(riproduzione riservata)
una delegazione di agrinsieme ha preso parte oggi al workshop agroalimentare italiano organizzato a londra dal governo con il ministro dell’agricoltura francesco lollobrigida, insieme al presidente dell’agenzia ice, matteo ZOPPAS, e l’ambasciatore italiano nel regno unito, inigo LAMBERTINI, informa un comunicato del coordinamento tra cia-agricoltori italiani, confagricoltura, copagri e le centrali cooperative confcooperative fedagripesca, legacoop agroalimentare e agci agrital. obiettivo del workshop – spiega il comunicato – e’ rafforzare le relazioni con la gran bretagna valorizzando il sistema agroalimentare italiano. a londra sono infatti presenti numerose aziende agricole, aderenti alle sigle del coordinamento agrinsieme, che partecipano agli incontri b2b con i buyer inglesi. “quello britannico – rileva agrinsieme – resta il primo mercato di sbocco per i prodotti agroalimentari dell’unione europea, con 48 miliardi di euro (il 21% dell’export totale ue) e il quarto per le esportazioni italiane di settore, che hanno raggiunto 4,2 miliardi nel 2022, segnando una crescita in valore di circa il 14% rispetto al 2021. la prima voce dell’export italiano verso l’uk e’ l’ortofrutta fresca e trasformata, seguita dai vini e dai derivati dei cereali. il nostro paese importa dalla gran bretagna prodotti agroalimentari che valgono circa mezzo miliardo di euro, principalmente bevande alcoliche, latte e derivati”. “la gran bretagna, tuttavia, – evidenzia agrinsieme – ha iniziato a sottoscrivere accordi di libero scambio con i paesi terzi, in particolare australia e nuova zelanda, creando difficolta’ competitive ai prodotti europei, in particolare quelli italiani, che hanno in gran bretagna un buon mercato di sbocco”. “in questo contesto – afferma agrinsieme – e’ necessario porre ancora piu’ attenzione verso i prodotti italiani che risentono maggiormente degli accordi di libero scambio dell’uk con i paesi terzi, rafforzando le nostre eccellenze alimentari che vantano alta qualita’ e sicurezza. crediamo sia importante, in questo senso, basare accordi commerciali che vadano oltre l’import/export di prodotti per valorizzare anche il know-how e i nostri territori di produzione. l’appuntamento di oggi a londra ben si inserisce nell’obiettivo comune di trovare nuove intese per consolidare ulteriormente il dialogo commerciale tra italia e regno unito”.