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“cio’ che si temeva e si auspicava di evitare e’ accaduto: il virus della blue tongue si e’ diffuso anche in lombardia, obbligando la regione a emanare un’ordinanza restrittiva che coinvolge anche parte del territorio bresciano, con nove comuni ricadenti nella cosiddetta ‘area di buffer’, ovvero adro, capriolo, cologne, corte franca, erbusco, iseo, palazzolo sull’oglio, paratico e pontoglio”. lo afferma un comunicato di confagricoltura brescia. “siamo molto preoccupati per quanto sta accadendo: ora, come per la psa, e’ necessario stare molto attenti e osservare scrupolosamente le regole e le prescrizioni anche per questa nuova epidemia che sta colpendo i nostri allevamenti”, afferma il presidente di confagricoltura brescia giovanni GARBELLI, che prosegue: “in primo luogo, andrebbero subito concordate misure urgenti per contrastare nell’immediato la diffusione della malattia e concertate le azioni per una strategia vaccinale di periodo piu’ esteso, da attuare nei prossimi mesi. va poi valutata l’opportunita’ di varare una strategia vaccinale che comprenda un’azione di informazione e sensibilizzazione degli allevatori sull’opportunita’ di vaccinare gli animali e di attivare le massime azioni di biosicurezza, quali trattamenti insetto-repellenti o la custodia dei capi in ambienti protetti nelle ore notturne, quando e’ attiva la zanzara che trasmette il contagio. e poi chiediamo alle autorita’ competenti di valutare di riconoscere un contributo per le vaccinazioni”. “per tutti questi motivi, confagricoltura brescia invita la regione, assessorati all’agricoltura e alla sanita’, a convocare un tavolo, anche per capire nel dettaglio le dimensioni del fenomeno. ovviamente, gli allevatori bresciano devono segnalare eventuali casi, anche sospetti, ai servizi veterinari senza indugiare”, informa il comunicato.