VINO: ISMEA, EXPORT 9 MESI A VOLUMI PIATTI BENE VALORE MA CONDIZIONATO DA INFLAZIONE

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“e’ di 16 milioni di ettolitri la domanda di vino italiano all’estero che, secondo le elaborazioni dell’osservatorio del vino uiv-ismea su base istat, chiude il parziale dei primi nove mesi con volumi in sostanziale continuita’ (+0,3%) sul risultato dello stesso periodo dello scorso anno, per un controvalore-record di quasi 5,8 miliardi di euro”, rende noto un comunicato stampa congiunto di unione italiana vini e ismea. “dato, quest’ultimo, che sancisce un incremento in doppia cifra (+12,3%) rispetto al pari periodo 2021 ma che, se normalmente verrebbe accolto con non poca soddisfazione, ora lascia poco spazio all’esultanza: determinato piu’ dalla spinta inflattiva che dalla domanda reale, potrebbe non bastare a coprire l’aumento dei costi”, rileva il comunicato. “sempre piu’ influenzato dalla performance delle bollicine, che in attesa della consueta prova di fine anno tra gennaio e settembre mettono a segno +9,2% in quantita’ e +22,7% in valore, il vino tricolore vede i fermi appiattiti sui volumi dello scorso anno (-0,3%), con i rossi in particolare difficolta’ (-2,6% la performance dei 9 mesi contro +2,6% dei bianchi). le dop ferme, in particolare, si posizionano sotto la media sia per quantita’ (-2%) che per valore (+9,6%)”, informa il comunicato, che prosegue: “la domanda di vini fermi si dimostra stabile o in leggero calo in germania e uk, mentre sono in contrazione le quantita’ vendute negli usa (-6%) e in svizzera (-7%). tra le piazze in positivo, giappone (+29%), canada (+8%), svezia e paesi bassi. meglio invece i trend dei top buyer per quanto riguarda gli sparkling, che vedono gli stati uniti a saldo zero per volume, il regno unito a +5% e la germania a +6%, con exploit di acquisti da francia (+25%) e canada (+15%)”. “analizzando l’export secondo la piramide della qualita’, nei primi 9 mesi dell’anno, il segmento dop ha realizzato nel complesso poco piu’ della meta’ delle vendite made in italy (8,4 milioni di ettolitri), registrando un +2,2% dei volumi per un totale di circa 3,9 miliardi di euro (+14,6% sullo stesso periodo 2021), pari a due terzi del valore dell’export enologico italiano. stabili a 4 milioni di ettolitri i vini igp per un controvalore di 1,3 miliardi di euro (+7,2%)”, conclude il comunicato.