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“e’ allarme in emilia-romagna per gli agricoltori alle prese con le semine autunnali di grano e orzo, in uno dei principali bacini produttivi d’italia con 230.000 ettari coltivati nel 2024, che vanta filiere della pasta e della panificazione famose nel mondo. i campi sono inzuppati, se non addirittura allagati, in piu’ l’eccesso di pioggia favorisce la crescita di erbe infestanti facendo lievitare i costi per arrestarne lo sviluppo”, informa un comunicato di confagricoltura emilia romagna. “rischiamo di perdere il 30% della superficie destinata a grano e orzo, i terreni sono impraticabili e lo resteranno a lungo, le operazioni in campo subiscono ritardi e i nostri uffici seguono da vicino le aziende in difficolta’ nella programmazione delle colture per sostituire, ove possibile, le semine dei cereali autunno-vernini con quelle primaverili di mais e sorgo in primis”, ha spiegato il presidente regionale di confagricoltura, marcello BONVICINI. “nella provincia di bologna, che conta piu’ di 40.000 ettari a grano e orzo, si prevedono mancate semine su 3000 ettari circa nelle zone collinari interessate da fenomeni franosi (qui infatti sara’ quasi impossibile accedere ai campi anche nei mesi a venire), e su 5000 ettari in pianura, inclusi quelli ora alluvionati, dove pero’ si da’ per certa la pianificazione di altre colture in febbraio-marzo 2025. piena emergenza e viabilita’ compromessa nel reggiano dove ci sono migliaia di ettari ancora sott’acqua, edifici parzialmente sommersi e centinaia di agricoltori danneggiati. in tutta l’area la semina saltera’ completamente. anche gli oltre mille ettari allagati nel ferrarese non potranno essere destinati a semine autunnali (ma sono a rischio anche quelle primaverili e c’e’ chi pensa di abbandonare le coltivazioni). nel modenese e’ stato finora seminato il 5-10% del grano previsto cosi’ pure in romagna. i ritardi non dipendono esclusivamente dagli effetti delle alluvioni ma anche dalle frequenti precipitazioni che, in taluni casi, non hanno consentito di terminare la raccolta della soia e di liberare cosi’ i terreni per i cereali autunno-vernini. ci sono timori in provincia di parma per lo slittamento delle semine: la maggior parte delle aziende e’ ferma. anche nel piacentino le lavorazioni del terreno sono bloccate un po’ ovunque causa smottamenti in collina-montagna e allagamenti nella bassa. ci sono ancora pomodori in campo e si chiude una stagione tra le peggiori degli ultimi quarant’anni. si auspica tuttavia di poter recuperare nelle prossime settimane”, spiega il comunicato. “la situazione e’ critica: in alcune zone sono caduti piu’ di 1200 millimetri di pioggia da inizio anno quando la media annuale in emilia-romagna si attesta a 600-700 millimetri. preoccupa anche la crescente disaffezione verso la coltura, spinta da un andamento dei prezzi fortemente penalizzante sia per il tenero che per il duro”, ha aggiunto il presidente dei cerealicoltori di confagricoltura emilia romagna, achille SAVINI.