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“i cinghiali sono un’emergenza ormai da molto tempo. l’aspetto preoccupante e’ che nemmeno le morti di motociclisti e scooteristi smuovono le impuntature ideologiche di chi e’ contrario ad ogni misura anti contenimento”. a dirlo e’ il vicepresidente di fedagripesca confcooperative toscana, ritano BARAGLI, dopo la morte del motociclista mugellano emanuele DIAMANTI e gli avvistamenti di cinghiali lungo il mugnone a firenze. secondo BARAGLI “chi parla delle recinzioni come alternativa non dice tutta la verita’. questo perche’ le recinzioni non risolvono il problema e spezzettano il territorio, che diventa cosi’ meno fruibile. e poi se gli ungulati si sono moltiplicati e costituiscono un problema non sono certo le recinzioni a risolvere il tutto”. “la situazione e’ pesante non solo per noi agricoltori. il governo – ricorda BARAGLI – ha presentato un provvedimento per cercare di arginare il problema, che alcuni ambientalisti del no a tutto hanno superficialmente bollato come ‘caccia libera in citta”. ma resta il fatto che se trovi un cinghiale per strada rischi la vita. e c’e’ anche un problema economico di non poco conto: cinghiali e ungulati danneggiano i raccolti e di fatto mettono in crisi le aziende. cosi’ non si puo’ andare avanti”