COMMISSIONE UE AVVIA CONSULTAZIONE FILIERA AGRICOLA PER EVENTUALE NUOVA DEROGA A NORME CONCORRENZA

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“la commissione europea informa, con un comunicato stampa, di aver invitato “i portatori di interesse come i produttori agricoli, i trasformatori, i produttori, i grossisti, i dettaglianti e i fornitori di fattori di produzione a condividere la loro esperienza in materia di accordi volti a conseguire gli obiettivi di sostenibilita’ nelle catene di approvvigionamento agroalimentari….tutti i portatori di interessi sono invitati a presentare le loro osservazioni sul sito web della consultazione della commissione entro il 23 maggio 2022. la commissione esaminera’ attentamente tutti i contributi e pubblichera’ sul sito web della consultazione i contributi dei portatori di interessE, una sintesi dei principali risultati e le conclusioni. la commissione prevede di organizzare una consultazione pubblica sul progetto di orientamenti nel 2023…le informazioni cosi’ raccolte aiuteranno la commissione a elaborare orientamenti su una nuova deroga in virtu’ della quale gli accordi di sostenibilita’ nel settore agricolo siano esentati, a determinate condizioni, dalle norme in materia di concorrenza….il consiglio e il parlamento hanno chiesto alla commissione di emanare orientamenti sulle condizioni di applicazione di tale deroga entro l’8 dicembre 2023. cio’ contribuirebbe anche all’adempimento, da parte della commissione, del suo mandato nell’ambito della strategia “dal produttore al consumatore” e di chiarire il campo di applicazione delle norme di concorrenza in materia di azioni collettive nel settore dell’agricoltura…. il diritto dell’ue vieta generalmente gli accordi tra imprese che limitano la concorrenza, come gli accordi tra concorrenti che comportano prezzi piu’ elevati o quantita’ inferiori. tuttavia, il parlamento europeo e il consiglio dell’ue hanno recentemente adottato una nuova deroga che consente tali restrizioni negli accordi nel settore agricolo se queste sono indispensabili per conseguire standard di sostenibilita’ piu’ elevati rispetto alle norme obbligatorie dell’ue o nazionali. tale deroga e’ stabilita dal regolamento (ue) n. 1308/2013 relativo ocm, che fa parte della politica agricola comune dell’ue. gli accordi dovrebbero perseguire determinati obiettivi ambientali, la riduzione dell’uso di pesticidi e del pericolo di resistenza antimicrobica e la protezione della salute e del benessere degli animali. parti degli accordi dovrebbero essere produttori agricoli che agiscono di concerto con altri attori della catena di approvvigionamento. la commissione consulta i portatori di interessi per capire quali siano i tipi di accordi di sostenibilita’ che essi hanno concluso finora o vorrebbero concludere, quali siano le potenziali restrizioni della concorrenza che da tali accordi sarebbero potute derivare o potrebbero derivare e quali siano gli eventuali effetti di tale cooperazione sull’offerta, sui prezzi, sull’innovazione e su altri elementi. la commissione chiede pertanto il parere, in particolare, dei produttori primari e delle loro organizzazioni, dei trasformatori, dei produttori, dei grossisti, dei dettaglianti, dei fornitori di fattori produttivi e delle organizzazioni interprofessionali. anche altri portatori di interessi, come analisti del settore, esponenti del mondo accademico e organizzazioni specializzate nell’ambito della sostenibilita’ nell’agricoltura, possono fornire il loro contributo. l’articolo 101, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’unione europea (“tfue”) vieta gli accordi tra imprese che restringono la concorrenza. l’articolo 42 del tfue stabilisce tuttavia che le regole di concorrenza si applicano al settore agricolo solo nella misura determinata dal parlamento e dal consiglio. nel contesto della riforma della politica agricola comune per il periodo 2023-2027, nel 2021 i colegislatori hanno adottato una nuova deroga alle norme sulla concorrenza per i prodotti agricoli. la nuova deroga e’ contenuta nell’articolo 210 bis del regolamento (ce) n. 2021/2117, che modifica il regolamento (ce) n. 1308/2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli. la disposizione stabilisce che gli accordi che mirano a conseguire obiettivi di sostenibilita’ applicando norme piu’ rigorose di quelle obbligatorie ai sensi della normativa dell’unione o nazionale sono consentiti, a condizione che le eventuali restrizioni della concorrenza derivanti da tali accordi siano indispensabili per il conseguimento degli obiettivi in questione. inoltre, la commissione e le autorita’ nazionali garanti della concorrenza hanno il diritto di sospendere tali accordi o imporre modifiche ad essi, qualora ritengano che cio’ sia necessario per evitare l’esclusione della concorrenza o che siano compromessi gli obiettivi di cui all’articolo 39 tfue”.