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e’ nel quadro del primo dei suoi “cinque grandi cantieri prioritari”, quello del “livello di vita dei francesi”, che il primo ministro michel BARNIER ha scelto di evocare, nel discorso programmatico davanti all’assemblea nazionale, una delle questioni piu’ urgenti con cui deve confrontarsi il nuovo governo, dopo le crisi agricole di quest’inverno e i negoziati commerciali del prossimo futuro., scrive oggi “la tribune”. “un’altra posta essenziale delle spese dei francesi, e’ l’alimentazione. essa deve essere sana, varia, tracciabile e alla portata di tutti”, ha ricordato, nel momento in cui i prezzi, dopo due anni di forte inflazione, cominciano a decrescere. parallelamente il primo ministro ha, comunque, sottolineato la volonta’ di sostenere gli agricoltori, in particolare in quanto “produttori”: “la loro produzione e’ vitale per la sovranita’ alimentare e la competitivita’ del nostro paese”, ha dichiarato, schierandosi cosi’, piuttosto chiaramente, fra i ranghi dei sostenitori di un’agricoltura “produttivista”. “dobbiamo anche sostenerli quando sono colpiti da crisi, che siamo climatiche o sanitari, come nel caso attualmente della febbre catarrale ovina”, ha aggiunto BARNIER, cosciente che l’annuncio di misure “forti e immediate” per epizoozie e’ molto atteso. per quel che riguarda i rapporti nella filiera alimentare, BARNIER ha detto che “bisogna rafforzare la trasparenza sui margini praticati dalla grande distribuzione. e incoraggiare i contratti tripartiti tra gricoltori, trasformatori e dstributori”. ha poi assicurato di voler riprendere in mano “il cantiere aperto dalla legge di semplificazione”. a livello comunitario BARNIER intende assicurarsi che “i negoziati sul bilancio e quelli sugli accordi di libero scambio rispettino gli interessi degli agricoltori e la reciprocita’”. BARNIER ha anche annunciato una grande conferenza nazionale sull’uso dell’acqua e che il suo governo riprendera’ in mano il progetto di legge di orientamento per la sovranita’ agricola e il rinnovamento generazionale in agricoltura. questa era gia’ stata approvata dall’assemblea nazionale prima dello scioglimento delle camere.