22/6 A FOGGIA PUNTO SU CRISI COMPARTO GRANO DURO E VITIVINICOLO DI LIBERIAGRICOLTORI E GRANOSALUS

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“giovedi’ 22 giugno alle ore 11.30, a foggia, nell’hotel cicolella in viale XXIV maggio 60, la confederazione italiana liberi agricoltori e l’associazione granosalus terranno una prima conferenza stampa per fare il punto sulla grave crisi che investe il comparto del grano duro e vitivinicolo”. lo rende noto un comunicato della confederazione che prosegue: “il mondo agricolo attraversa una fase di crisi drammatica che ha riflessi importanti per il consumo di cibo, la salute dei consumatori e il bilancio sanitario dello stato. crollano i prezzi dei cereali e gli aiuti al reddito, la trasparenza di mercato e’ spesso negata (la cun e il registro telematico sono stati sospesi), la nuova pac assottiglia almeno di un terzo le risorse per gli agricoltori, in modo piu’ incisivo per quelli delle aree interne, delle regioni del sud e delle isole, alcuni psr disincentivano le produzioni ecologiche, gli ecoschemi sono ancora un’incognita. la commissione europea, per ripristinare la biodiversita’, chiede che almeno il 10% della superficie agricola non sia coltivata. anche nel settore vitivinicolo emerge un quadro preoccupante come la gravita’ di patologie che colpiscono i nostri vigneti. con questa situazione il dramma sarebbe l’abbandono delle campagne che favorirebbe l’importazione di derrate straniere o di cibi sintetici. cosi’ la questione agricola si intreccia sempre piu’ con la salute dei nostri consumatori. chi come liberiagricoltori e granosalus ha a cuore le sorti del pianeta, deve poter mettere le future generazioni in grado di guardare avanti con fiducia al ruolo della politica per continuare ad avere speranza e orientarla secondo le esigenze di un ‘progetto umano’, che significa liberare la vista dal caos e da interessi particolari. ecco perche’ liberiagricoltori insieme a granosalus vuole aprire scenari futuri, rimettere al centro la funzione naturale del cibo prodotto dalla terra e dagli agricoltori, la democrazia economica, la difesa del territorio e, soprattutto, la salute dei consumatori sempre piu’ minacciata da importazioni incontrollate”.