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“c’e’ fermento e attesa tra i pescatori delle marinerie dell’emilia-romagna (cattolica, rimini, bellaria, cesenatico, cervia, marina di ravenna, porto garibaldi, goro e gorino), che sabato prossimo si recheranno a roma per incontrare il santo padre papa FRANCESCO che, in occasione della giornata mondiale della pesca (celebrazione annuale il 21 novembre) ha concesso una speciale udienza privata, accogliendo e incontrando nell’aula paolo VI i pescatori e le loro famiglie, i rappresentanti delle cooperative della pesca e dell’acquacoltura e le associazioni di settore”. lo rende noto un comunicato dell’alleanza delle cooperative della pesca dell’emilia-romagna (agci/agrital, confcooperative/fedagri pesca emilia-romagna e legacoop agroalimentare emilia-romagna). “il pontefice ha risposto positivamente alla richiesta dell’apostolato del mare, promotore dell’iniziativa e con gioia accogliamo l’invito e parteciperemo a questo importante appuntamento, felici di stringerci attorno a papa FRANCESCO per ascoltare il suo messaggio di incoraggiamento”, affermano i rappresentanti dell’alleanza delle cooperative della pesca dell’emilia-romagna patrizia MASETTI (agci/agrital er), vadis PAESANTI (confcooperative/fedagri pesca er), massimo BELLAVISTA (legacoop agroalimentare er)”. “il lavoro dei pescatori, fra i piu’ antichi mestieri dell’umanita’, e’ profondamente cambiato in larga parte del nostro pianeta”, spiega il comunicato, che prosegue: “la chiesa – come evidenziato dall’apostolato del mare – partecipa delle gioie e delle speranze, ma anche delle tristezze e delle angosce di un’umanita’ chiamata, in questo momento storico, a riscoprire la fraternita’ come dimensione sociale e politica, la cultura dell’incontro come alternativa alla globalizzazione dell’indifferenza. i cristiani non possono, percio’, voltarsi dall’altra parte quando interi ecosistemi sono minacciati da modalita’ di lavoro che li devastano e impoveriscono fino alla fame popolazioni gia’ provate da diseguaglianze e conflitti. ugualmente, i legislatori possono smarcarsi dai grandi interessi di pochi, per intervenire a favore delle piccole comunita’, imprese familiari e organizzazioni di pescatori che, con le opportune garanzie, sono in grado di contribuire piu’ direttamente ed efficacemente al bene comune”. “prego perche’ quanti sono economicamente potenti escano dall’isolamento, rifiutino la falsa sicurezza del denaro e si aprano per condividere i beni che hanno una destinazione universale, perche’ tutti derivano dal creato”, ha confidato papa FRANCESCO. “i pescatori hanno una vocazione a custodire il mare che va sostenuta in un’ottica di ecologia integrale diffusa e popolare”, afferma il comunicato, che conclude: “l’udienza privata sara’ l’occasione per mettere in luce i grandi problemi che attanagliano la pesca: dal cambiamento climatico e invasione di specie aliene e massive alla continua riduzione della flotta, dall’invecchiamento dei pescatori professionali alle criticita’ legate al ricambio generazionale e ancora la sostenibilita’ a 360° (economica, sociale, ambientale)”.