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“gli agricoltori vogliono rendersi parte attiva nella battaglia per la prevenzione e la riduzione del rischio incendi, candidandosi a ‘sentinelle’ del territorio. grazie alla loro attivita’, infatti, i produttori agricoli possono giocare un ruolo primario nel contrastare la piaga dei roghi, incentivando la loro capacita’ di presidiare i boschi, con azioni di controllo e soprattutto di gestione del patrimonio verde nazionale”, afferma cia-agricoltori italiani, dopo la nuova ondata di incendi, spesso di origine dolosa, soprattutto al sud italia, dalla sardegna alla sicilia fino a calabria, puglia e abruzzo. “il patrimonio boschivo italiano si estende su tutta la penisola e supera gli 11 milioni di ettari di superficie, oltre un terzo dell’intero territorio nazionale. si tratta di un’immensa risorsa di biodiversita’ che non va assolutamente dispersa e ridotta in cenere, tanto piu’ che gli effetti per l’equilibrio naturale sono davvero devastanti e i tempi per il riassetto dell’ecosistema molto lunghi e costosi. senza contare che un solo ettaro di superficie coperta di alberi e’ in grado di assorbire mediamente 2 tonnellate l’anno di anidride carbonica, liberando una tonnellata di ossigeno”, ricorda cia. “un capitale verde che va necessariamente tutelato, quindi, prima di tutto dai roghi. per questo e’ sempre piu’ necessario programmare, valorizzare e incrementare le attivita’ selvicolturali, con gli agricoltori protagonisti e utilizzando parte dei fondi del pnrr. solo con una gestione attenta, efficiente e capillare, e’ possibile salvaguardare i boschi italiani dal rischio incendi, valorizzare al meglio biodiversita’ e paesaggio dal punto di vista economico e ambientale e garantire la stabilita’ idrogeologica del territorio”, conclude cia.