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la corte di giustizia dell’unione europea ha stabilito con la sentenza nella causa c-240/23 che un prodotto alimentare importato da un paese terzo puo’ riportare il logo biologico dell’ue solo se rispetta pienamente le norme di produzione previste dal diritto dell’unione. anche se le norme di un paese terzo sono considerate equivalenti a quelle dell’ue, il prodotto non puo’ utilizzare il logo dell’unione se non soddisfa completamente tali standard. tuttavia, puo’ riportare il logo biologico del paese terzo e i relativi termini, purche’ conforme alle sue norme. il caso nasce dalla contestazione della herbaria, azienda tedesca a cui le autorita’ hanno imposto di rimuovere il logo biologico dell’ue da un suo prodotto non conforme alle regole sull’etichettatura biologica. la corte ha confermato che l’uso del logo ue senza piena conformita’ creerebbe concorrenza sleale e potrebbe indurre i consumatori in errore.