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si stima che nel 2022 nell’ue siano stati allevati 1,08 milioni di tonnellate di organismi acquatici (pesci, molluschi, alghe e crostacei), per un valore di 4,9 miliardi di euro, rende noto eurostat con un comunicato. nel 2022, 4 paesi dell’ue rappresentavano collettivamente circa i due terzi (67%) della produzione totale: spagna (25%), francia (17%), grecia (13%) e italia (12%). come negli anni precedenti – sottolinea eurostat -, la produzione della norvegia (paese non ue) ha superato quella dell’intera unione europea, con 1,66 milioni di tonnellate prodotte, la maggior parte delle quali di salmone. la produzione nell’ue si concentra principalmente sulle specie di pesci (come trote, orate, spigole, carpe, tonni e salmoni) e sui molluschi (tra cui cozze, ostriche e vongole), che insieme rappresentano la quasi totalita’ della produzione acquicola in termini di peso nel 2022. i prezzi degli organismi acquatici sono diversi e la produzione di trota (15,1%) e quella di spigola (14,0%) hanno registrato le quote di valore piu’ elevate. eurostat ha registrato una fluttuazione nelle quantita’ prodotte, dovute a diverse ragioni, tra cui il fatto che alcune specie vengono allevate e coltivate esclusivamente a scopo di ripopolamento, che alcune specie ittiche non vengono raccolte annualmente, che alcune imprese provano nuove specie e che la produzione di alcune specie e’ sperimentale. l’aumento dei prezzi dell’energia (a causa del covid e della guerra in ucraina) ha causato un aumento dei prezzi di produzione, che si e’ riflesso anche sui prezzi di vendita. per questo, mentre la produzione in tonnellate e’ rimasta invariata (o addirittura diminuita in alcuni paesi) – conclude eurostat -, il valore totale della produzione in euro e’ cresciuto. proprio per l’aumento dei costi, alcune imprese hanno avuto difficolta’ a continuare la produzione.