di risposte di sistema che abbiamo allargato al mondo dell’associazionismo la partecipazione alle brigate del lavoro – chiosa la segretaria nazionale – perche’ se nessuno si salva da solo, noi per primi dobbiamo allargare al mondo dell’associazionismo anche la fondamentale azione di sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici che incontriamo con il sindacato di strada’. in sicilia i braccianti agricoli con un contratto, benche’ il piu’ delle volte flessibile e stagionale, sono circa 140mila. le aree di sfruttamento nell’isola individuate dall’osservatorio placido RIZZOTTO sono 53. ‘puntiamo a incontrare i lavoratori nei loro luoghi – spiega il segretario generale della flai sicilia tonino RUSSO – per stanare disagio e irregolarita’ e spianare loro la strada all’affermazione dei propri diritti’. ‘nel settore le condizioni di lavoro non sono buone e i salari bassi – afferma RUSSO – quando non c’e’ addirittura sfruttamento vero e proprio fino quasi alla schiavitu’. quando gli imprenditori lamentano la carenza di manodopera – sottolinea RUSSO – si interroghino piuttosto sull’attrattivita’ del comparto’. per il segretario della flai sicilia ‘l’affermazione di condizioni di lavoro corrette, con gli orari previsti dai contratti, un giusto salario e sicurezza sul lavoro alletterebbe anche molti giovani, dando un contributo all’occupazione giovanile, oggi in sicilia in grande difficolta”.”.