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“rimettere l’agricoltura al centro, riconoscendo a pieno titolo il settore come risorsa strategica in ue. questo l’obiettivo del ‘manifesto per le elezioni europee 2024′ che cia-agricoltori italiani sta presentando ai candidati di tutte le forze politiche in vista dell’8 e 9 giugno. un documento programmatico in 9 punti con le priorita’ per garantire il futuro del comparto”, informa un comunicato della confederazione. “chiediamo piu’ attenzione per gli agricoltori – spiega il presidente di cia, cristiano FINI – che producono cibo sano e sicuro per tutti e sono i primi custodi del territorio. ecco perche’ stiamo portando ai candidati al prossimo parlamento ue le nostre istanze per invertire la rotta rispetto alle politiche degli ultimi anni, che hanno penalizzato il settore con proposte legislative spesso ideologiche, creando una spaccatura innaturale tra agricoltura e ambiente. ora e’ tempo di cambiare, la revisione della pac e’ stata una svolta importante, ma occorre continuare il lavoro e mettere in campo nuovi interventi per dare risposte efficaci e durature agli agricoltori, di fronte alle sfide dei mercati, del clima e della transizione”. “in quest’ottica – prosegue il comunicato – il manifesto di cia affronta tutte le questioni piu’ urgenti: VALORE LUNGO LA FILIERA – a ogni prodotto agricolo deve essere riconosciuto il giusto valore, per questo serve un osservatorio ue su costi, prezzi e marginalita’, oltre alla revisione della direttiva sulle pratiche sleali e a misure per incentivare aggregazione e relazioni di filiera; SVILUPPO DELLE AREE RURALI – rendere competitive le aree rurali vuol dire presidiare territori indispensabili per l’agricoltura e contro il dissesto idrogeologico, nonche’ garantire un futuro al 30% della popolazione ue che ci vive; TUTELA DEL SUOLO – approvare velocemente la proposta di direttiva sul monitoraggio e la resilienza del suolo, elemento fondamentale per la produzione agricola e la sicurezza alimentare dell’unione; GESTIONE DELL’ACQUA – definire una strategia di governo comune della risorsa idrica, con un piano mirato per lo stoccaggio, la riduzione, le perdite e il riuso delle acque; REGOLE COMUNI SUL COMMERCIO – la parola chiave negli accordi commerciali deve essere reciprocita’, per tutelare il prodotto italiano ed europeo ed evitare la concorrenza sleale di paesi terzi; BILANCIO UE ADEGUATO – il bilancio dedicato alla pac non puo’ essere rivisto al ribasso, ma va valorizzato ed efficientato, pensando anche a un plafond specifico aggiuntivo per affrontare le questioni ambientali; PAC DEL FUTURO – disegnare una politica agricola comunitaria piu’ flessibile per intervenire subito nelle situazioni di crisi e piu’ attenta a tutelare andamento produttivo e reddito agricolo, includendo interventi per la gestione del rischio e favorendo gli investimenti; INNOVAZIONE E FORMAZIONE – occorre un maggiore coordinamento a livello ue tra gli enti di ricerca, per agevolare lo sviluppo di nuove tecnologie, spingendo al contempo sulla formazione agricola per trasferire le conoscenze e rendere le soluzioni disponibili per tutti; RICAMBIO GENERAZIONALE – sostenere l’ingresso e la permanenza dei giovani nel settore, favorendo sia l’accesso al credito che l’accesso alla terra”. per tutto questo, “auspichiamo che il futuro commissario europeo all’agricoltura – aggiunge il presidente di cia – abbia un peso politico importante e sia in grado di costruire consenso sui dossier piu’ caldi e favorire l’intesa tra tutti gli stati membri”.