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“i temi dell’imprenditoria femminile, cosi’ come la visione del futuro che le donne dell’agricoltura veicolano nel loro prezioso lavoro quotidiano, sono cruciali per affrontare le prossime sfide, a partire da quella della transizione verde”, afferma la presidente nazionale di donne in campo-cia, pina TERENZI, in una lettera inviata al ministro delle politiche agricole stefano PATUANELLI – informa donne in campo-cia – per presentare il lavoro dell’associazione. “in italia sono oltre 200.000 le imprenditrici agricole, molte under 35, e il 40% della forza lavoro del comparto e’ ‘rosa’; un piccolo esercito con un ruolo prezioso per il settore e per il paese perche’ legato strettamente a una visione multifunzionale e sostenibile dell’agricoltura, che coniuga la produzione di cibo con welfare, comunita’, tutela di suolo e paesaggio, salvaguardia di risorse e biodiversita’, innovazione”, spiega TERENZI. “negli ultimi anni, donne in campo si e’ molto adoperata per divulgare e far crescere l’interesse dei cittadini verso temi che riguardano il comparto, con eventi di interesse e spessore che hanno contribuito a gettare le basi per costruire la nuova agricoltura: la questione della biodiversita’, sollevata gia’ nel 2012 in un grande convegno a firenze; il tema del paesaggio, affrontato nell’ambito della festa dell’agricoltura di cia a teramo nel 2013; la salute del suolo, approfondita in una iniziativa all’orto botanico di roma nel 2016; la funzione dell’agricoltura nell’assorbimento di co2 per la lotta ai cambiamenti climatici nel congresso del 2018”, ricorda la presidente. “ora la grave crisi che stiamo attraversando impone una nuova idea di futuro e le donne possono essere un fattore trainante per tutto il settore, cosi’ come ribadito nella recente iniziativa con l’istituto cervi per il 70esimo anniversario della riforma agraria dal titolo ‘dalla riforma agraria all’agricoltura del futuro con le donne al centro'”, evidenzia TERENZI, che conclude: “protagoniste di una nuova ricostruzione, che settant’anni dopo deve fronteggiare gli effetti del covid e guardare alle sfide del green deal”.