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“consideriamo molto positiva la creazione di un portale nazionale per la lotta al lavoro sommerso, finalizzato al coordinamento dei vari enti preposti e all’utilizzo dei dati per per la programmazione delle attivita’ ispettive. la uila da molti anni, infatti, e’ impegnata a richiedere alle istituzioni che i servizi ispettivi, nel loro complesso, agiscano in maniera coordinata e con le competenze necessarie per vigilare sul mondo del lavoro agricolo”, afferma il segretario nazionale della uila giorgio CARRA in merito a quanto previsto nel decreto pnrr approvato dal governo sul portale che sara’ gestito dall’ispettorato nazionale del lavoro e alimentato dalle messa in comune delle banche dati di inps, inail , carabinieri e guardia di finanza. “in piu’ occasioni abbiamo denunciato come i provvedimenti legislativi che finora hanno tentato di coordinare i servizi ispettivi, mettendo in collegamento le banche dati dei vari enti, siano falliti perche’ non correttamente applicati o perche’ ostacolati da problemi burocratici amministrativi, danneggiando cosi’ le iniziative volte a contrastare caporalato e sfruttamento in agricoltura”, dichiara CARRA. “per intervenire efficacemente nel mondo del lavoro agricolo, occorre una forte e specifica preparazione degli ispettori e una visione complessiva delle problematiche che debbono essere verificate, in particolare, dal punto di vista lavoristico. le convenzioni internazionali sottoscritte dal governo italiano con l’oil (organizzazione internazionale del lavoro) prevedono sia il coordinamento e sia la specifica competenza dei servizi ispettivi ma, almeno finora, non avevano trovato nessuna applicazione”, prosegue il segretario nazionale spiegando che “allo stesso modo l’uso della ‘diffida accertativa’, prevista dal decreto legislativo n. 124 fin dal lontano 2004 resta uno strumento scarsamente utilizzato, mentre sarebbe essenziale per consentire ai lavoratori delle aziende coinvolte nelle operazioni anti-caporalato di recuperare le mancate retribuzioni dovute alle accuse di sfruttamento dei datori di lavoro.” “auspichiamo quindi che con l’approvazione del decreto si possa finalmente procedere ad un deciso cambio di passo per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento”, conclude CARRA.