(riproduzione riservata)
un comunicato stampa di confagricoltura donna rende noto che: “‘in dieci anni l’ingresso delle donne nelle societa’ di capitali e di persone, nella fascia di eta’ dai 18 a 29 anni, e’ piu’ che raddoppiato, salendo dal 14% al 33,7%, a dimostrazione che la partecipazione femminile a tutti i livelli, anche e soprattutto in una fase critica per l’economia, costituisce una componente vitale all’interno del sistema produttivo nazionale, che va adeguatamente incoraggiata’. lo ha detto alessandra ODDI BAGLIONI, presidente di confagricoltura donna, aprendo i lavori dell’incontro ‘donne in agricoltura: da sempre protagoniste del cambiamento’ promosso da confagricoltura donna emilia romagna, piemonte e lombardia, nell’agriturismo battibue a fiorenzuola d’arda (pc). le rappresentanti di confagricoltura donna delle tre regioni organizzatrici dell’evento, per far emergere la centralita’ del ruolo della donna in agricoltura, insieme alla capacita’ di affrontare con determinazione le difficolta’ e l’attitudine al cambiamento, hanno coinvolto la professoressa guendalina GRAFFIGNA, ordinario di psicologia presso l’universita’ cattolica del sacro cuore, la ricercatrice storica marialuisa RICOTTI e due giovani imprenditrici che dell’innovazione hanno fatto una regola di vita. guendalina GRAFFIGNA ha sottolineato la crescita delle donne che si iscrivono alle facolta’ di agraria e le buone prospettive lavorative: il 61% e’ occupata dopo un anno e il 74% raggiunge l’obiettivo in tre anni. ‘se il 15% delle donne che hanno compiuto studi nelle facolta’ di scienze agrarie, dopo il primo anno non sta lavorando ne’ cerca lavoro – ha messo in evidenza – trascorsi tre anni solamente il 5% si trova in questa condizione; una percentuale destinata ad azzerarsi a cinque anni dalla laurea’. marialuisa RICOTTI ha tracciato un excursus sull’agricoltura coniugata al femminile dal medio evo al XX secolo, evidenziando le figure piu’ rappresentative. ‘intuizioni, conoscenze, capacita’ di trasformare in economia saperi antichi trasmessi dalle donne attraverso le generazioni – ha affermato – confermano la capacita’, pur nel loro silenzio umile, di essere state e di continuare ad essere portatrici di innovazione nel settore agricolo, mettendo in gioco abilita’ e risorse umane di qualita”. matilde maria PASSAMONTI, 26 anni, divide il suo impegno tra l’universita’ e l’azienda zootecnica di famiglia in provincia di cremona, gestita al femminile da tre generazioni. ‘le parole chiave per il successo – ha sottolineato – sono passione, voglia di fare squadra e aspirazione di riuscire a fare sempre meglio. seguendo l’esempio delle grandi donne , come le due inventrici di un rivoluzionario metodo di genome editing, jennifer DOUDNA ed emmanuel CHARPENTIER, premio nobel 2020 per la chimica, si eliminano le barriere all’ingresso, spesso fatte di pregiudizi’. ‘coltivo grano, soia, sorgo, foraggio e barbabietole – ha spiegato alice CONSOLI, presidente dei giovani di confagricoltura – anga emilia romagna, laureata in ingegneria e impegnata nell’azienda in provincia di modena -. mi sono dedicata alla ricerca di nuove varieta’ da introdurre nei piani colturali; ho sviluppato le mappature dei terreni. tutti i miei campi sono tracciati con un report dettagliato 4.0 dalla semina alla raccolta. oggi nella nostra azienda non circola piu’ carta, risparmiamo tempo ed energie’. ‘non e’ un caso che, malgrado le difficolta’ e la preoccupante crisi economica che stiamo attraversando l’impegno femminile in agricoltura continui a crescere, seppur in maniera contenuta. lo scorso marzo – ha concluso alessandra ODDI BAGLIONI – le imprese agricole ‘rosa’ erano 203.503, al 30 giugno 2022 sono diventate 204.214. nonostante l’agricoltura, dopo i servizi, sia la componente imprenditoriale femminile piu’ rappresentativa, resta ancora molto da fare per sostenere adeguatamente questa tendenza e auspichiamo che il nuovo governo s’impegni in tal senso’.”.