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“siamo pronti a raccogliere la sfida ambiziosa che ci lancia oggi la commissione europea con la presentazione delle sue strategie farm to fork e biodiversita’, ma non a qualunque prezzo. si tratta dell’inizio di un percorso che deve portare alla creazione di un patto fiduciario tra produttori e consumatori europei basato sulla qualita’, la trasparenza e sicurezza dei processi produttivi e dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole”, commenta paolo DE CASTRO, coordinatore s&d alla commissione agricoltura del parlamento europeo. “le due comunicazioni, benche’ non ancora vincolanti, ci permettono di lanciare un approfondito confronto sul futuro del nostro sistema agroalimentare, che si concretizzera’ nei prossimi 10 anni. come comagri lavoreremo affinche’ ciascuno degli interventi nelle 27 aree legislative identificate dalle due strategie, sia basato su una rigorosa analisi di impatto, e coinvolga tutti gli attori della filiera senza sminuire il ruolo di co-legislatore del parlamento ue”, spiega l’eurodeputato pd. “non solo dobbiamo superare la dicotomia assurda che si sta venendo a creare tra la riforma della politica agricola e le misure derivanti da questa strategia: abbiamo bisogno di integrare questi due processi per garantire ai nostri agricoltori un quadro normativo coerente, onnicomprensivo e certo, non decine di normative differenti da dover rispettare, con il rischio che i produttori debbano riadattarsi ogni anno a eventuali modifiche”, aggiunge DE CASTRO. “siamo anche molto preoccupati che gli obiettivi di riduzione dell’utilizzo di input produttivi, possano pregiudicare la capacita’ produttiva dei nostri agricoltori: ogni vincolo dovra’ essere accompagnato dalla messa a disposizione di strumenti alternativi, e in questo senso l’apertura della commissione alle nuove biotecnologie sostenibili per l’evoluzione assistita delle piante ci fa ben sperare”, prosegue DE CASTRO. “non ultimo ci aspettiamo che gli annunci in merito all’indicazione d’origine si concretizzino in un obbligo europeo per tutti i prodotti agroalimentari, cosi’ come l’obiettivo di armonizzare i sistemi di etichettatura nutrizionale sia basato su rigorose analisi scientifiche e non porti a semplificazioni inaccettabili come il nutriscore, che discriminerebbero le nostre produzioni senza informare correttamente i consumatori e prendere in debita considerazione l’importanza di diete varie e bilanciate”, tiene a sottolineare DE CASTRO. “l’italia e’ da sempre all’avanguardia su molti dei target di sostenibilita’ identificati dalla strategia: ora dobbiamo lavorare per salvaguardare gli sforzi fatti in questi anni e rafforzarli ulteriormente, in modo da sbarrare il passo all’import di prodotti da paesi terzi che impongono standard molto meno ambiziosi dal punto di vista economico, ambientale e sociale”, conclude DE CASTRO.