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“la novita’ assoluta della riforma pac per il post 2022 e’ l’istituzione degli ‘eco-schemi’, incentivi a favore di buone pratiche orientate agli obiettivi del ‘green deal’ e introdotte nelle aziende agricole incentivate da pagamenti diretti proporzionati all’impegno sostenuto da chi ne beneficia”, ha affermato francesco MASTRANDREA, presidente di anga-confagricoltura, intervenuto al tavolo di discussione nell’ambito del convegno “l’ecoschema e’…”, sessione “quale futuro per l’agricoltura italiana: la voce dei giovani agricoltori”, organizzato dalla coalizione #cambiamoagricoltura, in cui si sono confrontati alcuni esponenti del mondo scientifico, accademico e produttivo. “e’ una buona opportunita’, ma presuppone un budget importante in termini di risorse, specialmente per i giovani agricoltori”, ha osservato MASTRANDREA, nell’evidenziare che “le politiche ambientali sono necessarie, ma richiedono investimenti. e’ un cambiamento importante, non possiamo scaricarlo solamente sulle spalle delle imprese agricole”. “i giovani imprenditori necessitano di essere accompagnati e supportati nel cambiamento, ma la riforma della pac appena approvata non riconosce appieno questa esigenza”, ha spiegato MASTRANDREA, nel sottolineare che “questo nuovo strumento, che si inserisce peraltro in un nuovo ambito di programmazione degli interventi, il new delivery model, puo’ determinare difficolta’ di applicazione almeno nella prima fase”. “ipotizzare di impegnare da subito, ad esempio, un cospicuo ammontare di risorse potrebbe essere un obiettivo non facilmente raggiungibile”, ha concluso MASTRANDREA.