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“forte preoccupazione per l’incertezza che regna intorno alla terza proposta di emendamento del piano strategico della politica agricola comune 2023-2027. con l’inizio delle semine ormai imminente, i ritardi nell’adozione delle modifiche e la mancanza di chiarezza sull’applicazione delle norme rischiano di mettere in seria difficolta’ il settore agricolo toscano”. lo afferma il presidente di confagricoltura toscana marco NERI, che prosegue: “la situazione e’ inaccettabile. siamo ormai alle porte della stagione delle semine e ancora non ci sono indicazioni precise su come applicare le modifiche introdotte dal decreto ministeriale del 28 giugno. le continue incertezze e i ritardi nell’approvazione degli emendamenti non fanno che aumentare la confusione tra gli agricoltori, gia’ alle prese con un contesto economico complesso e sfide legate alla sostenibilita’”. “la terza proposta di emendamento, che tocca aspetti cruciali come l’ecoschema 1 per la riduzione degli antibiotici e l’ecoschema 5 per la copertura vegetale a beneficio delle piante di interesse apistico, rappresenta una novita’ importante, ma deve essere accompagnata da indicazioni precise e tempi certi”, sottolinea NERI, che spiega: “noi abbiamo sottoposto osservazioni mirate per semplificare ulteriormente la condizionalita’ legata alle buone condizioni agronomiche e ambientali – bcaa 7 ‘rotazione delle colture nei seminativi, ad eccezione delle colture sommerse’ e bcca 8 ‘percentuale minima della superficie agricola destinata a superfici o elementi non produttivi’, e per migliorare l’efficacia degli interventi dello sviluppo rurale”. “le semplificazioni sono fondamentali ma devono essere comunicate e attuate tempestivamente”, evidenzia NERI, che continua: “e’ inammissibile che, a cosi’ poco tempo dalle semine, gli agricoltori non abbiano ancora ricevuto le istruzioni operative per applicare le nuove regole. le aziende agricole hanno bisogno di stabilita’ normativa per poter pianificare e operare efficacemente. questa incertezza rischia di compromettere non solo l’immediata stagione produttiva, ma anche gli investimenti e lo sviluppo sostenibile del settore”. “per questi motivi rinnoviamo l’appello al ministero e alle istituzioni competenti affinche’ si acceleri la definizione delle misure applicative e si forniscano chiarimenti urgenti e concreti per evitare ulteriori disagi alle imprese agricole. il settore agricolo ha dimostrato la sua resilienza, ma ha bisogno di certezze per continuare a crescere e innovare. non possiamo permetterci ritardi su temi cosi’ fondamentali per il futuro delle nostre aziende e del nostro territorio. c’e’ un silenzio assordante su tutto questo ma noi come confagricoltura toscana vogliamo far sentire la voce e quella delle aziende, a costo di essere gli unici a farlo”, conclude il presidente di confagricoltura toscana.