SENATO APPROVA RISOLUZIONE DI APPOGGIO ALLA LINEA DEL GOVERNO DRAGHI SU CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA

(riproduzione riservata)

a conclusione delle comunicazioni sugli sviluppi del conflitto tra russia e ucraina rese dal presidente del consiglio mario DRAGHI il senato ha approvato, con 244 voti favorevoli, 13 contrari e tre astensioni, la proposta di risoluzione unitaria e respinto tutte le altre. il testo approvato impegna il governo a “esigere l’immediata cessazione delle operazioni belliche e il ritiro delle forze militari; a sostenere ogni iniziativa multilaterale e bilaterale utile alla de-esclation militare e alla ripresa di un percorso negoziale; ad assicurare sostegno al popolo ucraino, con azioni di assistenza umanitaria e finanziaria e – tenendo informato il parlamento e in coordinamento con altri paesi europei e alleati – con la cessione di apparati e strumenti militari per la difesa dell’ucraina; a rafforzare la cooperazione ue-ucraina; ad attivare un programma straordinario di accoglienza dei profughi; a sostenere in sede europea la sospensione del patto di stabilita’ e l’istituzione di un fondo compensativo per gli stati piu’ penalizzati dalle sanzioni; a prevedere misure di sostegno alle imprese; ad attivare strategie di diversificazione degli approvvigionamenti energetici; ad attivare misure per preservare le infrastrutture strategiche da attacchi informatici o di altra natura; a sostenere il rafforzamento della politica estera e di sicurezza comune europea; a mantenere uno stretto e permanente coordinamento con i paesi del g7”. nel suo discorso il presidente del consiglio ha affrontato il tema della crisi energetica assicurando che “il governo e’ inoltre al lavoro per mitigare l’impatto di eventuali problemi per quanto riguarda le forniture energetiche. al momento – ha reso noto – non ci sono segnali di un’interruzione delle forniture di gas. tuttavia – ha aggiunto – e’ importante valutare ogni evenienza, visto il rischio di ritorsioni e di un possibile ulteriore inasprimento delle sanzioni. l’italia importa circa il 95 per cento del gas che consuma e oltre il 40 per cento proviene dalla russia. nel breve termine – ha detto DRAGHI – anche una completa interruzione dei flussi di gas dalla russia, a partire dalla prossima settimana, non dovrebbe di per se’ comportare seri problemi. l’italia ha ancora due miliardi e mezzo di metri cubi di gas negli stoccaggi e l’arrivo di temperature piu’ miti dovrebbe comportare una significativa riduzione dei consumi da parte delle famiglie. la nostra previsione e’ che saremo in grado di assorbire eventuali picchi di domanda attraverso i volumi in stoccaggio e altre capacita’ di importazione, ha affermato. tuttavia, in assenza di forniture dalla russia, – ha avvertito DRAGHI – la situazione per i prossimi inverni, ma anche per il prossimo immediato futuro, rischia di essere piu’ complicata. il governo ha allo studio una serie di misure per ridurre la dipendenza italiana dalla russia. la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico e’ un obiettivo da perseguire indipendentemente da quello che accadra’ alle forniture di gas russo nell’immediato; non possiamo essere cosi’ dipendenti dalle decisioni di un solo paese, ne va non solo della nostra liberta’, ma anche della nostra prosperita’, ha asserito DRAGHI. per questo dobbiamo prima di tutto puntare su un aumento deciso della produzione di energie rinnovabili, come facciamo nell’ambito del programma next generation eu, ha precisato. dobbiamo continuare a semplificare le procedure -ha molto insistito il presidente del consiglio – perche’ effettivamente sono il maggior ostacolo per i progetti onshore e offshore di rinnovabili; continuiamo a farlo e continueremo a spingere su questo punto. dobbiamo anche investire sullo sviluppo del biometano, ma il gas rimane un utile mezzo per affrontare la transizione. dobbiamo ragionare su un aumento della nostra capacita’ di rigassificazione e su un possibile raddoppio della capacita’ del gasdotto tap”, ha aggiunto DRAGHI.