(riproduzione riservata)
“si chiama ‘passeggiata progettante’ ed e’ l’innovativo strumento di concertazione, che vede, ancora una volta, il fiume arno come laboratorio di partecipazione; ad utilizzarlo, nell’ambito del contratto di fiume casentino h2o, sono stati due portatori d’interessi, fino a qualche tempo fa ingiustamente ritenuti contrastanti: il consorzio di bonifica 2 alto valdarno, con l’obbiettivo di mitigare il rischio idraulico in un territorio complesso ed il parco nazionale delle foreste casentinesi, monte falterona e campigna, la cui missione e’ invece preservare il ricco habitat fluviale della vallata; ad esserne coinvolti anche comuni, provincia di arezzo ed autorita’ di bacino distrettuale dell’appennino settentrionale”, rende noto l’anbi-associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue. “oggetto del confronto, mediato da federico PRETI, presidente di a.i.p.i.n. (associazione italiana per l’ ingegneria naturalistica), sono stati la manutenzione dei corsi d’acqua e la gestione della vegetazione, ma anche l’economia ‘green’ che ruota attorno ai fiumi, la biodiversita’ e gli ecosistemi acquatici, nonche’ la necessita’ di infrastrutture artificiali per gestire al meglio il reticolo idraulico”, informa l’anbi. “la passeggiata progettante ha consentito un confronto diretto, volto a coniugare sempre meglio sicurezza idraulica e tutela ambientale, partendo da situazioni concrete”, spiega la presidente del consorzio di bonifica 2 alto valdarno, serena STEFANI, nel sottolineare che “il fine ultimo e’ di condividere buone pratiche per una gestione del reticolo idraulico, che sia rispettosa di un habitat unico, ma anche delle attivita’ umane, che vi operano”. “la necessita’ del parco e’ di far comprender quali sono i diversi interessi, che insistono su quest’area e che non sono solo quelli della conservazione della biodiversita’, ma anche dell’economia verde, legata al reticolo dei corsi d’acqua: ci sono giovani laureati, che hanno avviato attivita’ di allevamento ittico cosi’ come persone impiegate nel turismo sviluppatosi intorno a questo habitat bellissimo”, afferma andrea GENNAI, responsabile del servizio pianificazione e gestione delle risorse del parco delle foreste casentinesi, monte falterona e campigna, che evidenzia: “bisogna trovare le indicazioni gestionali piu’ adatte alle varie realta’, tenendo conto delle esigenze di tutti e che possono anche variare nel tempo. di qui l’importanza di questa esperienza, che puo’ essere poi calata anche su altre zone”. “la ‘passeggiata progettante’ e’ una delle tappe del percorso partecipativo, che portera’ alla sottoscrizione del contratto di fiume casentino h2o sul tratto iniziale dell’arno, a partire dalla sorgente; si tratta della prima esperienza di gestione partecipata, destinata a nascere nella cornice del patto per l’arno, il maxi contratto di fiume, promosso dall’autorita’ di bacino distrettuale dell’appenino settentrionale in collaborazione con anbi ed anci (associazione nazionale comuni italiani) toscana, nonche’ i consorzi di bonifica direttamente interessati”, sottolinea l’anbi. “quanto di innovativo sta accadendo nella gestione del fiume arno deve essere un esempio per l’intero paese”, afferma francesco VINCENZI, presidente di anbi, nell’evidenziare che “la positiva esperienza, prima in italia, di manutenzione fluviale in citta’, affidata a firenze al consorzio di bonifica 3 medio valdarno, ha il valore aggiunto della condivisione con i cittadini, che si stanno riappropriando di un bene comune come gli argini, che l’urbanizzazione tende invece a separare dal contesto sociale”. “anche nella prevenzione idrogeologica i consorzi di bonifica si dimostrano portatori di una moderna visione multifunzionale, che torni a fare dei fiumi, una risorsa ecosistemica per la comunita’”, conclude il presidente di anbi.