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si e’ svolta questa mattina una web conference nel corso della quale la ministra delle politiche agricole teresa BELLANOVA ha illustrato i contenuti del decreto-legge rilancio nella parte riguardante i finanziamenti per l’agricoltura. ha introdotto i lavori il direttore generale dell’ismea raffaele BORRIELLO. la ministra ha risposto ad alcune delle osservazioni poste dai presidenti di alleanza cooperative giorgio MERCURI, coldiretti ettore PRANDINI, confagricoltura massimiliano GIANSANTI, cia dino SCANAVINO, federalimentare ivano VACONDIO, di origin italia cesare BALDRIGHI, copagri franco VERRASCINA, il presidente della commissione agricoltura della camera filippo GALLINELLA intervenuti nel corso dell’incontro. in particolare BELLANOVA ha puntualizzato che dalla prossima settimana si lavorera’ per una “finalizzazione chirurgica dei fondi” che saranno “destinati con la massima selettivita’ e il coinvolgimento di tutti”, a cominciare dal parlamento verso cui il “rispetto e’ totale”. BELLANOVA ha indicato che le risorse andranno spese entro Il 31 dicembre 2020 ma non ha fatto cenno al modo con cui aggirare farraginose procedure contabili che gia’ in regime normale ostacolano il raggiungimento degli obiettivi di spesa entro la data indicata. inoltre la ministra ha ribadito l’impegno affinche’ il new green deal lanciato dalla commissione europea sia dotato di un adeguato supporto finanziario ed ha assicurato che la battaglia contro il nutriscore continua. BELLANOVA ha aperto il suo intervento sottolineando che la rinnovata centralita’ e strategicita’ dell’agroalimentare devono ora essere un punto di forza del rilancio, senza ricadere negli errori del passato. l’agricoltura e’ stata inserita in tutti i principali provvedimenti orizzontali (come il credito di imposta per le locazioni degli agriturismi e Il bonus famiglie); la dote diretta per l’agroalimentare di un miliardo e 150 milioni e’ “una buona dote per continuare a fare un lavoro importante”, ha fatto osservare. la ministra ha citato direttamente i settori del florovivaismo, dell’agriturismo e anche del vino, con 50 milioni per la distillazione e 100 miloni per la vendemmia verde “perche’ non dobbiamo correre il rischio di ritrovarci con una perdita di qualita’”, ha spiegato. c’e’ poi un fondo di altri 500 mln su cui “dovremo decidere insieme le filiere su cui intervenire”, ha aggiunto. BELLANOVA ha sottolineato altri due aspetti. il primo riguarda l’ismea,il cui ruolo viene rafforzato con ulteriori 250 milioni per facilitare l’accesso al credito delle aziende, su cui – ha affermato – “abbiamo fatto un lavoro di contrattazione con il mef”. il secondo riguarda i 250 milioni destinati al fondo indigenti attraverso cui “possiamo dire risposta alle nuove poverta’ e con cui potremo evitare sprechi nel settore alimentare, per acquistare solo prodotti italiani”, anche a denominazione di origine, intervenendo nei settori lattiero-caseario, delle carni e dell’ortofrutta.