(riproduzione riservata)
confcooperative ricorda oggi, in occasione del 150 anniversario dalla nascita, don luigi STURZO con la pubblicazione di un estratto dell’editoriale pubblicato sul primo numero di italia cooperativa del 25 aprile 1946. che il presbitero e politico italiano perseguitato dal fascismo scrisse dall’esilio di brooklyn il 27 marzo 1946. «il mio augurio, che spero di ripetere di presenza, è che l'”italia cooperativa” sia non solo il titolo del settimanale che riafferma l’idea e la pratica della cooperazione tra gli italiani, ma l’insegna per il futuro del nostro paese. mentre le ispirazioni, anche legittime, che prendono colore politico, si differenziano nelle pratiche realizzazioni, quella cooperativa si presenta come un ideale comune, che tutti accettano e favoriscono. per quanto la cooperazione, nel senso stretto della parola, si applica a quelle forme di intraprese economiche che si basano sulla uguale comunanza di interessi e di vantaggi tra i soci, lo spirito della cooperazione abbraccia ogni ramo di attività perché fa appello alla fratellanza umana e alla collaborazione reciproca … tale appello, del tutto cristiano nella sua essenza, deve arrivare a un numero quanto maggiore di persone e di famiglie che, accettando la cooperazione rinunciano perciò stesso – nel campo cooperativo – all’idea del guadagno e alla ricerca del proprio utile col danno dell’utile altrui … il domani sarà nostro quando l’italia, risanata e rifatta, potrà riprendere le tradizioni gloriose delle sue maestranze, dei suoi artigiani e dei suoi primi cooperatori, e dare al lavoro d’insieme, un impulso così largo da potere veramente realizzare il sogno di una “italia cooperativa». qui il testo integrale https://bit.ly/3nRoMVg