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il caldo record e le inondazioni storiche in cina quest’estate non sono riusciti ad accendere il dibattito pubblico interno su come il principale responsabile mondiale delle emissioni di co2 possa mitigare il cambiamento climatico, lasciando gli attivisti frustrati per un’opportunita’ persa, scrive la “reuters” in una corrispondenza da pechino. i media e i funzionari statali avevano riconosciuto in passato che il cambiamento climatico rende la cina piu’ vulnerabile alle condizioni meteorologiche estreme, quest’anno pochi hanno stabilito il collegamento e sono stati ancora piu’ riluttanti a collegarlo alle stesse emissioni della cina, attualmente pari a circa un terzo del globale totale e in crescita. questo nonostante le diffuse discussioni sul maltempo, in cui almeno 33 persone sono morte solo a pechino. secondo gli osservatori citati da “reuters”, nonostante gli impegni assunti negli scorsi e le condizioni meteorologiche estreme, il governo cinese, negli ultimi mesi, ha preferito incentrare la sua attenzione sulla sicurezza energetica piuttosto che sul cambiamento climatico, che e’ cosi’ diventato un argomento non gradito al regime.