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“anche sui produttori di olio extravergine d’oliva, nonostante la campagna praticamente conclusa, si abbatte la scure dei rincari di bollette e materie prime con un aumento complessivo del 12% dei costi medi di produzione”, rende noto un comunicato di unaprol -consorzio olivicolo italiano che, “partendo dai dati elaborati dal centro studi divulga, esprime grande preoccupazione per la congiuntura economica negativa che sta attraversando uno dei settori chiave dell’agroalimentare italiano, gia’ provato da una produzione al di sotto delle aspettative e da prezzi di vendita spesso inadeguati a danno delle imprese agricole”, precisa il comunicato. “ad incidere, il prezzo del carburante, praticamente raddoppiato nel giro di pochi mesi, il costo dell’energia e i rincari di vetro (+15%) e carta (+70%) necessari per imbottigliamento e confezionamento”, spiega il comunicato. “il rischio concreto e’ che questa impennata possa ripercuotersi anche sulle esportazioni”, ammonisce il presidente di unaprol , david GRANIERI, che conclude: “per questo motivo siamo molto preoccupati, anche perche’ la situazione incerta causata dalla pandemia sta mettendo in crisi i consumi in canali importanti per i produttori come le catene alberghiere e i ristoranti”.