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“lavorare tutti insieme per cambiare il modo in cui il mondo produce, consuma e pensa al cibo. perche’ trasformare i sistemi alimentari globali in un’ottica piu’ sostenibile, sana ed equa, resiliente e senza sprechi, rappresenta uno degli strumenti piu’ potenti per cambiare rotta e compiere progressi decisivi al raggiungimento dei 17 obiettivi dell’agenda 2030 dell’onu. a partire dall’obiettivo ‘fame zero’, in una societa’ dove ancora 690 milioni di persone sono denutrite e in cui la promozione dell’agricoltura sostenibile puo’ fare davvero la differenza, per uscire dalla poverta’ e creare nuova occupazione, visto che fornisce mezzi di sussistenza al 40% della popolazione mondiale”, afferma cia-agricoltori italiani in un comunicato, dopo aver partecipato al dialogo nazionale “la cultura del cibo in un sistema alimentare sostenibile”, promosso dal ministero degli affari esteri con il mipaaf, in preparazione del vertice sui sistemi alimentari convocato dalle nazioni unite a fine luglio a roma. “nell’occasione, e’ stato presentato il documento ‘uniti nel cibo’, che cia ha contribuito a redigere, con le altre associazioni di categoria, nell’ambito del gruppo di lavoro per il dialogo nazionale coordinato dal professor angelo RICCABONI. un decalogo delle esperienze e degli impegni delle imprese agroalimentari italiane ‘per la sostenibilita’ ambientale, sociale ed economica’ che vuole rappresentare il contributo responsabile del settore al prossimo food systems summit”, spiega il comunicato. “si va dall’impegno ‘a continuare nell’implementazione di processi produttivi attenti alla salvaguardia dell’ambiente, del suolo e della qualita’ dell’aria, alla protezione della biodiversita’, al benessere animale, all’uso responsabile e sostenibile delle risorse idriche e alla riduzione degli sprechi e degli scarti’, a quello di ‘contribuire all’educazione alimentare della popolazione e a una maggiore diffusione di regimi alimentari e stili di vita sani, basati sui principi della dieta mediterranea, garantendo l’accesso a prodotti salubri e nutrienti, frutto di attivita’ produttive sostenibili e tracciate’ e optando per ‘sistemi di etichettatura che puntino a fornire al consumatore informazioni chiare e corrette’ piuttosto che ‘basati su soluzioni semplicistiche e fuorvianti'”, prosegue il comunicato. “poi ancora, le imprese agroalimentari italiane si impegnano a ‘valorizzare la buona cittadinanza d’impresa, promuovendo relazioni positive con le comunita’ e i territori’ cosi’ come ‘ad adottare, all’interno della filiera, ogni strumento utile per garantire il rispetto della sostenibilita’ sociale e ambientale, la tutela dei diritti dei lavoratori e un equo ritorno economico per i diversi operatori’. e poi ancora ad ‘integrare i principi della sostenibilita’ nelle strategie e nelle politiche aziendali, in una prospettiva che concili la redditivita’ di medio-lungo termine con l’attenzione all’ambiente’, anche grazie all’utilizzo ‘dell’innovazione tecnologica, organizzativa e sociale’, alla ‘valorizzazione delle buone pratiche’ e a ‘piu’ strette collaborazioni tra le imprese, le universita’, gli enti di ricerca’, si legge ancora nel comunicato. “infine, nel documento ci sono gli impegni ad ‘adottare meccanismi di valutazione intermedi inerenti al grado di perseguimento degli obiettivi dell’agenda 2030’; a ‘promuovere percorsi di formazione, aggiornamento e apprendimento’ riguardo ai temi della sostenibilita’ e alle necessarie competenze tecnologiche e digitali e, soprattutto, ‘a rafforzare le reti e alleanze tra produttori, trasformatori, distribuzione commerciale e consumatori, con l’obiettivo di massimizzare la resilienza del settore agroalimentare, in termini di sicurezza alimentare e garanzia degli approvvigionamenti, anche in una prospettiva internazionale e con particolare riguardo agli operatori piu’ vulnerabili ed esposti ai rischi e alla volatilita’ dei mercati'”, continua il comunicato. “insomma, ‘uno sforzo collettivo’, di cui cia fa parte, per pratiche aziendali e di filiera sempre piu’ virtuose, ‘che consentano di conciliare il perseguimento degli obiettivi di sostenibilita’ sociale ed ambientale con le condizioni di equilibrio economico’”, conclude il comunicato.