VINITALY 2025

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VINITALY: CHIUDE 57MA EDIZIONE CON 97MILA
PRESENZE UN OPERATORE SU 3 DA ESTERO

“la 57ª edizione di vinitaly chiude oggi a veronafiere con 97.000 presenze complessive e con un’incidenza degli operatori esteri che sale al 33% del totale: oltre 32.000 da oltre 130 nazioni, con un incremento in assoluto del 7% rispetto all’edizione precedente. in particolare, aumentano i buyer dai primi tre mercati target per il vino italiano: stati uniti (+5%), germania (+5%) e regno unito, che compie un balzo in avanti del 30%, mentre si registra una flessione dalla cina (-20%). in europa, riscontri molto positivi anche da francia (+30%) belgio (+20%) e olanda (+20%). bene anche svizzera (+10%) e giappone (+10%). stabili gli arrivi da canada e brasile”. lo rende noto un comunicato di veronafiere che cosi’ prosegue: “un risultato che acquista ancora piu’ valore in un contesto reso complesso dall’inasprimento dei dazi dagli stati uniti e dalle tensioni geopolitiche. per quanto riguarda vinitaly and the city, il fuori-salone dedicato ai wine lover centro storico di verona, sono stati superati i 50.000 tagliandi-degustazione venduti, la stessa cifra del 2024, ma con una giornata in meno. vinitaly 2025 si chiude dunque come un appuntamento ancora piu’ internazionale, sempre piu’ business e strategico: un asset centrale per il futuro del vino italiano e una piattaforma di dialogo e confronto tra oltre 4.000 aziende del settore, associazioni di categoria, istituzioni nazionali ed europee. per la prima volta, infatti, in visita ufficiale a vinitaly anche due commissari europei: christophe HANSEN (agricoltura e sviluppo rurale) e oliver VARHELYI (salute). a vinitaly anche il ministero dell’agricoltura, il ministero delle imprese e del made in italy, il ministero degli affari esteri e l’agenzia ice che ha collaborato alla realizzazione del piano di incoming di operatori dall’estero”. “vinitaly 2025 chiude con un’edizione di successo, in cui il mondo del vino italiano ha saputo esprimere unita’ e capacita’ di reazione, anche di fronte alle difficolta’ iniziali legate all’introduzione dei dazi statunitensi – commenta federico BRICOLO, presidente di veronafiere -. verona si e’ riaffermata come capitale europea del vino, grazie alla partecipazione di due commissari ue, che proprio da vinitaly hanno annunciato nuove iniziative concrete a sostegno della filiera, insieme ai ministri e alle tante presenze istituzionali a verona nei giorni di manifestazione. un segnale forte, in un momento che richiedeva chiarezza, coesione e visione strategica. vinitaly inoltre consolida il proprio legame con gli stati uniti: dopo il debutto nel 2024, tornera’ a chicago il 5 e 6 ottobre di quest’anno con la seconda edizione di vinitaly usa. su questo mercato, il vino italiano ha le idee chiare: continuare a costruire un rapporto solido e duraturo con i consumatori americani, da sempre protagonisti del successo del nostro export”. “vinitaly si conferma un brand solido che e’ stato capace di fornire al mondo del vino una risposta di sistema allo scenario internazionale – spiega il direttore generale di veronafiere, adolfo REBUGHINI -. tra le novita’ di questa edizione di vinitaly, l’esordio di vinitaly tourism, il format dedicato all’enoturismo, e l’ingresso nel palinsesto di tendenze emergenti come vini no/low alcol, raw wine e vini in anfora. si tratta di iniziative che arricchiscono l’esperienza fieristica, a conferma di un salone che non solo ascolta e fotografa il settore, ma ne anticipa le traiettorie. vinitaly, oggi piu’ che mai, rappresenta un asset strategico in un momento di profonde trasformazioni. la qualita’ degli operatori e la soddisfazione degli espositori con agende di lavoro fitte di appuntamenti, ribadiscono il ruolo centrale della manifestazione nell’ascolto dei mercati e nella promozione del vino italiano a livello globale”.

VINITALY: LEGACOOP, CANTINE COOPERATIVE PIU’ RESILIENTI DELLE IMPRESE DI
CAPITALE. 11% PRODUCE VINO SENZA ALCOL E IL 22% SI APPRESTA A FARLO

“le cantine cooperative hanno gia’ diversificato i mercati con l’export non concentrato soltanto negli usa, hanno una crescita maggiore rispetto alle imprese di capitale e guardano con attenzione crescente verso i dealcolati. e’ la fotografia del settore vinicolo delle cooperative aderenti a legacoop agroalimentare scattata dall’area studi di legacoop”, rende noto un comunicato stampa di legacoop agroalimentare. “il comparto vinicolo legacoop si distingue per la sua resilienza e capacita’ di adattamento, con una crescita superiore alla media nazionale e un ruolo significativo nell’export. tuttavia, le sfide legate ai cambiamenti normativi e alle dinamiche di mercato richiedono strategie innovative per garantire una crescita sostenibile e competitiva», sottolinea cristian MARETTI, presidente di legacoop agroalimentari. «il settore vinicolo rappresenta una delle eccellenze del sistema produttivo cooperativo italiano, con un peso significativo sia a livello nazionale che internazionale: il 43% del fatturato complessivo e il 36% del fatturato estero del comparto vinicolo italiano sono attribuibili alle cooperative, a conferma del ruolo centrale di legacoop agroalimentare nel panorama vitivinicolo», precisa il presidente. “il vino si conferma un attore di rilievo per la cooperazione di legacoop con 59 cooperative attive che generano un valore della produzione complessivo di 1,48 miliardi di euro, pari al 13% del fatturato vinicolo nazionale. nonostante le difficolta’ degli ultimi anni, il settore ha mostrato una crescita del 12% tra il 2018 e il 2023, superando l’incremento del 5% registrato dall’intero comparto vinicolo italiano. inoltre c’e’ anche da ricordare che le imprese cooperative hanno mostrato un calo limitato durante la crisi pandemica con una perdita del 3% a fronte di un flessione del 14% del fatturato generale del mondo del vino italiano”, sottolinea legacoop agroalimentare. per quanto riguarda l’export la ricerca sottolinea che “le cooperative crescono del 33% contro il 22% del vino italiano. nel 2024 la meta’ delle cantine ha registrato esportazioni in crescita in media del 15% nei paesi ue e del 10% in quelli extra-ue dove si sono avuti, in alcuni casi, anche lievi cali inferiori al 5%. per le cooperative di legacoop agroalimentare i dazi imposti da TRUMP sono una minaccia ma gli stati uniti, con il 13%, non rappresentano il principale mercato di esportazione con il 62% del vino che finisce nel paesi extra-ue e il 25% in europa. in media l’export vale il 29% del fatturato delle cantine cooperative. il fatturato estero complessivo e’ pari a 620 milioni di euro, circa l’8% del totale dell’export italiano del settore che, nel 2023, secondo i dati istat, ha raggiunto i 7,7 miliardi di euro. dal 2018 al 2023 si rileva una crescita del 33% a fronte di un incremento dell’export vinicolo italiano del 23% per lo stesso periodo”. quanto al mercato interno “bene la gdo mentre nel fuori casa e’ in calo. negli ultimi sei mesi le vendite nella gdo sono aumentate in media del 10% mentre e’ in calo di quasi il 15% il fatturato nel canale horeca, quello del fuori casa, dove pesa, per il 72% delle cantine, l’inasprimento delle pene previste dal codice della strada per chi guida in stato di ebrezza”. in tema di produzione, “tra rossi che crescono e dealcolati che iniziano ad affacciarsi. lo sfuso non e’ piu’ la cifra stilistica delle cooperative che vendono in bottiglia l’83% della produzione. produzione che per il 51% e’ caratterizzata da rossi e rosati che che negli ultimi sei mesi hanno visto una crescita delle vendite il 22% delle cantine. i bianchi pesano per il 29% sul fatturato e hanno avuto un aumento delle vendite per il 44% delle cantine. gli spumanti e frizzanti rappresentano il 10% delle vendite e il 33% delle cantine ha registrato un aumento della loro vendita. per quanto riguarda i dealcolati, se e’ vero che il 67% delle realta’ cooperative non ha ancora affrontato il problema, c’e’ un 11% invece che gia’ li produce e un 22% che si appresta a farlo”. «i dealcolati sono un mercato in crescita e sono indubbiamente da valorizzare le cooperative che gia’ hanno avviato la produzione o stanno per farlo», evidenzia MARETTI. “il mondo del vino di legacoop agroalimentare. le cooperative vinicole di legacoop agroalimentare sono distribuite su tutto il territorio nazionale, con una forte concentrazione in emilia-romagna e toscana, che insieme rappresentano il 83% del valore della produzione e il 63% degli occupati. l’emilia-romagna, in particolare, domina con un fatturato di 988 milioni di euro, grazie anche al contributo del gruppo italiano vini consolidato nel bilancio di cantine riunite & civ. il fatturato estero delle cooperative vinicole legacoop ha raggiunto i 620 milioni di euro nel 2023, rappresentando l’8% dell’export vinicolo italiano”, sottolinea il comunicato stampa.

VINITALY: WORKSHOP FORAGRI-EBAN SU FORMAZIONE E SUO
IMPATTO SU COMPETITIVITA’ IMPRESE VITIVINICOLE

“si e’ svolto a vinitaly il workshop promosso da foragri ed eban sul tema ‘il valore della formazione: quale impatto per la competitivita’ delle imprese vitivinicole'”. lo rende noto un comunicato di foragri, che cosi’ prosegue: “un momento di confronto tra esperti, rappresentanti delle imprese e dei lavoratori, delle istituzioni e delle parti sociali, per discutere l’importanza strategica della formazione continua nel rafforzare la competitivita’ del settore vitivinicolo italiano, in un contesto di rapide trasformazioni. ‘la persona dell’iscritto, e’ al centro dell’azione di foragri. con i suoi bisogni formativi, le sue sfide quotidiane, il suo percorso all’interno del nostro fondo per la formazione continua’, ha dichiarato vincenzo CONSO, presidente di foragri che, insieme a roberto CAPONI, presidente dell’eban, ha aperto i lavori del workshop. lo studio presentato dal responsabile di nomisma wine monitor, denis PANTINI, ha evidenziato come le imprese che investono in formazione ottengono performance migliori in termini di fatturato e competitivita’. ‘dai dati emerge con chiarezza che la formazione produce un impatto diretto e misurabile sulla produttivita’ aziendale, sull’adozione di innovazioni e sulla capacita’ di affrontare i cambiamenti di mercato’, ha sottolineato PANTINI. CONSO ha aggiunto: ‘come foragri, siamo impegnati a promuovere percorsi formativi capaci di rispondere alle esigenze concrete delle aziende e dei lavoratori. ma e’ fondamentale un cambio di paradigma: la formazione deve essere vista come un investimento strutturale e non come una spesa accessoria e inutile’. natale FORLANI, presidente dell’inapp, ha evidenziato nel suo intervento la necessita’ di mettere in correlazione investimenti e risorse umane, consapevoli che si va incontro ad una riduzione del numero di persone e di mano d’opera. per questo bisogna investire molto sul capitale umano, evitando di fare una formazione autoreferenziale. tra le testimonianze, quella di un imprenditore, andrea CASADEI di tecnovite, e di un lavoratore, rito RAUGGI di terre moretti, che hanno messo in campo esperienze virtuose, confermando quanto la formazione abbia inciso sulla qualita’ dei prodotti e sull’efficienza dei processi. il workshop si e’ poi concluso con gli interventi di romano MAGRINI, vice presidente foragri e responsabile relazioni sindacali coldiretti, e di claudio PAITOWKY che hanno insistito sulla necessita’ di ‘costruire una rinnovata cultura della formazione agroalimentare’, per aiutare imprese e lavoratori a rispondere efficacemente alle sfide in atto. nel corso dei lavori e’ intervenuto l’assessore all’agricoltura della regione calabria, gianluca GALLO, che ha insistito su una formazione capace di innescare processi di cambiamenti per il bene comune. non sono mancati riferimenti al problema dei dazi che necessita comunque di un progetto formativo affinche’ aziende e lavoratori del vitivinicolo italiano imparino ancora meglio a valorizzare i propri prodotti. ‘il vero motore di cio’ che ci siamo detti oggi sono le persone che si impegnano con noi a promuovere questa cultura della formazione finanziata in italia, creando le condizioni affinche’ ogni azienda agricola, grande o piccola che sia, possa accedere a percorsi di formazione efficaci, anche grazie al sostegno dei fondi interprofessionali’, ha concluso CONSO”.

VINITALY:CONFAGRICOLTURA, SUCCESSO STAND CON INCONTRI
ISTITUZIONALI E DEGUSTAZIONI CON TUTTO ESAURITO

“cala il sipario sulla 57esima edizione di vinitaly, dove confagricoltura e’ stata al centro di incontri e confronti tra istituzioni e imprese. le politiche commerciali degli stati uniti e i mercati internazionali sono stati il tema dominante della manifestazione e argomento di confronto a tutti i livelli, cosi’ come le nuove tendenze di consumo. l’export di vino italiano e’ cresciuto negli ultimi anni registrando il maggiore incremento tra i principali paesi competitor: +60% in valore in dieci anni. inoltre, l’aumento delle esportazioni di vino italiano verso gli stati uniti si e’ attestato nel 2024 a +5,0% per fermi e frizzanti e +11,2% per gli spumanti rispetto all’anno precedente (sempre in valore)”, informa un comunicato di confagricoltura. “c’e’ grande attenzione alle dinamiche dei mercati che in questi giorni stanno subendo uno stress ulteriore, dopo un periodo gia’ di per se’ molto difficile a livello globale. nel confronto con le istituzioni abbiamo evidenziato la necessita’ che l’europa trovi una soluzione coesa e si ridefinisca un nuovo piano che impieghi le risorse non utilizzate del pnrr per sostenere la competitivita’ delle imprese sul mercato usa, poiche’ non possono sostenere ulteriori costi”, ha detto il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI. “allo stand della confederazione, accolti dal presidente GIANSANTI, insieme ai vicepresidenti luca BRONDELLI e giordano EMO CAPODILISTA, sono passati il commissario europeo alla salute, oliver VARHELYI, e all’agricoltura, christophe HANSEN; il ministro francesco LOLLOBRIGIDA, il presidente della regione veneto luca ZAIA, il presidente di italia viva matteo RENZI, la presidente del ceev marzia VARVAGLIONE e una nutrita delegazione di parlamentari ed europarlamentari. numerose, infine, le degustazioni delle unioni provinciali che hanno proposto un percorso gustativo di vini ed alcune eccellenze della produzione agricola delle regioni italiane, registrando sempre il tutto esaurito”, conclude il comunicato.

VINITALY: COLDIRETTI/TERRANOSTRA, CRESCE ENOTURISMO
PREVISTO +10% PRESENZE RISPETTO ALLO SCORSO ANNO

“dalle degustazioni 3d, con gli occhiali per visitare le vigne mentre si assaggia il vino, al pilates e alla pittura tra i filari, fino all’astrotesting cresce il fenomeno dell’enoturismo con un aumento previsto delle presenze del 10% rispetto allo scorso anno. ad affermarlo e’ un’analisi di coldiretti e terranostra diffusa in occasione del consiglio nazionale dell’associazione agrituristica a casa coldiretti al vinitaly”. lo rende noto un comunicato della coldiretti, che cosi’ prosegue: “un luogo simbolico per ricordare come il turismo del vino stia acquisendo a livello economico un peso sempre maggiore e rappresenta ormai una risorsa per l’intero paese. a trainare il fenomeno – rileva coldiretti – e’ soprattutto la spinta all’innovazione che viene dalle aziende vitivinicole, capaci di intercettare la domanda verso un tipo di turismo sempre piu’ esperienziale che proviene da italiani e stranieri. alle tradizionali degustazioni si sono cosi’ aggiunte attivita’ che vanno dall’arte allo sport fino al wellness. c’e’ chi, come in toscana, ha collocato cavalletti da pittore in mezzo alle vigne del chianti per offrire un’esperienza ancora piu’ completa a turisti ed appassionati di arte. accompagnati da un pittore-docente, i partecipanti imparano ed affinano le tecniche di disegno e pittura sorseggiando un bicchiere di vino della cantina. in puglia, nel leccese, si combinano degustazioni reali a tour virtuali della cantina e della vigna con gli occhiali 3d, ma si puo’ anche fare pilates o yoga tra i filari o osservare le stelle e le costellazioni sorseggiando un calice di rosso con l’astrotasting. in piemonte, nel cuneese, a chi va in cantina viene dato un cesto con tutto l’occorrente per fare l’aperitivo con passeggiata tra le vigne, con il via libera ad assaggiare anche l’uva direttamente dal tralcio nel periodo in cui e’ matura. un segnale importante viene in tale ottica anche dal nuovo piano ue per il vino – ricorda coldiretti – presentato dalla commissione europea che riconosce l’enoturismo come un elemento chiave per diversificare e rafforzare il settore vinicolo europeo, contribuendo allo sviluppo economico delle regioni rurali e rispondendo alle nuove tendenze del mercato. ‘solo i produttori di vino possono raccontare con autenticita’ la naturalita’ del loro prodotto: conoscono ogni fase, dalla vigna alla bottiglia, e ne custodiscono storia, territorio e passione – sottolinea la presidente di terranostra dominga COTARELLA -. questo legame diretto diventa un valore aggiunto per i consumatori sempre piu’ attenti alla sostenibilita’ e alla trasparenza. in questo contesto, l’enoturismo sta diventando un potente volano di sviluppo per le aree interne, favorendo economia locale, valorizzazione culturale e promozione di pratiche agricole virtuose’.”.

VINITALY: CONFAGRICOLTURA PRESENTA FOCUS DI AGRONETWORK
SU ANDAMENTO DELLE BEVANDE IN ITALIA

“in un contesto internazionale segnato da incertezze macroeconomiche, tensioni geopolitiche e nuovi assetti nei consumi, il settore delle bevande italiane si conferma strategico per l’industria agroalimentare e mostra importanti segnali di resilienza, soprattutto sul fronte export. e’ quanto emerge dalla ricerca di nomisma ‘le bevande in italia. tematiche e tendenze’, presentata a vinitaly nell’evento organizzato da agronetwork, l’associazione fondata da confagricoltura, nomisma e luiss”. lo rende noto un comunicato stampa di agronetwork. “i consumi, pur restando sobri e consapevoli, sono in lieve ripresa. il mercato delle bevande in italia ha registrato dinamiche diversificate: le acque minerali hanno trainato i consumi (+29,1% sul 2013), seguite dalla birra (+20,9%). in flessione invece spirits (-10,7%) e soft drinks (-4,0%)”, afferma emanuele DI FAUSTINO, vicepresidente agronetwork e responsabile industria, retail e servizi di nomisma. “a trainare il comparto e’ l’export, che nel 2024 ha toccato quota 12,3 miliardi di euro, con un balzo dell’86% rispetto al 2014. i mercati chiave restano europa e stati uniti, con questi ultimi che assorbono da soli il 23% dell’export beverage italiano. gli usa rappresentano un partner strategico per il made in italy, soprattutto per vini spumanti (27% dell’export solo per il prosecco), acque minerali (41%) e spirits (25%). il tema dei dazi, in questo mercato, introduce una vulnerabilita’ ad oggi non sufficientemente misurabile – prosegue DI FAUSTINO – cresce l’interesse per prodotti healthy, low e no-alcol, funzionali e arricchiti: oltre il 50% degli italiani dichiara di aver aumentato il consumo di prodotti free from, ossia a ridotto contenuto di zuccheri o calorie. il settore delle bevande in italia conta oltre 3.300 imprese industriali, un fatturato di 26,1 miliardi di euro e 43.000 addetti. rappresenta il 15% dell’intero comparto agroalimentare per valore della produzione e il 21% delle esportazioni”. giordano EMO CAPODILISTA, vicepresidente di confagricoltura afferma: “abbiamo promosso la nascita e lo sviluppo di agronetwork perche’ crediamo nei progetti condivisi con le industrie alimentari: una stretta collaborazione tra imprese agricole e industriali facilita il raggiungimento di obiettivi comuni e aumenta la competitivita’ dell’agroalimentare italiano”. piero MASTROBERARDINO, vicepresidente federvini e presidente del forum 2050 afferma: “riteniamo che sia giunto il momento di fare una riflessione profonda sulla cultura di impresa nel nostro paese, la formazione imprenditoriale ha bisogno di nuovi contenuti, nuove competenze e nuovi metodi per far fronte alle sfide che la nostra produzione deve affrontare a livello globale. ci sono altre misure, oltre ai dazi, che hanno inciso sulla percezione dei valori positivi del vino: alcune politiche salutistiche estremistiche hanno prodotto un danno a un comparto che invece storicamente educa i giovani a un bere moderato”. alfredo PRATOLONGO, presidente di assobirra e vicepresidente di agronetwork: “sul fronte dazi, per il comparto brassicolo, oltre alle esportazioni andra’ supportato soprattutto il mercato italiano. la birra, grazie a continui investimenti, ha guadagnato un ruolo importante nell’economia nazionale: e’ una bevanda da pasto che crea valore condiviso nella filiera per 10,6 miliardi di euro, con circa 900 birrifici e 2 grandi malterie in un comparto che impiega piu’ di 109 mila persone”. per cristina CAMILLI vicepresidente assobibe: “le bevande analcoliche sono un’eccellenza del made in italy e rappresentano una filiera profondamente radicata nel paese. di fronte a uno scenario preoccupante e delicatissimo, ora aggravato dalle politiche americane, le imprese confidano che il governo nazionale sospenda il prima possibile i ‘dazi interni’, come la sugar tax, in vigore tra poche settimane. ci aspettiamo quindi un ulteriore rinvio a 12 mesi o una cancellazione”. ettore FORTUNA, vicepresidente mineracqua, ha sottolineato il positivo andamento del settore delle acque minerali “che registra una crescita consolidata soprattutto a valore, nonostante alcune criticita’ che il settore sta affrontando, come le acque trattate servite nei ristoranti”. roberto BAVA, presidente del consorzio vermouth di torino, afferma: “la tendenza da diversi anni e’ di crescita sostenuta: il vermouth e’ un prodotto agricolo, vino al 75%, erbe, zucchero; e’ nella cultura mediterranea quindi positivo e politically correct. inoltre, il suo tenore alcolico puo’ essere dosato. possiamo dire che il buon vermouth alza il livello qualitativo del mondo della miscelazione”. antonio EMALDI, presidente assodistil: “il comparto dei distillati sta subendo un attacco ideologico e noi puntiamo sul consumo consapevole. dobbiamo trovare nuovi sbocchi di mercato, oltre i confini nazionali, cercando di proporci come sistema, facendo squadra, certi di presentare un’eccellenza italiana che merita di essere conosciuta”.

VINITALY: COPAGRI, MIGLIAIA DI VISITATORI
APPREZZANO QUALITA’ CANTINE ASSOCIATE

“anche quest’anno sono stati migliaia i wine lover e i semplici appassionati che hanno affollato lo spazio espositivo della copagri alla 57^ edizione del salone internazionale dei vini e distillati vinitaly, teatro di numerose iniziative, alternate a momenti di confronto e di convivialita’, tutti all’insegna della qualita’ e della biodiversita’ del vino italiano, protagonista assoluto della kermesse veronese grazie alla grande dinamicita’ delle decine di cantine associate presenti. senza contare, inoltre, gli incoming con i buyer esteri, i wine tasting, i food tasting e i tanti incontri con la politica e le istituzioni, a partire dalle graditissime visite del commissario europea all’agricoltura christophe HANSEN e del ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA”. lo rende noto un comuicato stampa della copagri che cosi’ prosegue: “tra i momenti che hanno suscitato il maggiore interesse e la piu’ ampia partecipazione c’e’ stato sicuramente l’atteso food tasting a cura dello chef enrico MAZZARONI, dell’agriturismo associato il tiglio di montemonaco isola san biagio (ap), che dal 2022 puo’ vantare una prestigiosa stella michelin, cui nel 2024 si e’ aggiunta anche l’ambita stella verde michelin per la sostenibilita’, il quale ha illuminato la scena con diverse delle innovative e gustose creazioni culinarie che l’hanno reso celebre. grande riscontro hanno ottenuto anche le innumerevoli degustazioni offerte, con particolare riferimento al ciclo di wine tasting per apprezzare le ‘bioeccellenze d’italia’. altrettanto numerose sono state le visite istituzionali, che hanno animato incessantemente l’attivita’ dello spazio espositivo della confederazione; dopo l’inaugurazione dello stand, infatti, tenuto a battesimo da LOLLOBRIGIDA insieme al presidente della copagri tommaso BATTISTA, l’elevata qualita’ delle produzioni vitivinicole degli associati copagri e’ stata apprezzata e toccata con mano da diverse autorita’, fra i quali il vicepresidente del senato gian marco CENTINAIO (lega), il presidente e la vicepresidente della commissione agricoltura del senato luca DE CARLO (fdi) e gisella NATURALE (m5s) e la vicepresidente della commissione agricoltura della camera maria chiara GADDA (azione-iv); senza contare le gradite visite dei vertici di masaf, ismea e agea e di tanti presidenti e assessori regionali, nonche’ parlamentari ed europarlamentari”. “anche quest’anno – sottolinea BATTISTA – torniamo a casa con tante aziende soddisfatte e con un incredibile bagaglio di esperienze e di momenti dei quali faremo tesoro per continuare a dare il meglio e tutelare uno dei comparti di punta del made in italy agroalimentare, un settore che con vale oltre 15 miliardi di euro di fatturato e che rischia di pagare un duro colpo a causa dei pesanti dazi imposti dall’amministrazione statunitense”.

VINITALY: COLDIRETTI/CAMPAGNA AMICA, ARRIVA
IL PRIMO VINO SOLIDALE DALLE UVE “ETRUSCHE”

“un vino solidale prodotto su terreni abbandonati e confiscati alle mafie grazie al lavoro di soggetti svantaggiati, che nel lavoro in vigna hanno trovato nuove opportunita’ attraverso il recupero di un’antica tecnica di coltivazione etrusca. a presentarlo per la prima volta a casa coldiretti e’ la cooperativa campana terra felix che dello spumante semele ha fatto un simbolo di inclusione, riscatto e legalita’”. lo rende noto un comunicato della coldiretti, che cosi’ prosegue: “un prodotto ottenuto dal vitigno asprinio, coltivato secondo la pratica dell’alberata aversana. si tratta di un’antica tecnica unica al mondo, tipica dell’area di aversa con radici millenarie. le viti di asprinio si arrampicano sui pioppi, intrecciandosi fino a raggiungere i 15 metri d’altezza. non a caso l’alberata aversana e’ stata iscritta nel patrimonio immateriale della regione campania e ha ora l’obiettivo di essere inserita nella lista dei siti patrimonio dell’umanita’ dell’unesco. un esempio dell’impegno di terra felix nel valorizzare le tradizioni vitivinicole locali, promuovendo al contempo pratiche agricole sostenibili, il recupero di terreni abbandonati e l’inserimento lavorativo di persone fragili e svantaggiate. ma l’iniziativa presentata al vinitaly e’ anche il simbolo di un fenomeno, quello delle fattorie sociali di campagna amica, che ha acquisito un ruolo sempre piu’ centrale nella costruzione di un modello di welfare che vede nelle campagne un’opportunita’ per l’inclusione di persone in condizioni di svantaggio sociale o sanitario. nel corso dell’ultimo anno, evidenzia coldiretti, oltre 50.000 persone hanno beneficiato dei servizi offerti grazie all’impegno sociale degli agricoltori. questi servizi comprendono il supporto a disabili motori e cognitivi, persone con autismo, detenuti ed ex detenuti, minori in difficolta’ o con problemi di apprendimento, donne vittime di abusi, anziani, individui con difficolta’ relazionali o dipendenze, disoccupati e migranti. l’agricoltura, sottolinea coldiretti, ha contribuito in modo significativo al miglioramento della qualita’ della vita di migliaia di persone, che hanno ricevuto formazione e, in molti casi, sono stati presenti quotidianamente nelle aziende agricole”.

VINITALY: CONFCOOPERATIVE, 4 CANTINE COOPERATIVE
CENTENARIE PREMIATE DA COMMISSARIO HANSEN

“il commissario ue all’agricoltura christophe HANSEN, nel corso della sua visita allo stand di confcooperative al vinitaly, ha consegnato una targa celebrativa a quattro cantine cooperative centenarie, la cantina bozen, la cantina merano, la cantina sankt pauls e la cantina tre secoli, viticoltori in piemonte dal 1887”. lo rende noto un comunicato di confcooperative, che cosi’ prosegue: “‘per noi e’ stato un motivo di grande orgoglio – ha commentato il presidente di confcooperative fedagripesca raffaele DREI – che quest’anno ben quattro cantine associate abbiano avuto l’onore di ricevere il riconoscimento dalle mani del commissario all’agricoltura ue HANSEN, in visita ufficiale al vinitaly’. le quattro cooperative vanno ad aggiungersi alle altre 18 premiate lo scorso anno e portano il totale a 22. lo scorso anno fu allestita una mostra dedicata alle cooperative cantina terlano (1893), cadis 1898, cantina tramin (1898), cantina di carpi e sorbara (1903), cantine mezzacorona (1904), cantina d’isera (1907), cantina di san martino in rio (1907), cantina san michele appiano (1907), cantina di santa croce (1907), terre d’oltrepo’ (1907), cantina forli’ predappio (1908), cantina masone campogalliano (1908), vivallis – viticoltori in vallagarina (1908), cantina aldeno (1910), cantina rovere’ della luna (1919), cantina formigine pedemontana (1920), cantina garlin (1923), cantina pauli’s di monserrato (1924). chiude oggi il sipario sulla manifestazione vinitaly con un bilancio molto positivo per la federazione. lo stand ‘confcooperative: insieme, il cuore pulsante della viticoltura italiana’ ha visto lo svolgimento di decine di incontri e masterclass con il coinvolgimento complessivamente di ben 90 cooperative associate. a confcooperative sono associate 4 cantine e consorzi cooperativi, 7.800 occupati, 100.000 soci viticoltori, 5,2 miliardi di fatturato aggregato di cui 1,2 miliardi generato dall’export. sono 100 le cantine e i consorzi con valore della produzione superiore a 10 milioni di euro. negli ultimi due anni le cooperative vitivinicole hanno investito 395 milioni di euro in sostenibilita’, con un incremento del 6% rispetto al biennio precedente”.

VINITALY: PENTASSUGLIA, OPPORTUNITA’ PER
PARLARE DI SAPORI E SAPERI DELLA PUGLIA

“si e’ chiusa a verona la 57esima edizione del vinitaly, con la presenza di 106 aziende pugliesi e la proposta di una serie di attivita’ di approfondimento tecnico e incontri istituzionali, coordinate dal dipartimento agricoltura insieme a unioncamere puglia, e con la collaborazione tra dipartimenti regionali al turismo e formazione”. lo rende noto un comunicato stampa della regione puglia. “questo vinitaly ci ha dato uno spaccato della forma di investimento sulla qualita’, sia nei processi di produzione attivati, grazie a scelte oculate di ricerca e sperimentazione, che nella formazione delle figure professionali e nelle attivita’ di diversificazione legate al vino e a tutto l’ambito agroalimentare, pesca compresa – ha ricordato l’assessore regionale all’agricoltura, donato PENTASSUGLIA -. tutti elementi utili per lo sviluppo futuro del comparto vitivinicolo, per guardare anche in maniera trasversale ad un’agricoltura che sostiene il turismo e che dia la spinta allo sviluppo economico e al benessere di tutti i pugliesi. vinitaly come sempre e’ stata per noi un’opportunita’ per parlare dei sapori e dei saperi dei nostri territori, dei vini di qualita’ che hanno una grande tradizione ma che stanno lavorando sull’innovazione, sulla freschezza del prodotto e sul rilancio dei vitigni autoctoni e ci ha dato la possibilita’ di raccontare i territori nella loro autenticita’. un connubio tra le produzioni, la storia, i prodotti del mare e dell’acquacoltura, corroborati dai nostri vini di qualita’ per un pasteggiare consapevole e secondo i dettami della dieta mediterranea, che ha come protagonista il nostro olio extravergine di oliva. una puglia dai tanti colori, che mette i nostri produttori nella condizione di guardare al futuro con ottimismo, per la creazione di qualita’ nell’offerta che diventa competitivita’ sui mercati”. “durante gli showcooking giornalieri – prosegue il comunicato – 350 tra buyer, produttori, stakeholder e visitatori del vinitaly hanno potuto degustare i prodotti di qualita’ di puglia e a marchio dop e igp, in wine pairing con i vini delle aziende presenti nel padiglione 11 del vinitaly. la novita’ di questa edizione del vinitaly e’ stata di proporre in degustazione diretta l’olio evo utilizzato per cucinare e comporre i piatti proposti: un viaggio gustativo dal gargano al salento, apprezzato nella sua autenticita’. il servizio e’ stato assicurato da un gruppo di studenti, ognuno per sua competenza, provenienti dagli iiss tommaso fiore di grumo appula e iiss angelo consoli di castellana grotte. in un’area dedicata del padiglione 11 invece gli studenti dell’indirizzo enotecnico dell’iiss agrario alberghiero basile caramia – gigante di locorotondo e alberobello, hanno proposto in degustazione i vini della scuola, dal fiano minutolo all’aleatico. i numeri dell’enoteca della regione puglia al vinitaly 2025: 200 etichette di vino e 100 di olio evo di puglia presentate, con alcune eccellenze presentate in una masterclass dedicata, 1.200 bottiglie stappate, piu’ di 9mila calici serviti durante le degustazioni guidate, organizzate dall’ais puglia e che hanno visto la partecipazione attiva, per il terzo anno consecutivo, dei sommelier astemi, ragazze e ragazzi che hanno seguito il percorso didattico adatto alle condizioni psicofisiche delle persone che non possono assumere sostanze alcoliche. nell’area dedicata agli incontri b2b 60 aziende pugliesi hanno potuto incontrare 15 buyer selezionati, provenienti da usa, canada, taipei, belgio, svizzera e brasile che in puglia ricercano cantine e aziende in grado di servire il segmento luxury della distribuzione horeca. vinitaly e’ stato anche evento fuori salone, nel cuore di verona. ‘a sea of flavors – fish & wines from puglia’ e’ il titolo del doppio evento ospitato dal circolo unificato dell’esercito nel museo di castelvecchio, che ha permesso a buyer, influencer, imprenditori di poter conoscere la bonta’ e il valore del pescato pugliese in accoppiata vincente con i vini pugliesi protagonisti del vinitaly. un’attivita’ promossa dalla struttura di progetto ‘attuazione della politica europea per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura’ del dipartimento agricoltura della regione puglia, impegnato a sostenere la pesca pugliese attraverso l’utilizzo del fondo europeo feampa 2021/2027.il mare e le opportunita’ di azioni di pescaturismo e ittiturismo sono stati tra gli argomenti di riflessione della terza giornata del vinitaly, con la presentazione del progetto pro.pesca.tur insieme alle linee guida tecnico-operative per l’avvio di questo tipo di attivita’ nelle marinerie pugliesi. un’opportunita’ di diversificazione nel comparto ittico che in puglia continua a crescere. storia aziendale e tipologia di produzione per scegliere in maniera consapevole il vino, sono le informazioni presenti sul qr code allegato alla fascetta di stato presente sulle bottiglie del primitivo di manduria, presentato dall’omonimo consorzio di tutela al vinitaly, insieme ad una masterclass con gabriele CORELLI, primo master of wine italiano e il docente universitario vincenzo russo per indagare le nuove strategie di racconto del vino e delle esperienze alle quali ogni sorso abbinato a musica, cibi, situazioni speciali puo’ dare vita”.

VINITALY: CONFAGRICOLTURA PUGLIA, CRESCE VINO NOSTRA
REGIONE MA SERVE VISIONE INTERNAZIONALE

“i vini pugliesi rappresentano circa il 6% dell’export vinicolo italiano verso gli stati uniti. un dato presentato da nomisma wine monitor durante il vinitaly 2025 che conferma l’importanza strategica di questo mercato per il comparto regionale, ma che richiama anche alla cautela in un contesto internazionale segnato da instabilita’ commerciale e incertezze legate ai dazi”. lo rende noto un comunicato stampa di confagricoltura puglia. “sebbene gli stati uniti rappresentino un partner strategico per i vini e l’agroalimentare pugliese, oggi e’ importante non farsi prendere dal panico ed esplorare nuove opportunita’. c’e’ la necessita’ di investire nella promozione all’estero, nella qualita’ certificata e nella capacita’ di intercettare i nuovi linguaggi del vino”, ha detto beatrice BRIZI, direttrice di confagricoltura puglia, a margine della manifestazione veronese. “con una superficie coltivata a vite di circa 91mila ettari – prosegue il comunicato – la puglia e’ la terza regione per estensione a livello nazionale, un dato che conferma come il vino sia una leva economica e culturale centrale per il territorio. secondo l’indagine presentata a vinitaly, la puglia e’ percepita dai consumatori italiani come una delle regioni produttrici di vini di maggior qualita’, posizionandosi tra le prime dieci a livello nazionale. un riconoscimento che acquista valore in un momento di profonda trasformazione dei comportamenti d’acquisto e delle modalita’ di consumo. in italia, il consumo complessivo di vino e’ sceso da 29,3 a 21,8 milioni di ettolitri tra il 2003 e il 2023, con una progressiva affermazione dei consumatori ‘occasionali’: nel 2023, il 73% dei millennial (26-40 anni) ha dichiarato di non bere vino quotidianamente. le preferenze si orientano sempre piu’ verso prodotti di qualita’ (41%), provenienti da regioni diverse (27%), con una crescente attenzione per gli aspetti green (14%) e per i vini freschi e leggeri (13%). per confagricoltura puglia, in questo scenario la valorizzazione dell’identita’ territoriale, l’innovazione sostenibile e la narrazione trasparente della filiera diventano asset strategici. la regione, grazie alla varieta’ dei suoi vitigni autoctoni e alla crescente curiosita’ dei consumatori verso le produzioni meridionali, ha l’opportunita’ di proporsi in modo competitivo sui mercati globali”.

VINITALY: MTV/CESEO, PRESENTATA PRIMA INDAGINE DIFFERENZIAZIONE
REGIONALE DELL’ENOTURISMO ITALIANO

a vinitaly e’ stata presentata la prima indagine di differenziazione regionale dell’enoturismo italiano, a cura del ceseo (centro studi enoturistici e oleoturistici) dell’universita’ lumsa presieduto da dario STEFANO e diretto da donatella CINELLI COLOMBINI, rende noto un comunicato. lo studio, realizzato su un campione rappresentativo di cantine socie del movimento turismo del vino (mtv), ha mostrato come l’accoglienza in cantina valorizzi le differenze delle varie aree italiane, con il centro italia piu’ avanti nelle attivita’ formative; il meridione e le isole che offrono almeno quattro iniziative legate all’intrattenimento, mentre nel nord-est solo il 20% di cantine propone insieme al vino degustazioni di prodotti locali.

VINITALY: UIV, PROBLEMI NORMATIVI TENGONO
IN STALLO SEGMENTO VINI DEALCOLATI

“un mercato depresso dall’incertezza. e’ la denuncia dei principali produttori di vini no-lo e dei fornitori di tecnologie e macchinari per la dealcolazione italiani intervenuti oggi a vinitaly al convegno ‘tecnologia 0.0: produzione e innovazione a confronto’, organizzato da unione italiana vini (uiv) in collaborazione con veronafiere. a inibire la produzione, oltre all’ambiguita’ delle disposizioni relative l’obbligo di separazione degli spazi che dovrebbe risolversi a breve, il pasticcio normativo che lascia il comparto in balia dell’incertezza sull’applicazione delle accise in attesa del decreto interministeriale, previsto a partire dal 1° gennaio 2026”. lo rende noto un comunicato stampa di uiv.

VINITALY: LOLLOBRIGIDA E HANSEN PARLANO DEL FUTURO. IL MINISTRO,
“VALORIZZARE, PROTEGGERE E PROMUOVERE IL VINO”

“stiamo lavorando per aprire nuovi mercati e lo facciamo ogni giorno, come confermano i dati, ma dobbiamo anche consolidare quelli che gia’ abbiamo, perche’ non siamo disponibili a rinunciare ad alcun mercato, compreso quello statunitense. ringrazio HANSEN per la sua presenza. dobbiamo valorizzare, proteggere e promuovere il mondo del vino”. lo ha detto il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA , intervenendo al convegno sulle prospettive del settore vinicolo europeo presso il padiglione del masaf, a vinitaly, che ha visto la presenza tra i relatori del commissario europeo per l’agricoltura e l’alimentazione, christophe HANSEN. “ci confrontiamo con un mercato in trasformazione e dobbiamo riuscire a mettere in condizione i nostri imprenditori di avere strumenti flessibili, regole semplici e possibilita’ di applicare velocemente delle risposte che il mercato puo’ richiedere. abbiamo bisogno di riprogrammare subito l’ocm per promuovere il vino. a nome del nostro governo chiedo di rivedere il green deal, e cancellare alcune follie che sono puramente ideologiche”, ha proseguito LOLLOBRIGIDA, che ha poi parlato delle norme sull’etichettatura in europa: “con le etichette vogliamo informare, permettendo alle persone di sapere che cosa c’e’ in quel prodotto a garanzia del loro benessere, dell’ambiente, del lavoro, della qualita’. dobbiamo avere scelte coerenti con gli indirizzi europei di un’etichettatura che sia unica e uniforme che dia informazioni senza cercare di indirizzare le persone”. “esprimo il mio impegno a sostenere il settore vitivinicolo siamo a un bivio ed e’ il momento giusto perche’ la commissione intervenga a sostegno del vino. il nostro pacchetto vino, che aiutera’ i produttori nella promozione del vino e non solo dovrebbe essere approvato entro l’autunno. sono ottimista”, ha dichiarato il commissario HANSEN. “i dazi stanno danneggiando agricoltori, business e consumatori in entrambe le sponde dell’atlantico, e non e’ nell’interesse di nessuno. tenteremo in ogni modo la de-escalation. spero prevalga il buon senso”, ha aggiunto HANSEN.

VINITALY: REPORT ENPAIA-CENSIS, CRESCE CONSUMO INTERNO
VINO MA I DAZI USA MINACCIANO IL SETTORE

“il consumo di vino in italia e’ aumentato dal 55% al 58,9% tra il 2013 e il 2023, a dimostrazione del fatto che resta una costante nella vita quotidiana degli italiani. uno dei simboli della cultura, dell’identita’ e dello stile di vita italiano, che si intreccia con la tradizione gastronomica del nostro paese, nel corso degli anni e’ diventato un vero e proprio ambasciatore del made in italy e un pilastro per la nostra economia ma rischia di essere sommerso dall’onda dei dazi usa. e’ quanto emerge dal primo rapporto enpaia-censis 2025”. lo rende noto un comunicato di enpaia, che cosi’ prosegue: “per quanto riguarda l’export, il vino italiano ha registrato un’impennata negli ultimi venti anni. le esportazioni, infatti, sono passate da 2,9 miliardi di euro nel 2003 a 8,1 miliardi di euro nel 2023, mentre la quota sul totale esportazioni e’ cresciuta dall’1,01% nel 2004 all’1,30% nel 2024, con gli stati uniti che si confermano come il principale mercato di sbocco. nonostante la recente politica dei dazi imposta dagli usa, l’italianita’ del vino rimane un valore irrinunciabile per il 79,4% degli italiani, che considerano la lotta contro i dazi una priorita’ assoluta. la graduatoria dei paesi di destinazione segnala che gli stati uniti sono il principale mercato di sbocco con un export di vino pari a 1,9 miliardi di euro con un balzo decennale tra 2014 e 2024 del +72,4%. seguono rispettivamente la germania con 1,2 miliardi di euro (+21,4% nel 2014-2024), il regno unito con 851 milioni di euro (+29,3% nei dieci anni trascorsi) e il canada con 448 milioni di euro e +62,3% dal 2014 al 2024. gli statunitensi comprano italiano molto piu’ di quanto gli italiani comprano americano. dai dati emerge la rilevanza dell’export di vino da uve per l’economia italiana e, al contempo, come la matrice import-export italo-americana sia complessivamente segnata da un’articolazione di prodotti in cui visibilmente il consumatore americano e’ essenziale per talune produzioni italiane, vino incluso. la lotta ai dazi non potra’ diventare una sorta di braccio di ferro isolato tra italia e stati uniti, per il semplice motivo che non ci sono le condizioni di base, visto il quadro basico di quel che l’italia importa e quel che esporta verso quel mercato. colpisce per il vino come nel decennio 2014-2024, mentre cresceva il mercato americano come destinazione, si riduceva il peso relativo dei mercati di numerosi paesi europei e anche della cina e del giappone. le attivita’ legate alla produzione e al consumo del vino contribuiscono a costruire un’offerta di esperienze che coinvolge diversi attori. il vino, dunque, si presenta non solo come prodotto, ma come una vera e propria esperienza culturale. in questo contesto, il 73,8% degli italiani dichiara di apprezzare gite nei territori vinicoli, visite in cantine e degustazioni, a conferma che il vino e’ una chiave d’accesso a un turismo esperienziale che unisce cultura, natura e piacere. interessante e’ anche l’aspetto democratico di queste esperienze, apprezzate a tutti i livelli di reddito: il 75% degli italiani con redditi piu’ bassi, il 75,4% della fascia medio-bassa, il 70,2% di quelli con redditi medio-alti e il 74,1% degli alti. in questo scenario, il ruolo degli operatori della filiera del vino, dalla produzione agli esercizi pubblici, e’ fondamentale. l’impegno nel costruire pacchetti esperienziali che potenziano l’attrattivita’ del vino e rispondono ai desideri dei consumatori e’ la chiave per garantire un’offerta capace di rispondere ai bisogni vitali degli italiani, rendendo il vino un’esperienza indimenticabile, capace di arricchire il presente e valorizzare il patrimonio culturale e naturale del nostro paese. l’italianita’, simbolo di qualita’ e bellezza, continua a rappresentare un valore fondamentale per l’economia del paese. il marchio made in italy e’ sinonimo di eccellenza in tutto il mondo, particolarmente nel settore enogastronomico, dove il vino si distingue come uno degli ambasciatori piu’ potenti della nostra cultura. il 90,9% degli italiani concorda sul fatto che il vino italiano contribuisca a migliorare l’immagine dell’italia all’estero, mentre l’86% crede che il rapporto degli italiani con il vino sia un elemento distintivo del nostro paese. inoltre, l’89,3% riconosce l’importanza economica del vino, vedendolo come un motore per la creazione di occupazione, l’attrazione di turisti e la generazione di ricchezza nelle aree di produzione. spesso il consumo di vino viene associato a eccessi e problematiche legate, tra cui incidenti gli stradali, che ne distorcono l’immagine. tuttavia, i dati della ricerca rivelano un quadro ben diverso per gli italiani, dove il consumo di vino e’ improntato su responsabilita’ e una forte attenzione alla qualita’. secondo l’osservatorio enpaia-censis, l’80,2% degli italiani preferisce ridurre le quantita’ di vino consumato, optando per una selezione di alta qualita’. questo modello di consumo, che si distingue dai comportamenti piu’ problematici osservati in altri paesi europei, testimonia una forte maturita’ sociale e culturale, in cui l’acquisto di vini pregiati non e’ esclusivo di chi ha un alto reddito, ma diventa una scelta trasversale. infatti, il 75% delle persone con reddito basso e l’82,4% delle persone con reddito alto, condividono la stessa preferenza: bere meno, ma meglio. il dato che emerge con maggiore chiarezza e’ che ben il 90,1% degli italiani ritiene possibile bere vino in modo responsabile, senza ricorrere agli eccessi. questo principio non e’ limitato ad una classe sociale o culturale specifica, ma e’ radicato in tutte le fasce di reddito e livelli di istruzione”.

VINITALY: MARCHI (ISMEA), IL VINO SI CONFERMA
ECCELLENZA ITALIANA E MOTORE ECONOMICO

“vinitaly si conferma la fiera per eccellenza del vino a livello italiano, europeo e probabilmente anche mondiale. ismea e’ presente con tre convegni. uno si e’ svolto ieri con il consorzio delle venezie, durante il quale abbiamo firmato un accordo di collaborazione per mettere a disposizione i nostri dati e supportare chi deve fare impresa a investire al meglio. oggi saremo insieme al comitato vini per affrontare alcuni temi di grande attualita’: maggiore flessibilita’, un focus piu’ deciso su promozione e mercato, e un’informazione piu’ consapevole per i consumatori. infine, domani chiuderemo con un approfondimento sulla gestione del rischio. questi momenti di confronto tematico si inseriscono all’interno di un contesto di grande rilevanza, che dimostra come il settore del vino rappresenti per l’italia un’eccellenza assoluta”. lo ha dichiarato sergio MARCHI, direttore generale di ismea, intervenendo al vinitaly 2025, rende noto un comunicato stampa di ismea.

VINITALY: TAVOLA ROTONDA MASAF, ISMEA E
COMITATO NAZIONALE VINI SU DOP E IGP

“il settore vitivinicolo conferma la sua centralita’ nell’agroalimentare nazionale e rafforza il suo ruolo di punta sui mercati internazionali. con 14 miliardi di euro di fatturato nel 2024, la filiera vitivinicola rappresenta il 10% dell’agroalimentare nazionale, grazie a 241 mila aziende agricole e agli oltre 680 mila ettari di superficie viticola investita nel 2024 e alle circa 30 mila imprese vinificatrici. i 44 milioni di ettolitri prodotti nel 2024 pongono il nostro paese al vertice della classifica dei produttori mondiali, mentre l’export pari a quasi 22 milioni di ettolitri per oltre 8 miliardi di fatturato, confermano la nostra leadership tra i fornitori mondiali in volume e la seconda posizione in valore. se ne e’ discusso oggi al vinitaly, durante la tavola rotonda tra masaf, ismea e il comitato nazionale vini”. lo rende noto un comunicato stampa di ismea che cosi’ prosegue: “l’evento, introdotto da marco LUPO, capo dipartimento disai del ministero dell’agricoltura della sovranita’ alimentare e delle foreste e da livio PROIETTI, presidente ismea, e moderato da eleonora IACOVONI, direttore generale pqa del masaf, ha visto confrontarsi su questi temi sergio MARCHI, direttore generale di ismea, michele ZANARDO, presidente del comitato nazionale vini e teresa NICOLAZZI direttore generale agebil del masaf. dalla relazione di MARCHI e’ emerso come negli ultimi dieci anni l’italia si a stato il paese che ha incrementato maggiormente il valore delle esportazioni, con una crescita di oltre il 50%, molto piu’ intensa di quanto avvenuto in francia e in spagna, i due principali competitor. anche la positiva performance italiana del 2024 (+3,2% i volumi e +5,5% il valore) assume una rilevanza ancora maggiore alla luce della stabilita’ degli scambi globali, come si evince dai dati provvisori dell’oiv. l’analisi dell’export per segmento qualitativo restituisce un ottimo risultato delle dop, superiore rispetto alla media, con una crescita del 7,6% dei volumi spediti e del 6,5% degli introiti; anche le esportazioni delle igp sono aumentate ma in maniera meno intensa rispetto alla media (+2,8% in volume e +1,3% in valore); rispetto al 2023, si sono ridotti i volumi di comuni (-6,6%) e varietali (-1,5%), a fronte di un recupero del valore (rispettivamente +6,7% e +22,4%). i risultati eccezionali dell’italia sul mercato, ha sottolineato ZANARDO, si devono anche agli oltre 500 vitigni, considerabili come autoctoni e iscritti al catalogo nazionale, che esprimono al meglio il legame con il territorio, ma anche a quelle internazionali, che grazie al clima e al suolo hanno trovato in italia un ambiente adatto al loro sviluppo. espressione di cio’ e’ l’elevato numero di certificazioni ig: ben 529 riconoscimenti, che conferiscono all’italia il primato mondiale. si tratta di 77 docg, 333 doc e 119 igt, con un valore della produzione imbottigliata che nel 2023 ha superato gli 11 miliardi di euro, il 55% del valore della produzione delle ig food&wine. in questo ambito una decina di denominazioni, producono piu’ del 50 % di tutti i prodotti certificati e sono le grandi denominazioni che hanno permesso di far conoscere ‘l’italia del vino’ nel mondo. il comitato nazionale vini, ha l’importante compito di tutela e valorizzazione dei vini a denominazione. e’ un’istituzione a supporto del sistema vitivinicolo, attenta all’innovazione, con la consapevolezza che le regole sulla produzione ed il legame con l’ambiente di produzione siano elementi fondamentali per garantire la tutela del prodotto. a favorire il percorso di internazionalizzazione del vino italiano, oltre naturalmente ad un’offerta qualitativamente eccellente e sempre piu’ diversificata, concorre anche una strategia di promozione efficace attraverso il potenziamento dell’intervento settoriale vino previsto all’interno del piano strategico per la pac e che punta ad un migliore posizionamento sui mercati terzi. un intervento che, come ha sottolineato NICOLAZZI, diviene fondamentale attuare attraverso modalita’ che assicurino il necessario supporto alle imprese. in questo il ministero, gia’ subito dopo la pubblicazione dell’avviso per la campagna 2024/2025, ha avviato un importante progetto per lo sviluppo e la realizzazione di una piattaforma digitale per gestire l’intero procedimento ocm, attivandosi nel contempo per costruire un elenco di costi di riferimento, relativo ai 5 principali mercati dei paesi terzi in termini di investimento nelle precedenti annualita’ (stati uniti, canada, cina, regno unito e svizzera). sono in arrivo poi ulteriori novita’ per introdurre strumenti di flessibilita’ e chiarezza per i soggetti proponenti, per affrontare le sfide derivanti da turbolenze geopolitiche e incertezze economiche, rafforzando la loro presenza sui mercati internazionali”.

VINITALY: FEDAGRIPESCA, DAL ROBOT FRASKY A IMPIANTO
AGRIVOLTAICO DI CAVIRO L’INNOVAZIONE IN VIGNA

“utilizzare le potenzialita’ della robotica e dell’intelligenza artificiale per mappare e monitorare la produzione agricola, avviare progetti per integrare agricoltura ed energia solare, sperimentando la crescita di viti in impianto per identificare le varieta’ di viti piu’ adatte. sono alcune delle piu’ recenti innovazioni applicate alla viticoltura che sono state presentate nell’ambito di un incontro organizzato da confcooperative nell’ambito del vinitaly”. lo rende noto un comunicato di fedagripesca confcooperative, che cosi’ prosegue: “il prototipo di robot frasky e’ stato messo a punto dal laboratorio joiint lab, frutto della partnership tra l’istituto italiano di tecnologia (iit) e consorzio intellimech, l’universita’ di bergamo, kilometro rosso e confindustria bergamo, con il supporto di nove aziende. le principali caratteristiche del robot, che e’ stato validato attraverso test sperimentali condotti in laboratorio su un vigneto artificiale, sono la capacita’ di percepire l’ambiente e muoversi al suo interno, la raccolta di dati per mappare lo stato di salute e produttivo delle coltivazioni e la possibilita’ di effettuare specifiche operazioni sulle piante. il robot e’ dotato di un braccio robotico ed un end-effector soft capace di manipolare in maniera delicata le piante, una base mobile per la navigazione outdoor e una telecamera che fornisce al sistema la percezione necessaria per rilevare e identificare gli oggetti. sfruttando algoritmi di visione artificiale per il rilevamento dell’uva, il modulo di percezione identifica la posizione dell’uva all’interno del vigneto, permettendo di memorizzare queste informazioni per la mappatura dell’uva e consentendo un’ispezione piu’ approfondita e attivita’ mirate tipiche dell’agricoltura di precisione. il robot e’ progettato a supporto delle principali sfide che oggi l’industria agricola deve affrontare tra cui sicurezza e qualita’ del prodotto, sostenibilita’ ambientale e carenza di manodopera. nel solco dell’impegno verso l’economia circolare e la sostenibilita’, il gruppo caviro ha inaugurato da alcuni mesi il piu’ grande impianto agrivoltaico avanzato in italia, realizzato sul vigneto adiacente alle cantine del gruppo, a forli’. l’impianto, con un investimento complessivo di 1,5 milioni di euro, e’ stato completato in un anno ed e’ composto in totale da 63 tracker monoassiali e 1.386 pannelli solari bifacciali su una superficie pari a 1,5 ettari. la produzione annua di 1.300.000 kwh di energia elettrica rappresenta l’ultimo passo per completare l’autosufficienza energetica della sede vino di caviro. il nuovo impianto agrivoltaico dell’azienda e’ di tipo ‘avanzato’ e assolve a due funzioni specifiche: la produzione di energia pulita rinnovabile e la protezione della vite. il modello infatti e’ stato progettato per restituire la migliore inclinazione possibile per i pannelli fotovoltaici e calibrazioni ad hoc proteggendo cosi’ le viti dai danni di grandine e vento e dalle gelate primaverili, traendo vantaggio dal corretto soleggiamento e apporto luminoso per una sufficiente fotosintesi. questo grazie a un software che raccoglie e analizza i dati in ingresso e permette ai pannelli di orientarsi per ottimizzare l’assorbimento di energia solare e garantire il giusto bilanciamento tra ombra e luce. la riduzione dell’esposizione diretta dei filari alla luce solare consentira’ inoltre di risparmiare sul fabbisogno di acqua delle piante in una percentuale che sara’ monitorata e studiata dall’azienda nei prossimi anni. la gestione informatica permette inoltre parametrizzazioni specifiche per l’intercettazione luminosa, monitoraggi prossimali e valutazioni degli indici da satellite. all’incontro hanno partecipato: giampaolo BASSETTI, direttore generale di caviro, francesca NEGRELLO, ricercatrice presso l’istituto italiano di tecnologia (iit), esperta in meccatronica e robotica, coordina le attivita’ tecniche del joiint lab, giulia EREMITA, specialista in marketing e comunicazione digitale, danilo D’ELIA, amministratore delegato di node, cooperativa specializzata in servizi digitali per le imprese”.

VINITALY: COLDIRETTI/FILIERA ITALIA E FIPE INSIEME PER UNA
CAMPAGNA SUL  CONSUMO MODERATO E APP ETILOMETRO DIGITALE

“promuovere il consumo moderato e consapevole di vino, sostenere le vendite nei ristoranti, valorizzare il patrimonio enologico e vinicolo made in italy che sostiene una filiera da oltre 14 miliardi di euro. sono questi gli obiettivi della collaborazione tra coldiretti, filiera italia e fipe (federazione italiana pubblici esercizi aderente a confcommercio) che presentano al vinitaly la campagna ‘keep calm and bevi vino italiano'”. lo rende noto un comunicato della coldiretti che cosi’ prosegue: “le organizzazioni annunciano una serie di iniziative congiunte volte a sensibilizzare sull’importanza del bere con consapevolezza, senza pero’ generare allarmismi ingiustificati in caso di consumo moderato di vino. un invito alla calma, soprattutto in un momento in cui il dibattito sul nuovo codice della strada pone attenzione sull’abuso di alcolici e dove appare fondamentale fornire informazioni chiare e corrette ai cittadini. per questo coldiretti, filiera italia e fipe – confcommercio promuovono l’utilizzo dell’etilometro digitale disponibile tramite l’app fipe. il messaggio e’ chiaro: se non sei sicuro non guidare, ma puoi contare su uno strumento utile e pratico per stimare il grado alcolemico nel sangue. il risultato dell’etilometro digitale e’ comunque una stima e non certifica l’idoneita’ alla guida. nei ristoranti fipe sara’ promossa l’iniziativa con materiale che richiami nei menu’ la campagna realizzata con coldiretti e filiera italia e che consenta di scaricare l’etilometro digitale con una semplice foto al qr code dedicato”. “va combattuta ogni forma di demonizzazione del vino – dichiarano fipe, coldiretti e filiera italia – prodotto simbolo della cultura e della tradizione italiana, parte integrante della dieta mediterranea e riconosciuto da numerosi studi per i suoi effetti benefici se assunto con moderazione. ai consumatori diciamo di non rinunciare alla convivialita’ rappresentata dal vino a tavola e al ristorante, perche’ ogni bicchiere italiano porta con se’ storia, identita’, racconti dei nostri territori. ovviamente al primo posto viene la salute e la sicurezza, ma si possono garantire tranquillamente anche consumando la giusta quantita’ di vino”.

VINITALY: INCONTRO ALLEANZA COOPERATIVE, CIA, CONFAGRICOLTURA,
COPAGRI, ASSOENOLOGI, FEDERDOC, FEDERVINI E UIV SU PROSPETTIVE

“si e’ svolto nell’ambito del vinitaly il tradizionale appuntamento di confronto promosso dalle organizzazioni che compongono la filiera vitivinicola nazionale – alleanza cooperative agroalimentari, assoenologi, cia-agricoltori italiani, confagricoltura, copagri, federdoc, federvini e unione italiana vini. all’incontro sono intervenuti il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco lollobrigida e il commissario europeo all’agricoltura christophe HANSEN. tra i temi affrontati, il ‘pacchetto vino’ presentato a fine marzo dal commissario hansen e le preoccupazioni legate all’applicazione dei dazi statunitensi sui prodotti europei. le associazioni hanno ribadito l’importanza di un confronto costruttivo che tenga conto sia delle politiche europee, sia delle istanze nazionali per garantire competitivita’ e valorizzazione del settore vitivinicolo italiano. nell’occasione, il vicepresidente di federvini piero MASTROBERARDINO ha assunto il ruolo di coordinatore del tavolo di filiera, succedendo a luca RIGOTTI, attuale presidente del gruppo di lavoro vino del copa-cogeca”: ne da’ notizia un comunicato diffuso dalle organizzazioni promotrici.

VINITALY: LEGACOOP ROMAGNA, NO A PREGIUDIZI SUI VINI
DEALCOLATI OPPORTUNITA’ ENORME PER SOCI AGRICOLTORI

“dal vinitaly 2025 in corso a verona arriva la conferma: i vini dealcolati costituiscono un’enorme opportunita’ di mercato, specie per l’export. quella che oggi e’ una piccolissima nicchia (lo 0,1% del mercato interno), puo’ diventare in breve tempo un mezzo per sostenere in modo importante il reddito dei soci agricoltori, primo e vero obiettivo di ogni struttura cooperativa. nascondersi dietro ai purismi non cambiera’ i dati degli ultimi decenni: il vino vive una fase critica. anche in emilia-romagna, negli ultimi anni, abbiamo visto un calo degli ettari coltivati e del numero di aziende. per mantenere una prospettiva di crescita, occorre guardare all’estero e alle nuove fasce di consumatori, specie i giovani. l’alternativa e’ chiudersi in un recinto sempre piu’ piccolo, fatto di vini bianchi che ormai rappresentano i due terzi del consumo e consumi elitari”. lo rende noto un comunicato di legacoop romagna che cosi’ prosegue: “i dazi americani sono solo l’ultimo di una serie di elementi negativi che nel giro di pochissimo tempo hanno stravolto il quadro in cui operano le aziende. guerre, costi energetici, inflazione, ridotta capacita’ di spesa delle famiglie, inasprimento del codice della strada voluto dal governo. ma c’e’ anche un cambiamento tangibile negli stili di vita e nei gusti. si cercano meno calorie, bevande piu’ fresche, anche su questo incide il cambiamento climatico, e contenuti ‘salutistici’. non a caso a vinitaly 2025 la categoria dei ‘no-lo’ e’ per la prima volta protagonista nella sezione ‘mixology’, oltre che in convegni e analisi di mercato. il nuovo mercato ha molte facce. il consumo di vini ‘alcol free’ nel mondo, vede fare la parte del leone alla germania, con il 25% del consumo, seguita dagli stati uniti, con il 22%, e dal regno unito, con il 12%. enormi prospettive ci sono nei paesi nei quali l’alcol e’ proibito per motivi religiosi. il mondo del vino cooperativo, che vede terre cevico in prima fila con i suoi 71 milioni di export, sta lavorando anche su una gamma di vino a 8 gradi, ‘low alcol’, commercializzato in lattine. a chi chiede perche’, finora, il processo di dealcolazione sia stato svolto in germania, e’ facile rispondere: in italia, la lavorazione e’ stata autorizzata solo a gennaio, con un apposito decreto. per mettere in piedi uno stabilimento servono tempo e investimenti ingenti, nell’ordine di 4-5 milioni di euro. dubbi sulla sicurezza? non ce ne sono. la produzione avviene esclusivamente con metodi rigidi, controllati e riconosciuti dall’unione europea. e’ vietato aggiungere zucchero, aromi e acqua. e’ consentito recuperare e riutilizzare gli aromi naturali persi durante il processo, purche’ in un circuito chiuso. per la prima volta le aziende italiane hanno finalmente la possibilita’ di sperimentare direttamente. non guardiamo a questo nuovo segmento con diffidenza, bensi’ con la volonta’ di conquistare queste fette di mercato, senza dogmi o dannosi pregiudizi”.

VINITALY: PRESENTATO VINCOOP MARKETPLACE CANTINE SOCIALI
PUGLIESI ADERENTI A CONFCOOPERATIVE PUGLIA

“confcooperative puglia ha promosso vincoop il portale per la valorizzazione delle eccellenze enologiche pugliesi e per la creazione di itinerari enogastronomici”. lo rende noto un comunicato di confcooperative, che cosi’ prosegue: “vincoop unisce, in una modalita’ innovativa, 14 cantine sociali cooperative che rappresentano 4.167 soci viticoltori localizzati in tutte le province della puglia, per oltre 6.500 ettari di superficie vitata. il fatturato aggregato supera gli 82 milioni di euro con oltre 600.000 ettolitri di vino. il progetto e’ stato presentato oggi al vinitaly nello stand di fedagripesca confcooperative. l’iniziativa prevede, in un unico strumento informatico, la creazione di un marketplace in cui sono presenti le 14 cantine e dove ciascuna gestisce in completa autonomia i contenuti, i rapporti con i clienti, i pagamenti e le consegne. numerose le referenze presenti che abbracciano le produzioni maggiormente caratterizzanti la regione. il portale offre, inoltre, la possibilita’, di effettuare tour virtuali nei terreni vitati, negli stabilimenti di produzioni, nei locali di affinamento dando la possibilita’ di immergersi nella realta’ aziendale senza confini geografici. il portale consente, infine, di prenotare visite aziendali con degustazioni, scegliendo tra le diverse offerte presenti. vincoop e’ stato realizzato da leader s.c.c., trasformatore digitale di confcooperative puglia, in collaborazione con node societa’ di sistema di confcooperative nazionale, grazie al contributo di fondazione google.org”.

VINITALY: COLDIRETTI/IXE’, 8 ITALIANI SU 10 DICONO
NO ALLE ETICHETTE ALLARMISTICHE SUL VINO

“sono praticamente otto su dieci (79%) i consumatori italiani che dicono no alle etichette allarmistiche sul vino, giudicando inappropriato apporre scritte di questo tipo sulle bottiglie di un prodotto che nel corso degli anni e’ diventato il simbolo del consumo consapevole. e’ quanto emerge da un’indagine coldiretti/ixe’ diffusa in occasione degli incontri a casa coldiretti al vinitaly, alla presenza del presidente ettore PRANDINI e del segretario generale vincenzo GESMUNDO con il commissario europeo alla salute oliver VARHELYI e con il commissario all’agricoltura cristophe HANSEN, con il flash mob dei giovani della coldiretti”. lo rende noto un comunicato della coldiretti, che cosi’ prosegue: “se la grande maggioranza dei consumatori bocciano le etichette allarmistiche sul vino, c’e’ anche un 81% che le rifiuta per la birra, mentre e’ diverso il caso dei superalcolici, dove la percentuale di contrari si dimezza fino al 34%. il segno evidente e’ che il consumo di vino e’ giustamente percepito come abitudine che fa parte appieno della dieta mediterranea, grazie alla quale gli italiani hanno conquistato record di longevita’, ben lontani dall’assunzione frenata di alcol, tipica del nord europa. non a caso numerosi studi osservazionali hanno ampiamente dimostrato i benefici del vino sulla salute in soggetti che ne fanno un utilizzo moderato rispetto a soggetti astemi. alcune ricerche epidemiologiche e cliniche, in particolare, hanno evidenziato che il consumo regolare e moderato di vino (da uno a due bicchieri al giorno) e’ associato a una ridotta incidenza di malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete fino ad arrivare ad alcuni tipi di tumori. un’altra review scientifica, pubblicata su international journal of molecular sciences nel 2022, rivaluta la relazione tra tipo e dose 6 di bevanda alcolica e rischio ridotto o aumentato di varie malattie, alla luce delle piu’ attuali evidenze scientifiche. i risultati indicano che il vino differisce dalle altre bevande alcoliche e che il suo consumo moderato non solo non aumenta il rischio di malattie degenerative croniche, ma e’ anche associato a benefici per la salute, in particolare se incluso in un modello corretto di dieta mediterranea. l’inserimento di scritte allarmistiche sulle bottiglie per scoraggiarne i consumi metterebbe poi a rischio il record di 8,1 miliardi fatto segnare dal vino italiano all’estero nel 2024, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente. nell’ue a 27 ne finisce il 40% in valore ma e’ chiaro che l’affermarsi a livello globale di posizioni che penalizzano il consumo, anche moderato – sottolinea coldiretti – andrebbe ad incidere su tutto il commercio, in un momento reso peraltro difficile dall’imposizione dei dazi americani. occorre dunque che la commissione ue metta definitivamente da parte ogni ipotesi di imposizione di etichette allarmistiche contenuta nell’ambito del documento di lavoro pubblicato dalla direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare (dg sante) della commissione europea, in preparazione della revisione del piano europeo di lotta contro il cancro. sarebbe d’altro canto paradossale – conclude coldiretti – andare a penalizzare il settore proprio nel momento in cui e’ stato presentato un piano per sostenerlo”. qui videodichiarazione ad agra press del presidente ettore PRANDINI https://youtu.be/JscvY37H67w.

VINITALY: BMTI, RECUPERO PRODUZIONE FA CALARE PREZZI
UVE -25% BAROLO E -44% MORELLINO DI SCANSANO

“in occasione del vinitaly 2025, l’analisi sulle uve da vino realizzata da bmti mostra un quadro di ripresa per la produzione nel 2024, dopo il crollo del 2023”. lo rende noto un comunicato della borsa merci telematica italiana, che cosi’ prosegue: “secondo le elaborazioni bmti su base istat, la produzione di uve da vino e’ tornata infatti a superare i 65 milioni di quintali, segnando un incremento del +12,7% rispetto all’anno precedente. tuttavia, i volumi restano inferiori agli oltre 70 milioni di quintali raccolti nel triennio 2020-2022. la ripresa della produzione ha comportato in molte aree vitivinicole italiane un calo dei prezzi delle uve utilizzate per i vini doc e docg: in alcuni casi sulla base dei dati rilevati dalle camere di commercio emergono ribassi a doppia cifra rispetto al 2023. in veneto, sulla piazza di verona, i prezzi delle uve amarone e recioto hanno subito una flessione annua del 13% mentre le uve atte a valpolicella sono scese dell’8%. un ulteriore calo e’ stato registrato per le uve destinate al prosecco conegliano valdobbiadene (-9%) dopo quello gia’ osservato nel 2023. in friuli-venezia giulia, tra le uve bianche piu’ comuni, stabili rispetto al 2023 quelle atte a pinot grigio, chardonnay e friulano quotate sulla piazza di udine. prezzi invariati anche per le uve atte alla produzione di ribolla gialla. allo stesso modo, in piemonte, sulla piazza di cuneo, le uve atte alla produzione di barolo hanno subito una riduzione consistente del 25% mentre, dopo la stabilita’ raggiunta nel 2023, sono scese del 7% le uve barbera d’asti, quotate sulla piazza di asti. al contrario, le uve moscato docg hanno mantenuto una sostanziale stabilita’. in controtendenza, invece, in lombardia l’andamento delle uve destinate alla produzione di franciacorta e delle uve atte a lugana che, sulla pizza di brescia, hanno subito rispettivamente un rialzo del +5% e del +7% rispetto al 2023. in emilia-romagna, stabili sulla piazza di reggio emilia le uve utilizzate per la produzione di lambrusco. in calo, invece, in umbria le uve atte a sagrantino docg (-22%) quotate presso la borsa merci dell’umbria. in toscana, dopo la flessione del 2023, la produzione di uve da vino avrebbe registrato nel 2024 un aumento del +35%, sulla base dei dati istat. i prezzi delle uve atte a brunello di montalcino, rilevati sulla piazza di siena, sono scesi di quasi il 20% su base annua. flessione analoga anche per le uve atte a chianti classico, sempre sulla piazza di siena e per le uve atte a bolgheri rosso, quotate sulla piazza di livorno. in deciso calo, pari ad un -44%, le uve atte a morellino di scansano, sulla piazza di grosseto. anche in abruzzo, il recupero produttivo ha impresso un calo ai prezzi delle uve da vino. dopo gli aumenti del 2023, le quotazioni sono scese del 9% per le uve atte a produrre pecorino d’abruzzo e del 2% per quelle atte a montepulciano d’abruzzo”.

VINITALY: INAUGURATO PADIGLIONE LOMBARDIA. BEDUSCHI,
QUALITA’ CHIAVE ANCHE PER APRIRE A NUOVI MERCATI

“inaugurato ufficialmente il padiglione lombardia a vinitaly 2025 alla presenza dell’assessore all’agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste, alessandro BEDUSCHI, dell’assessore all’ambiente e clima, giorgio MAIONE, e dei presidenti e dei direttori di tutti i consorzi lombardi di tutela del vino”. lo rende noto un comunicato congiunto della regione lombardia e unioncamere lombardia, che cosi’ prosegue: “il padiglione, interamente dedicato alle eccellenze vitivinicole lombarde, gia’ nelle prime ora di apertura ha registrato una grande affluenza di pubblico, a conferma di come la qualita’ e la varieta’ dei vini lombardi rappresentino un biglietto da visita riconosciuto da buyer, operatori di settore e appassionati. ‘la lombardia del vino ha imboccato la via della qualita”, ha sottolineato alessandro BEDUSCHI, assessore all’agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste di regione lombardia. ‘vedo una grande capacita’ di innovare, di andare oltre gli ostacoli e di far si’ che un processo produttivo che porta alla magia del vino possa essere apprezzato fuori dai confini nazionali con un aumento della reputazione vini lombardi nel mondo. la regione deve continuare a investire nella promozione di un settore che non puo’ essere abbandonato, soprattutto in un momento globale cosi’ complesso. stiamo lavorando per aprire nuove possibilita’ su mercati alternativi: nell’ultimo mese abbiamo avuto grande richiesta da parte del canada e stiamo consolidando i rapporti con gli emirati arabi. sul fronte dei dazi mi preme sottolineare che i consumatori americani sono inclini a riconoscere la qualita’ dei nostri prodotti, e l’italian sounding non ci deve preoccupare perche’ i prodotti italiani e lombardi non sono replicabili e trasferibili. la guerra dei dazi e’ da affrontare, consapevoli di una situazione dove prevale la qualita”. un impegno, quello nella promozione e sostegno delle produzioni vitivinicole lombarde, che vede in prima linea anche il sistema camerale. ‘le camere di commercio, in particolare quelle dei territori a piu’ alta vocazione vitivinicola, continuano a garantire un sostegno attivo alle imprese enologiche, anche attraverso una stretta collaborazione con i consorzi di tutela, attori chiave per la valorizzazione delle denominazioni e della qualita’ produttiva’, hanno confermato dal sistema camerale lombardo. ‘nonostante il calo produttivo causato dal maltempo, i vini lombardi registrano una crescita nelle quotazioni, segno di una qualita’ sempre piu’ riconosciuta. il percorso del settore guarda con decisione all’internazionalizzazione, sostenuto da una solida rete tra istituzioni, sistema camerale e consorzi, a fronte di una domanda interna stabile, ma con forti margini di crescita sui mercati esteri’. una sinergia, quella tra regione e camere di commercio, che trova attuazione nell’accordo di programma attraverso cui e’ stato finanziato e realizzato il padiglione lombardia a vinitaly, vetrina d’eccellenza per far conoscere al pubblico e agli operatori del settore il meglio della produzione regionale e caso unico per quanto riguarda la capacita’ di riunire in un’unica collettiva tutti i consorzi regionali e oltre 150 produttori”.

VINITALY: INAUGURATO PADIGLIONE E-R. DE PASCALE, ORGOGLIOSI
NOSTRA PRODUZIONE MA PRECCUPATI PER DAZI

i volti dello sport e dello spettacolo dell’emilia-romagna hanno tenuto a battesimo l’inaugurazione dello stand della regione a vinitaly, la storica kermesse dedicata al vino che ha aperto i battenti a verona”. lo rende noto un comunicato della regione emilia-romagna, che cosi’ prosegue: “al taglio del nastro, insieme al presidente michele DE PASCALE, c’erano infatti alberto TOMBA, simona VENTURA con il marito giovanni TERZI e lo chef tristellato massimo BOTTURA. in rappresentanza della regione, anche la sottosegretaria alla presidenza, manuela RONTINI, e l’assessore all’agricoltura, alessio MAMMI. durante la cerimonia inaugurale, si e’ scelto di aprire una forma personalizzata di parmigiano reggiano dop messa a disposizione dal consorzio. si aprono cosi’ le attivita’ del padiglione numero 1, storica casa dell’emilia-romagna, rimesso a nuovo grazie a un progetto curato da enoteca regionale, in collaborazione con regione e ad apt servizi emilia-romagna. ‘siamo orgogliosi della qualita’ e dei crescenti successi della nostra produzione, oggi in mostra a vinitaly, frutto del lavoro e della passione di tante cantine, imprese agricole e produttori emiliano-romagnoli, con la collaborazione dei consorzi di tutela – ha sottolineato DE PASCALE -. un’eccellenza minacciata dai dazi imposti dagli stati uniti, che colpiscono un settore vitale per la nostra economia regionale. anche da questa vetrina cosi’ importante – ha proseguito il presidente della regione -, ribadiamo al governo italiano di intervenire in prima linea nelle trattative per difendere gli interessi delle nostre imprese. nel frattempo, lavoreremo con produttori, cantine e consorzi per sviluppare nuove strategie di promozione e tutela, portando la nostra voce anche in europa per un mercato equo e sostenibile’. nel corso della mattinata, si e’ tenuta la cerimonia di consegna del prestigioso premio ‘angelo BETTI – benemeriti della vitivinicoltura’, riconoscimento annuale di veronafiere/vinitaly alle personalita’ che hanno contribuito all’elevazione qualitativa della viticoltura regionale. il premio e’ stato assegnato all’enologo giuseppe MEGLIOLI, figura di spicco del settore, consulente per numerose cantine in italia e all’estero, docente universitario ed editore. MEGLIOLI, insieme alla moglie anne, ha anche fondato la casa editrice eno-one, specializzata in testi di viticoltura ed enologia, con l’obiettivo di diffondere il sapere enologico internazionale in italia. ‘innovatore instancabile – ha sottolineato l’assessore MAMMI durante la premiazione – ha sempre posto grande attenzione alla qualita’ organolettica dei vini e all’evoluzione delle tecniche di vinificazione. con questo riconoscimento, esprimiamo il nostro sincero ringraziamento per il suo prezioso contributo alla crescita della produzione vinicola emiliano-romagnola’. tra gli ospiti d’eccezione nel padiglione della regione sara’ presente martedi’ 8 aprile, anche lo chef carlo CRACCO, produttore in santarcangelo di romagna (rn) con la moglie rosa FANTI, dal 6 al 9 aprile con i suoi vini, arricchendo ulteriormente il prestigioso palinsesto di eventi dedicati alla viticoltura d’eccellenza”.

VINITALY: TASSINARI (UNCAI), AGROMECCANICI
SEMPRE AL FIANCO DELL’AGRICOLTURA ITALIANA

“il contagio, quello buono, delle idee: e’ questo il bilancio che uncai traccia al termine della sua avventura alla tre giorni di vinitaly, la fiera che ogni anno riunisce le eccellenze del settore agricolo e vinicolo. un evento che per uncai e’ stato molto piu’ di una semplice occasione di confronto: si e’ trasformato in un vero e proprio viaggio attraverso il cuore dell’agromeccanica e dell’innovazione italiana, questa volta al servizio del vigneto”. lo rende noto un comunicato di uncai che cosi’ prosegue: “tra meeting, tavoli di lavoro e incontri strategici, i protagonisti di questa avventura, capitanati dal presidente nazionale aproniano TASSINARI, il direttore fabrizio CANESI e il consigliere giuliano OLDANI, presidente dell’associazione apima milano, lodi, como, varese, monza-brianza e sondrio, hanno avuto modo di ricompattarsi nelle sfide e nelle opportunita’ che il futuro dell’agromeccanica italiana riserva. un dialogo intenso, ricco di visioni, di nuove strade da percorrere e incontri con imprenditori agromeccanici e figure istituzionali di primo piano, tra cui il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA. a loro e’ stato affidato un documento ed una missione: portare al centro dell’attenzione politica e sociale la figura dell’imprenditore agromeccanico, un pilastro per la modernizzazione dell’agricoltura”. “non piu’ ombre e silenzi: e’ tempo di far risplendere il ruolo degli agromeccanici – ha dichiarato TASSINARI -. l’albo professionale degli agromeccanici e’ il nostro impegno concreto per un futuro piu’ chiaro e piu’ riconosciuto. basta con chi, ancora oggi, nel 2025, cerca di disperdere la specificita’ dell’imprenditore agromeccanico e il suo orientamento al cliente”. “vinitaly – continua il comunicato – si e’ rivelata la cornice ideale per rafforzare il dialogo tra contoterzisti, istituzioni e attori del settore agricolo, sensibilizzando sulla necessita’ di politiche mirate che valorizzino questa figura. e non solo: il viaggio a vinitaly ha anche celebrato la bravura di veronafiere, che ha offerto un palcoscenico straordinario per mettere in mostra l’eccellenza dell’agromeccanica per il vigneto con i suoi professionisti pronti a metterla in moto”.

VINITALY: COLDIRETTI PRESENTA LA PRIMA BIRRA
A FILIERA TUTTA ITALIANA VIENE DA SARDEGNA

“in occasione del vinitaly 2025, coldiretti presenta il primo progetto di birra a filiera completamente italiana, ‘dalla terra al bicchiere’. si chiama ‘bionda sarda’ la birra che nasce in sardegna ma che punta a diventare un modello replicabile su tutto il territorio nazionale”. lo rende noto un comunicato stampa della coldiretti che cosi’ prosegue: “l’iniziativa e’ stata al centro di un incontro a casa coldiretti alla presenza del presidente ettore PRANDINI, del segretario generale vincenzo GESMUNDO, del presidente del consorzio birra italiana teo MUSSO, del presidente della commissione agricoltura della camera mirco CARLONI, del direttore coldiretti sardegna e capo area economica coldiretti luca SABA, di antonio ZANDA del birrificio quattro mori e del direttore del consorzio birra italiana carlo SCHIZZEROTTO. si tratta del primo progetto pilota voluto da coldiretti e dal consorzio birra italiana per rilanciare la produzione brassicola sull’isola, creando una filiera corta, sostenibile ed etica, che coinvolge 20 birrifici locali, una cooperativa di produttori di luppolo e una cooperativa di cerealicoltori. grazie ai 60 ettari coltivati nell’autunno 2023 e raccolti nell’estate 2024, nonostante le difficolta’ legate a incendi e siccita’, i primi risultati sono stati incoraggianti. la cooperativa ha fornito sementi uniformi e assistenza agronomica continua, garantendo un ciclo produttivo controllato e di qualita’. l’orzo raccolto viene trasformato in malto pronto all’uso e interamente destinato ai birrifici locali, riducendo i costi di trasporto e valorizzando la materia prima locale. sulla bottiglia c’e’ un qr code che permette di vedere dove sono stati coltivati e trasformati i prodotti agricoli utilizzati. questo modello innovativo permette agli agricoltori di ottenere una remunerazione superiore rispetto ai prezzi di mercato, mentre i birrifici possono contare su una fornitura stabile e vicina. tra i prossimi obiettivi vi sono l’espansione delle superfici coltivate, la formazione continua degli agricoltori e lo sviluppo delle strade della birra sarda per promuovere il birraturismo. con questo progetto, la sardegna si conferma laboratorio di innovazione nel settore agroalimentare, ponendo le basi per una birra 100% italiana, simbolo di qualita’, sostenibilita’ e filiera etica. un esempio virtuoso – sottolinea coldiretti – di come l’agricoltura e la trasformazione possano collaborare per rafforzare l’economia dei territori e rispondere alla crescente domanda dei consumatori di prodotti autentici e tracciabili”.

VINITALY: BEDUSCHI(LOMBARDIA), OLIMPIADI MILANO-CORTINA2026
PER PROMUOVERE QUALITA’ NOSTREECCELLENZE

“regione lombardia ha sostenuto con convinzione i giochi olimpici di milano cortina, riconoscendo in questa manifestazione non solo un evento sportivo, ma una piattaforma culturale e sociale dove le comunita’ del mondo si incontrano e si trasformano a vicenda. le olimpiadi invernali garantiscono i flussi di turismo piu’ qualificati, ed e’ proprio questo lo standard che vogliamo offrire: un turismo di qualita’, capace di riconoscere e apprezzare il valore delle nostre eccellenze”. lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste, alessandro BEDUSCHI, oggi a vinitaly, nel corso di ‘host region, home of excellence’, un momento di confronto e visione promosso da regione lombardia in collaborazione con il distretto agroalimentare di qualita’ della valtellina, al quale e’ intervenuto il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA. lo rende noto un comunicato stampa di regione lombardia. “dobbiamo continuare a trasmettere alle nuove generazioni il valore di uno stile di vita sano – ha detto il ministro LOLLOBRIGIDA -. in italia abbiamo tante imprese che producono alimenti di qualita’, fondamentali per mangiare bene e fare sport. eventi come questo servono a rafforzare e unire questi elementi. grazie a questo approccio, il mondo agroalimentare sara’ sempre piu’ connesso con lo sport, che a sua volta potra’ diventare un veicolo per promuovere i principi di una corretta e sana alimentazione”.

VINITALY: MASAF, 8/4 CONFERENZA SU CUCINA ITALIANA
E CANDIDATURA A PATRIMONIO DELL’UMANITA’

“la cucina italiana come espressione culturale identitaria e volano strategico per la promozione del sistema italia. se ne parlera’ martedi’ 8 aprile alle ore 11.30 al vinitaly nella sala masaf, in occasione della conferenza ‘la cucina italiana e il valore della candidatura a patrimonio dell’umanita’: tra tradizione e futuro'”. lo rende noto un comunicato del masaf, che cosi’ prosegue: “l’appuntamento offrira’ un momento di confronto sul significato profondo della candidatura unesco, che celebra la cucina italiana non solo come insieme di saperi e sapori, ma come elemento centrale di coesione sociale, sostenibilita’ e innovazione. un percorso che guarda alle radici ma proietta l’italia nel futuro, anche in chiave diplomatica e culturale. il pronunciamento dell’unesco e’ previsto per dicembre 2025. all’incontro nell’ambito del vinitaly interverranno: francesco LOLLOBRIGIDA , ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste; gianmarco MAZZI, sottosegretario di stato alla cultura con delega unesco; maddalena FOSSATI DONDERO, presidente del comitato promotore della candidatura; pier luigi PETRILLO, direttore della cattedra unesco dell’universita’ di roma unitelma sapienza e autore del dossier di candidatura; massimo BOTTURA, chef patron dell’osteria francescana; dominga COTARELLA, presidente terranostra. a moderare ci sara’ il giornalista del corriere della sera, isidoro TROVATO. si tratta di un’occasione per raccontare come la cucina italiana sia una risorsa da proteggere e valorizzare, nella consapevolezza che il riconoscimento internazionale possa rafforzare l’immagine dell’italia nel mondo e sostenere filiere, territori e comunita’”.

VINITALY: AGABITI (COLDIRETTI UMBRIA), METTERE
IN CAMPO PIANO RILANCIO SETTORI PRODUTTIVI

“il nostro settore vitivinicolo va sostenuto – afferma in un comunicato albano AGABITI presidente coldiretti umbria, in occasione del vinitaly – ora a maggior regione, viste le minacce delle etichette allarmistiche, con il 79% dei consumatori italiani che dicono di no, ma soprattutto per i risvolti protezionistici dei dazi che penalizzano anche l’export regionale per alcuni milioni di euro, con un possibile calo delle vendite che danneggera’ le nostre imprese, incrementando pure il fenomeno dell’italian sounding. un duro colpo dopo i gia’ difficili anni della pandemia e delle tensioni internazionali dovute alle guerre, che avevano fatto aumentare i costi di produzione. questa deve essere l’occasione per l’europa – sottolinea AGABITI – per dialogare con un’unica voce e mettere in campo un piano di rilancio dei settori produttivi, a partire dalla sburocratizzazione, ma anche iniettando nuove risorse. in questo momento diventa fondamentale diversificare i mercati, continuando a scommettere sulla qualita’ delle nostre eccellenze e su una biodiversita’ vitivinicola senza pari. un comparto, quello vitivinicolo umbro, che, con circa 13mila ettari vitati e oltre 30 mln di euro di export nel mondo, esprime al meglio, anche all’estero, l’eccellenza di una filiera che nel tempo ha saputo investire e innovare, per crescere e migliorarsi, a cominciare dalla sostenibilita’ ambientale e nel rapporto di fiducia con il consumatore”.

VINITALY: AGEA, FARE SISTEMA PER RAFFORZARE
LA PROMOZIONE VINO VERSO I PAESI TERZI

agea ha diffuso un comunicato stampa in occasione di un incontro nell’ambito di vinitaly. qui il link shorturl.at/lyAiW

VINITALY 2025: DICHIARAZIONE GIANSANTI
PRESIDENTE CONFAGRICOLTURA

videodichiarazione rilasciata ad agra press da massimiliano GIANSANTI, presidente confagricoltura, disponibile al link https://youtu.be/dNbm8wlX4xk.

VINITALY 2025: DICHIARAZIONE
CAPONI DG CONFAGRICOLTURA

videodichiarazione rilasciata ad agra press da roberto CAPONI, direttore generale confagricoltura, disponibile al link https://youtu.be/Va2UrZWFKOQ.

VINITALY: TUTTI I VIDEO
DI AGRA PRESS

tutte le videodichiarazione ad agra press nella gioranata inaugurale di vinitaly 2025: roberto CAPONI, direttore generale confagricoltura https://youtu.be/Va2UrZWFKOQ, maurizio GARDINI, presidente confcooperative https://youtu.be/u6e3f9h4p4k, onofrio ROTA, segretario fai cisl https://youtu.be/0wL_jkbk5hw, claudio RISSO, presidente terra viva cisl https://youtu.be/Vei4zwK_ri0, luigi SCORDAMAGLIA, amministratore delegato filiera italia https://youtu.be/J8zqW-AeRoE, luca ZAIA, presidente regione veneto https://youtu.be/WpQIi157kE8, cristiano FINI, presidente cia-agricoltori https://youtu.be/c0gF_7qgDxw, ettore PRANDINI, presidente coldiretti https://youtu.be/A9H44NtCSCc, cristian MARETTI, presidente legacoop agroalimentare https://youtu.be/N2_rfJOf-uc, paolo DE CASTRO, professore unibo https://youtu.be/QbD5ZMm8aek, giancarlo RIGHINI, assessore agricoltura e bilancio regione lazio https://youtu.be/0vNY3Aky7g, massimiliano RAFFA, commissario arsial https://youtu.be/Ijf4k-aj_xo, massimiliano GIANSANTI, presidente confagricoltura https://youtu.be/dNbm8wlX4xk, sergio MARCHI, direttore generale ismea https://youtu.be/bvAbIkmJoNk.

VINITALY: LOLLOBRIGIDA, NOI SIAMO LA SUPERPOTENZA DELLA
QUALITA’ E QUESTA E’ L’UNICA SFIDA CHE POSSIAMO VINCERE

il ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA e’ intervenuto, questa mattina all’inaugurazione della edizione 2025 di vinitaly. “non ho trovato e non trovero’ chi chiama alla guerra con gli stati uniti sul piano economico noi dobbiamo fare la guerra sul nostro campo. noi siamo la superpotenza della qualita’ e questa e’ l’unica sfida che possiamo vincere. gli stati uniti sono un mercato importante e non vogliamo rinunciarci”, ha dichiarato. abbiamo bisogno di rivedere le regole in europa perche’ dobbiamo avere meno burocrazia e piu’ politiche di sostegno”, ha aggiunto. “uno dei temi che dobbiamo sottolineare con gli stati uniti e’ che quando si mettono dazi si mette a rischio anche la salute perche’ si penalizzano i prodotti di qualita’”, ha puntualizzato francesco LOLLOBRIGIDA . sulla promozione – ha fatto notare il ministro – “dobbiamo continuare perche’ i risultati sono arrivati e quindi siamo nella strada giusta. “l’unione europea deve essere in grado di mettere le imprese nelle condizioni di essere competitive nel mondo. il nostro primo avversario e’ la criminalizzazione di questo prodotto e per questo dobbiamo raccontare le ragioni del vino, le ragioni per cui questo gioiello italiano dovra’ restare ad essere un gioiello del nostro paese”, ha concluso LOLLOBRIGIDA . (fdl)

VINITALY: BRICOLO, GRAZIE ALL’ECCELLENZA DELLE NOSTRE
PRODUZIONI SAREMO IN GRADO DI AFFRONTARE I DAZI

il presidente di veronafiere federico BRICOLO ha presentato questa mattina nel corso dell’inaugurazione della 57ma edizione di vinitaly alcune novita’ della fiera ringraziando i ministri francesco LOLLOBRIGIDA , alessandro GIULI e adolfo URSO (fdi) per la presenza e l’impegno profuso. “sara’ un grande vinitaly: 4.000 espositori 100.000 mq espositivi ci aspettiamo molti buyer stranieri; degustazioni e masterclass di altissimo livello. il focus che facciamo sui trend del settore e quest’anno sara’ un focus sui vini dealcolati”. “vinitaly si conferma anche quest’anno come la fiera piu’ importante a livello internazionale del vino. “molto importante anche la nostra attivita’ istituzionale: credo che come verona fiere stiamo cercando di dare il massimo in un momento difficile. il problema dei dazi e’ sicuramente un problema importante ma sappiamo che e’ un problema che riguarda tutti i paesi e io credo che grazie all’eccellenza delle nostre produzioni saremo in grado di affrontarlo”, ha aggiunto BRICOLO. antonella SBERNA, vice presidente del parlamento europeo ha sottolineato come vinitaly svolga “da sempre un ruolo importante per far conoscere le nostre eccellenze nel mondo”. “il pacchetto vino, che verra’ presentato domani, e’ un passaggio importante per affermare l’interesse del nostro settore, una bottiglia su cinque nel mondo parla italiano e questo dimostra l’importanza di questo prodotto italiano. dobbiamo tutelarne la commercializzazione specie in questo momento dove dazi e barriere rischiano di penalizzare questa produzione che rappresenta una cultura millenaria del nostro paese”, ha aggiunto. (fdl)

VINITALY: AL TALK INAUGURALE INTERVENTI
DI CIRIANI, URSO, GIULI E ZAIA

“siamo tutti qui a sostenere vinitaly e il vino italiano. io sono friulano e quindi sono naturalmente amico del vino e sono sempre venuto a promuovere il vino della mia regione e ho imparato negli anni quanto sia importante la civilta’ del vino. noi a questa civilta’ del vino, che e’ la civilta’ del territorio, delle persone che ci lavorano dobbiamo continuare a tenerci e siamo orgogliosi dei nostri prodotti italiani”, ha dichiarato luca CIRIANI, ministro per i rapporti con il parlamento. “provate ad immaginare come sarebbe questo nostro mondo se non ci fosse il vino. la cultura e l’arte, la presenza del vino e dei paesaggi del vino. il vino e’ come il mare non conosce confini e vincera’. il vino e’ il prodotto attraverso il quale il mondo occidentale intorno al vino e al banchetto decideva le cose fondamentali. quanti accordi di pace si sono siglati con un brindisi di vino? come si fa a criminalizzare il vino che e’ al cuore della liturgia della messa. come si fa a pensare che il vino fa male se rappresenta la transizione del sangue di cristo. la radice della parola vino e’ la stessa di venere. bacco che si avvicina ad arianna in un piatto nel museo etrusco a roma: voglio berlo adesso questo vino perche’ domani chissa’. il vino e’ la massima espressione europea ed universale”, ha dichiarato alessandro GIULI, ministro della cultura. “il mondo e’ totalmente cambiato e non da ora. gia’ con la pandemia e poi con la guerra in ucraina si e’ destrutturata l’economia. in questi 5 anni le esportazioni che sono cresciute piu’ nel mondo sono state quelle italiane. l’italia si e’ piazzata al 4° posto come esportatori e questo ci dice che il nostro sistema e’ resiliente, capace di reggere alle crisi e di reagire piu’ di altri quando ci sono delle opportunita’. niente panico, cerchiamo di smontare i rischi che ci sono dalle barriere di ingresso e lavoriamo per accordi nuovi di libero scambio con nuovi paesi. nel contempo noi abbiamo davanti a noi un’altra cosa: l’impatto dei dazi americani secondo la banca centrale europea avra’ un impatto sulla crescita europea 0,3% altri dicono fino all’1%.niente panico, responsabilita’, non reazioni di pancia ma di cervello. se a dazi rispondo con dazi e so che mi faccio ancora piu’ male occorre che mi muova con altre misure. innanzitutto proponendo una de escalation come hanno fatto alcuni paesi come il vietnam. la cina invece ha risposto aumentando i dazi. io credo che una scelta sensata come europa sarebbe di dire abbassiamo i dazi. se evitiamo l’escalation, anzi se riusciamo a imboccare la strada dell’abbattimento dei dazi io credo che riusciremo a superare questo timore e riaprire un mercato. la via maestra e’ riunificare l’occidente per competere al meglio nel mondo. questa e’ la strada che noi vogliamo perseguire. se poi dovesse passare la linea politica che una forza politica ha indicato di boicottare le produzioni americane pensiamo cosa puo’ accadere. i dazi americani colpiscono maggiormente la componentistica dell’auto che e’ il comparto maggiormente colpito. abbiamo chiesto misure di compensazione europee. quando saremo con esattezza quali saranno i dazi con ragione, consapevolezza e razionalita’ sapremo indicare le vie della compensazione che dovranno essere europee per riaffermare la competitivita’ del continente. se reagiamo di impulso ci vedremmo soccombere”, ha dichiarato il ministro del made in italy adolfo URSO. “l’europa non puo’ fare un muro contro un muro con gli stati uniti. immaginare che l’europa che gia’ non dialoga con la russia, che ha problemi con la cina, si isolasse anche dagli stati uniti sarebbe un problema. io penso che l’italia, unico paese che non ha rotto le palle durante la campagna elettorale americana ,possa essere il paese che diventa il fulcro di una mediazione. musk ieri ha parlato di un’area di libero scambio tra ue ed usa e credo che questa sia una tematica importante”, ha dichiarato luca ZAIA, presidente della regione veneto . (fdl)

VINITALY: COLDIRETTI, RICHIESTA DI “VENIRSI INCONTRO” CONTRO I DAZI
RESTRINGEREBBE MARGINI GUADAGNO DEI NOSTRI VITIVINICOLTORI

“a pochi giorni dall’entrata in vigore dei dazi aggiuntivi del 20% annunciati dal presidente donald TRUMP, si registrano gia’ i primi effetti per i produttori di vino italiani, con la richiesta degli importatori statunitensi di abbassare i prezzi per aiutarli a compensare l’aggravio tariffario ed evitare di dover rinunciare alle quote di mercato acquisite. a rilevarlo – informa un comunicato stampa dell’organizzazione – e’ la coldiretti in occasione dell’inaugurazione del vinitaly. “le richieste alle aziende italiane di “venirsi incontro” restringerebbero i margini di guadagno dei nostri vitivinicoltori, gia’ messi a dura prova dai rincari dei costi di produzione legati alla difficile situazione internazionale. applicando la percentuale media di calo del 20% registrata con i dazi del 2019 al vino, si puo’ stimare una potenziale perdita fino a 390 milioni di euro, ma se consideriamo il precedente del vino francese che a causa dei dazi del 2019 ha perso circa il 45% del valore, gli scenari possono essere molteplici”, puntualizza coldiretti. “va comunque detto che le bottiglie transalpine furono le uniche ad essere colpite dalle tariffe aggiuntive decise nel primo mandato di TRUMP che oggi accomunano invece tutti, seppur con percentuali variabili. al calo delle vendite andrebbe poi aggiunta la mancata crescita, che quest’anno aveva visto un incremento in valore. il pericolo per il vino italiano e’ anche quello di perdere, oltre alle vendite, anche quote di mercato e posizionamento sugli scaffali, conquistati con anni di impegno, magari a vantaggio di prodotti argentini o cileni o dei paesi meno colpiti dalle scelte di TRUMP”, osserva coldiretti. “a preoccupare – sottolinea coldiretti – sono, infatti, anche gli effetti dei rincari per i consumatori americani. una bottiglia di prosecco docg, ad esempio, passerebbe dai 16 euro di media attuali a quasi 20 euro a bottiglia, secondo una stima dei produttori coldiretti. in tale ottica gia’ si segnalano fenomeni preoccupanti come la diffusione in usa di una nuova tipologia di vino frizzante che richiama proprio il nostro vino piu’ venduto. e’ il caso del lancio sul mercato del “calsecco”, uno spumante con tanto di marchio registrato prodotto in california da rack&riddle, azienda leader del settore che lo presenta sul suo sito come “realizzato secondo la tradizione veneziana”.

VINITALY: DAZI, DALLA PRODUZIONE AL PUNTO VENDITA SACRIFICARE
PARTE DEI RICAVI PER GARANTIRE LISTINI INVARIATI CHIEDE UIV

“uiv ritiene che tutta la catena – dalla produzione al punto vendita – debba sacrificare parte dei ricavi per garantire listini invariati al punto vendita, pena l’uscita dal mercato di tante realta’ del nostro settore. un “sacrificio”, secondo l’osservatorio uiv, stimato in 323 milioni di euro l’anno che riguarda 480 milioni di bottiglie spedite oltreoceano. uiv confida che il governo italiano possa rappresentare in sede europea le ragioni del settore e promuova la strada del dialogo e della trattativa. bisogna inoltre evitare che si ripeta l’esperienza subita nel 2020 dai vini francesi, che a fronte di tariffe extra del 25% ha visto calare il proprio business del 28% in valore. per questo siamo a disposizione del governo anche per descrivere nei dettagli le dinamiche che si stanno venendo a creare lungo la catena commerciale”. lo ha sostenuto il presidente lamberto FRESCOBALDI.

VINITALY: FINI (CIA), CONTRO I DAZI USA PIU’
RISORSE E MISURE PER COMPETITIVITA’ SETTORE

“la batosta trumpiana sul vino made in italy svela le crepe di un comparto da 2 miliardi di euro di fatturato sulla piazza americana, la prima per le etichette tricolore, ma anche lungamente in balia di una politica restrittiva e discriminatoria, a livello nazionale e ue, che il settore non puo’ piu’ sostenere. mentre auspichiamo, quindi, un negoziato importante rispetto ai dazi usa al 20% su tutti i prodotti europei, food & beverage compresi, invitiamo l’europa e l’italia a fare meglio, adesso, quanto meno su etichettatura allarmistica e codice della strada”. lo ha detto il presidente nazionale di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, oggi all’inaugurazione di vinitaly. “questa guerra commerciale va chiaramente fermata; all’orizzonte lascerebbe solo perdenti, quando e’ importante, invece, catalizzare il momento per affrontare il fenomeno dell’italian sounding, che vale gia’ piu’ di 100 miliardi, e dotarci di una piu’ adeguata regolamentazione ue a contrasto delle pratiche commerciali sleali”, ha aggiunto FINI. “la scossa questa volta e’ forte. il settore vitivinicolo nazionale e’ senza dubbio tra i piu’ dinamici del panorama agroalimentare italiano, sulle cui esportazioni oltreoceano incide per il 26% e con un incremento annuo del 7%. da tutelare, i vini bianchi dop del trentino-alto adige e friuli-venezia giulia, con una quota di export in usa del 48% e un valore esportato di 138 milioni di euro nel 2024; i vini rossi toscani dop (40%, 290 mln), i rossi piemontesi dop (31%, 121 mln) e il prosecco dop (27%, 491 mln). “in europa, adesso, il dibattito va portato al suo punto finale”, ha osservaqto il presidente. “il pacchetto vino dovra’ compiere uno sforzo maggiore. i produttori del settore vanno liberati dai troppi oneri burocratici e incoraggiati con piu’ risorse e misure per la promozione, la crescita e la diversificazione. diversamente, sara’ proprio impossibile guardare ai nuovi mercati. infine, speriamo sia davvero l’occasione per salutare il nutriscore, basta con le etichette allarmistiche e le imposte sul consumo di vino, perche’ la narrativa deve cambiare puntando piuttosto sul valore di scelte piu’ consapevoli, su piu’ spazio a tracciabilita’ e qualita’ in etichetta, chiara e non fuorviante”, ha concluso FINI. il presidente della cia fa notare anche la “fragilita’ interna del mercato vitivinicolo che copre l’1,1% del pil nazionale, ma che risente del calo dei consumi (del 21% negli ultimi 30 anni, del 5%, si stima, con l’introduzione del nuovo codice della strada) e di una riduzione totale del 15% degli ettari investiti da inizio millennio. “i margini di sviluppo ci sono; abbiamo dalla nostra quasi 30 milioni di persone che bevono vino in italia, ed e’ un dato stabile. cresce la produzione delle ig, c’e’ interesse per i dealcolati. la viticoltura italiana ha radici solide, forti di tradizioni e cultura, che i nuovi trend devono poter valorizzare. serve pero’ piu’ coraggio, ora per essere ancora piu’ attrattivi, efficienti e competitivi. siamo pronti a chiudere il cerchio, a sostegno degli oltre 200 mila viticoltori italiani, per trasformare questa crisi in opportunita’. con le istituzioni ue e il governo, pero’ -ha concluso FINI- diamoci come condizione di base indispensabile, un’impalcatura forte di provvedimenti e risorse che sostengano e accompagnino, davvero, reddito e investimenti”,ha sottolineato FINI.  l’agenda di FINI e il programma di cia al vinitaly: bit.ly/3FP28bp

VINITALY: FOCUS CONFCOOPERATIVE/CENSIS: SICILIA REGINA
DEL VINO PER ETTARI, IL VENETO PER PRODUZIONE

confcooperative e censis hanno elaborato un focus “l’italia del vino: superfici, costi ed export” in occasione del vinitaly. qui la sintesi del rapporto: “la superficie dedicata alla coltivazione di uva da vino in italia si attesta sui 693mila ettari, pari all’estensione di una volta e mezzo il molise, con un incremento del 3,4% fra il 2019 e il 2024. fra le zone altimetriche, prevale la collina, con il 55,5% sul totale della superficie agricola, mentre, a seguire, il 39,2% della superficie e’ localizzato in pianura e il restante 5,3 nelle zone di montagna. il primato regionale spetta alla sicilia con oltre 118mila ettari, pari al 17,8% sul totale a livello nazionale (tab. 1). a una certa distanza, con una differenza di circa 24mila ettari, si colloca il veneto con 95mila ettari e una quota sul totale del 14,2%. il mezzogiorno e’ anche rappresentato dalla puglia con 93mila ettari (14,0%), mentre il nord est porta in dotazione la superficie dell’emilia-romagna con circa 50 mila ettari, preceduta nella graduatoria dalla toscana con 53mila ettari (7,9%). se si considera l’incidenza della superficie coltivata a uva da vino sul totale della superficie, e’ la regione friuli-venezia giulia a mostrare il livello piu’ elevato: nella regione, 10,4 ettari su 100 sono coltivati a uva da vino, contro una media nazionale pari a 4,2 ettari su 100. il dato del friuli si scosta di poco da quello del veneto che si colloca poco sotto la soglia dei 9 ettari. per quanto riguarda la produzione nazionale di vino, nel 2024 e’ stata pari a 48 milioni, con un incremento del 12,9% sul 2023. complessivamente, dal 2019 al 2024, gli ettolitri prodotti sono pero’ calati del 3,7%, con una riduzione che ha interessato tutte le tipologie di vino, ad esclusione dei vini bianchi dop e igp.il veneto si conferma la “regina” del vino italiano con una produzione, nel 2024, a 10,7 milioni di ettolitri, pari al 22,3% sul totale della produzione italiana (tab. 5). la regione si segnala anche per continuita’ nel registrare variazioni positive della produzione, sia nel confronto fra il 2023 e il 2024 (+0,6%), sia nel confronto fra il 2019 e il 2024 (+3,8%). puglia ed emilia-romagna hanno conosciuto una fase produttiva positiva nel breve periodo. in queste tre regioni si concentra piu’ della meta’ di produzione di vino in italia. se si considera il rapporto fra produzione e superficie coltivata, e’ l’emilia romagna che precede il veneto con 137,6 ettolitri per ettaro (contro i 113 del veneto, fig. 1). lontane da queste cifre si trovano regioni a grande tradizione vinicola come il piemonte (55,2), la toscana (51,6), la sicilia (35,8). treviso prima provincia per produzione – la leadership del veneto nella produzione di vino trova un riscontro chiaro nel contributo che a questo primato offrono le province di treviso e di verona. la prima, nel 2024, ha prodotto 5,2 milioni di ettolitri di vino; la seconda 2,6 milioni di ettolitri. se si guarda il dettaglio provinciale nella produzione di vino nazionale, tra le prime dieci province italiane per produzione di vino, ben quattro appartengono al nord est: oltre a treviso e verona, presentano livelli produttivi elevati anche ravenna (2,9 milioni di ettolitri) e reggio emilia (1,4 milioni). in totale le prime dieci province coprono da sole il 51,1% della produzione complessiva italiana (pari a 48 milioni di ettolitri). anche nella produzione di vini dop, sono treviso e verona a coprire le prime due posizioni fra le dieci province a maggiore livello di vini con denominazione di origine protetta. treviso sfiora i quattro milioni di ettolitri realizzati nel 2024, mentre verona si attesta poco sotto i 2 milioni. segue al terzo posto la prima provincia del mezzogiorno, agrigento, con 1,1 milioni di ettolitri, ma per il resto, predominano le provincie del nord (e del nord est in particolare), ad eccezione di chieti che con 980mila ettolitri arriva a coprire la quarta posizione. in totale, oltre il 56% del vino dop prodotto in italia (poco meno di 22 milioni di ettolitri) proviene dalle prime 10 province. e’ taranto, invece, la prima provincia per produzione di vini igp, con 1,6 milioni di ettolitri, seguita da treviso (1,1 milioni di ettolitri di vino igp) e ravenna (877mila ettolitri). anche in questo caso le prime dieci province arrivano a coprire oltre la meta’ della produzione complessiva (il 57,0% su un totale di 14 milioni di ettolitri). una curiosita’: su scala comunale, il vigneto piu’ esteso spetta a cerignola con una superficie dedicata alla coltivazione di vite pari a 12mila ettari. sono siciliani sei comuni sui primi dieci in classifica. mazara del vallo, marsala, alcamo, salemi, trapani e monreale. nella produzione di vini di qualita’ si distingue castellina in chianti che presenta una quota di superficie prevalentemente dedicata alla produzione di vini dop pari al 76,2%, seguita da san gimignano con il 75,5% e da manduria con il 74,4. fra gli altri comuni a vocazione dop si segnalano montespertoli (73,6%) montalcino (70,2%), montepulciano (69,8%), tutti appartenenti al territorio della toscana, e quattro comuni siciliani, marsala, mazara, trapani e menfi, con quote di superficie dop compresa fra il 55,9% e il 61,1%.”

VINITALY: PARTNERSHIP TRA ISMEA
E CONSORZIO DOC DELLE VENEZIE

un comunicato stampa di ismea rende noto che “il mondo del vino sta attraversando una fase di cambiamento, nel quadro di un progressivo ricambio generazionale e di una crescente attenzione agli aspetti salutistici e di sostenibilita’ ambientale. un contesto di non facile lettura, nel quale il sistema vitivinicolo italiano e’ tuttavia in grado di giocare un ruolo di assoluto protagonista, anche grazie al supporto dei dati sempre piu’ centrali nei processi decisionali delle aziende. in questo contesto si inserisce la partnership tra ismea e il consorzio doc delle venezie – istituita nel 2024 su impulso dello stesso consorzio per affrontare le proprie scelte sulla base di conoscenze e elementi oggettivi – presentata oggi al vinitaly, presso l’area espositiva del masaf, come esempio di modello imprenditoriale replicabile per altri attori del comparto. l’evento introdotto dai presidenti di ismea livio PROIETTI e del consorzio doc delle venezie albino ARMANI e moderato da costanza FREGONI, direttore responsabile vvq vigne, vini & qualita’, ha visto i contributi di fabio DEL BRAVO responsabile della direzione filiere e analisi di mercato ismea, stefano SEQUINO, direttore consorzio doc delle venezie, eugenio POMARICI, professore dell’universita’ degli studi di padova e, nelle conclusioni, del direttore generale di ismea sergio MARCHI. un’occasione anche per fare il punto sui numeri, decisamente lusinghieri, della giovane denominazione, che associa gli areali del pinot grigio del triveneto, attestandosi al primo posto in italia per produzione di vini fermi e al secondo posto in assoluto, con una quota del 10%. il 2024, secondo le elaborazioni ismea, ha fatto registrare un ulteriore incremento degli imbottigliamenti della doc, che hanno raggiunto 1,7 milioni di ettolitri (+4%), una tendenza che dovrebbe proseguire anche nel 2025 come evidenziano i dati di questa prima parte dell’anno. le vendite all’estero hanno sperimentato un forte incremento; i dati elaborati da ismea e presentati oggi al vinitaly rivelano, dall’introduzione sul mercato della doc delle venezie nel 2017, un volume dell’export piu’ che raddoppiato, con una crescita a tripla cifra anche del fatturato (+117%). altro dato interessante emerso dalla relazione dell’istituto e’ il graduale spostamento del vigneto italia verso il nord-est, con una crescita record della superfice vitata dal 2000 a oggi in veneto, friuli-venezia giulia e trentino-alto adige (rispettivamente +38%, +53% e +13%). un andamento in netta controtendenza rispetto alla dinamica osservata nel resto della penisola e a livello ue, conseguente anche al programma straordinario di espianti che ha caratterizzato alcune aree produttive europee. ‘il consorzio doc delle venezie rappresenta oggi il piu’ grande modello di integrazione interregionale, unendo sotto un’unica denominazione d’origine i territori di veneto, friuli-venezia giulia e provincia autonoma di trento’, ha commentato albino ARMANI, presidente del consorzio doc delle venezie. ‘la denominazione oggi conta una superficie vitata potenziale di circa 27mila ettari e una produzione annua di 230 milioni di bottiglie tracciate e dotate del contrassegno di stato, pari a circa il 70% della produzione totale di pinot grigio del triveneto. con questi numeri, il consorzio trova in ismea un partner strategico che gli permette di trasformare l’analisi dei dati in un vantaggio competitivo nei mercati. l’obiettivo di questa partnership e’ monitorare la funzionalita’ e l’efficienza della nostra filiera a livello produttivo e commerciale, attraverso ricerche e studi approfonditi della congiuntura, della struttura e delle strategie del comparto vitivinicolo territoriale. questo modello innovativo e – come ci auguriamo – replicabile da altri consorzi e aziende, e’ pensato per ridurre i rischi e anticipare le tendenze in un mercato sempre piu’ incerto e imprevedibile’, ha aggiunto.’il protocollo d’intesa tra ismea e il consorzio di tutela doc delle venezie ci permettera’ di sviluppare analisi approfondite sui mercati, sui costi di produzione e sulle dinamiche commerciali, fornendo dati essenziali per le strategie di crescita e valorizzazione della denominazione’, ha sottolineato invece il presidente ismea livio PROIETTI. il pinot grigio delle venezie e’ un asset strategico per il nostro paese, che contribuisce in maniera determinante all’affermazione del vino italiano all’estero e al mantenimento della sua posizione di leadership a livello globale per produzione e quantitativi esportati. ismea conferma cosi’ il proprio impegno nel fornire strumenti di analisi e conoscenza a supporto degli operatori, nell’ottica di una filiera sempre piu’ competitiva, resiliente e preparata alle sfide della contemporaneita”, ha aggiunto”.

VINITALY: INAUGURATO SPAZIO COPAGRI ALLA PRESENZA DI LOLLOBRIGIDA. BATTISTA, AL LAVORO SU PROPOSTE “ANTI DAZI” CHE PRESENTEREMO A MELONI

“la grande varieta’ dei territori vitivinicoli italiani, con particolare riferimento a quelli di veneto, marche, puglia, sardegna e campania e’ stata al centro della prima giornata di lavori della copagri alla 57^ edizione del salone internazionale dei vini e distillati vinitaly, che si e’ aperta con l’inaugurazione dell’area espositiva della confederazione, tenuta a battesimo dal ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA e dal presidente tommaso BATTISTA”. ne da notizia un comunicato stampa che cosi’ prosegue: “lo spazio della copagri, situato nel padiglione 7 stand e11-f10, ha ospitato numerose degustazioni destinate ai tantissimi wine lover che hanno toccato con mano i molteplici gusti provenienti dalla ricca cantina messa in mostra dalle aziende della confederazione; la delicata contingenza della situazione internazionale, inoltre, e’ stata tra i principali temi al centro di diversi incontri con i tanti rappresentanti della politica presenti in fiera, fra i quali la vicepresidente della commissione agricoltura del senato gisella NATURALE (m5s), la responsabile agricoltura del pd camilla LAURETI (s&d), il presidente della regione marche francesco ACQUAROLI, il senatore bartolomeo AMIDEI e i vertici di ismea livio proietti e sergio marchi. ‘l’internazionalizzazione e’ una delle chiavi di volta della tenuta e dello sviluppo di uno dei settori di eccellenza che fanno grande il made in italy nel mondo; questo assunto e’ ancora piu’ vero proprio in questi giorni, quando sul settore si sta cominciando ad abbattere la scure dei pesanti dazi imposti dall’amministrazione statunitense’, sottolinea BATTISTA, spiegando che la copagri sta lavorando su diverse proposte in merito, da presentare alla presidente del consiglio giorgia MELONI”.

VINITALY: LA PARTECIPAZIONE
DELLA REGIONE PUGLIA

la regione puglia partecipa in sinergia con unioncamere puglia, ospitando nel padiglione 11 di fiera verona, su una superficie di quasi 4mila metri quadri, 106 espositori, tra aziende vinicole e quattro consorzi di tutela (castel del monte, rosso barletta, primitivo di manduria, salice salentino). “la puglia al vinitaly e’ pronta ad affrontare questioni strategiche relative al cambiamento dei consumi e l’imposizione dei dazi statunitensi, con tutte le componenti della filiera vitivinicola – sottolinea l’assessore regionale all’agricoltura – curando contemporaneamente la promozione enogastronomica e del pescato di puglia e le opportunita’ di diversificazione e multifunzionalita’ possibili con l’enoturismo”. “unioncamere puglia – afferma la presidente unioncamere puglia – anche quest’anno ha assicurato la partecipazione attiva di oltre 100 imprese, rafforzando il legame tra imprese e promozione del territorio e offrendo opportunita’ di visibilita’ all’interno di un evento di respiro globale, quale e’ il vinitaly. il nostro obiettivo, in un momento cosi’ complesso, e’ quello di alimentare la crescita sostenibile e integrata del sistema vino, creando sinergie con il turismo, la cultura e le altre eccellenze del made in puglia». al vinitaly negli spazi istituzionali della regione puglia sono in programma 17 tra convegni, incontri e seminari, per un confronto a piu’ voci dedicato allo sviluppo locale delle produzioni vitivinicole, alla valorizzazione della biodiversita’ viticola passando per le soluzioni digitali dedicate alla riconoscibilita’ dei vini e alle opportunita’ di formazione professionale realizzabili nell’ambito dell’enoturismo, anche grazie ai fondi del csr puglia 2023/2027, il complemento regionale di sviluppo rurale. il vinitaly 2025 sara’ anche occasione per presentare a livello nazionale una serie di eventi dedicati alla promozione del vino e che tengono insieme l’incoming dei flussi turistici in puglia e la valorizzazione dei territori. nella crisi globale del mondo del vino, la puglia a livello produttivo dimostra la sua capacita’ di resistenza. secondo gli ultimi dati trasmessi dal dipartimento agricoltura ad agea al 31 luglio 2024, la superficie vitata della puglia e’ pari a 90.882,09 ettari, terza estensione a livello nazionale dopo veneto e sicilia. l’ufficio studi di unioncamere puglia evidenzia che la vendemmia 2024 e’ stata favorevole, con un incremento di produzione del 18% rispetto al 2023 e un ritorno ai volumi del 2022. per rinforzare la capacita’ di esportazione dei vini pugliesi, nelle giornate di lunedi’ 7 e martedi’ 8 aprile nell’area istituzionale dedicata ai b2b del padiglione 11 della regione puglia al vinitaly, le aziende vitivinicole pugliesi potranno incontrare in sessioni dedicate 15 buyer selezionati, per cogliere l’opportunita’ di ampliare contatti e rete vendita dei propri vini. l’enoteca dei vini di puglia sara’ lo spazio dove poter scoprire vini provenienti da vigneti eroici e autoctoni e le sempre piu’ amate bollicine di puglia, con uno spin-off strategico dedicato all’olio extravergine d’oliva pugliese, in un’ottica di promozione e di conoscenza integrata in un palcoscenico come vinitaly delle produzioni agroalimentari pugliesi. nell’area degli show cooking, in programma ogni giorno alle 11.30, alle 12.30, alle 13.30 e alle 14.30 infatti, sara’ possibile degustare abbinamenti cibo-vino con protagonisti anche una serie di prodotti riconosciuti con il marchio di qualita’ della regione puglia, insieme ad esperti delle filiere produttive e della dieta mediterranea. “a sea of flavors – fish & wines from puglia” sara’ il doppio evento fuori salone dedicato alla promozione del comparto ittico, in programma lunedi’ 7 aprile 2025 nel cuore di verona, organizzato dalla struttura di progetto “attuazione della politica europea per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura” del dipartimento agricoltura della regione puglia. il circolo unificato dell’esercito nel castello-museo di castelvecchio ospitera’ alle 19.00 un aperitivo “pesce fritto & bollicine di puglia” e una cena “finger food & vini di puglia” alle 20.30. l’aperitivo sara’ caratterizzato dalla degustazione di pesce, in abbinamento alle bollicine di puglia, secondo un format assai informale, al fine di coinvolgere i giovani. all’aperitivo seguira’ un workshop che analizzera’ il ruolo del settore della pesca pugliese a livello nazionale e sara’ occasione per approfondire le tematiche piu’ rilevanti per il futuro della filiera. seguira’ una degustazione del pescato pugliese, proposto in abbinamento ai vini di puglia e ai prodotti tipici del territorio, affidato a cuochi e sommelier che avranno il compito di raccontare le caratteristiche del pescato, la storia del settore e gli abbinamenti cibo-vino in grado di esaltare i sapori del mare e dei vitigni autoctoni di puglia.

VINITALY: MASAF, DOMANI INCONTRO DI LOLLOBRIGIDA CON COMMISSARI
EUROPEI PER L’AGRICOLTURA E LA SALUTE, HANSEN E VARHELYI.

un comunicato stampa del masaf rende noto che: “domani, lunedi’ 7 aprile 2025, al vinitaly di veronafiere, saranno presenti i commissari europei per l’agricoltura e l’alimentazione, christophe HANSEN, e per la salute e il benessere degli animali, olive’r VARHELYI. la loro visita segna un momento importante di confronto tra le istituzioni europee e il mondo del vino, un settore che gioca un ruolo fondamentale nell’economia agricola e nel promuovere una dieta sana e equilibrata. la giornata iniziera’ alle ore 11:00 con l’accoglienza dei commissari da parte del ministro francesco LOLLOBRIGIDA . i commissari avranno modo di visitare l’installazione “the reason wine”, l’esperienza immersiva creata dal masaf, che celebra la cultura vinicola e il suo valore. alle 11:30, nel padiglione masaf, il commissario HANSEN incontrera’ operatori del settore vinicolo e giornalisti specializzati per parlare del “pacchetto vino della commissione europea”. interverranno durante l’incontro anche federico BRICOLO, presidente di veronafiere; matteo ZOPPAS, presidente dell’ice; marzia VARVAGLIONE, presidente del ceev (comite’ europeen des entreprises vins); francesco LOLLOBRIGIDA, ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste. nel pomeriggio, alle 14:00, sempre nel padiglione masaf, si svolgera’ il convegno “vino e salute: consumo responsabile per una dieta bilanciata” con la partecipazione del commissario oliver VARHELYI. l’incontro sara’ l’occasione per discutere il ruolo che il vino puo’ svolgere in una dieta equilibrata, focalizzandosi sul consumo responsabile e sulle sue potenzialita’ in un sistema alimentare sano. parteciperanno federico BRICOLO, presidente di veronafiere; orazio SCHILLACI, ministro della salute; john BARKER, direttore generale dell’oiv (organizzazione internazionale della vigna e del vino); marcello GEMMATO, sottosegretario per la salute; francesco LOLLOBRIGIDA, ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste”.

VINITALY: COMMISSARI UE VARHELIY E HANSEN DOMANI
A “CASA COLDIRETTI”. FLASH MOB DEI GIOVANI

la coldiretti annuncia per domani al vinitaly “un flash mob per difendere i valori del vigneto italiano sotto l’attacco di immotivate campagne di demonizzazione per ricordare che il vino italiano e’ salute, storia, cultura e tradizione. appuntamento alle 11 a casa coldiretti in occasione della visita del commissario europeo alla salute olive’r va’rheliy che incontrera’ il presidente di coldiretti ettore PRANDINI e il segretario generale vincenzo GESMUNDO, alla presenza anche dell’amministratore delegato di filiera italia luigi SCORDAMAGLIA. “mentre si discute della possibilita’ di apporre assurde scritte allarmistiche sulle bottiglie di vino, la provocazione dei giovani della coldiretti punta a ricordare che la realta’ e’ ben diversa e proprio il vino e’ diventato nel corso degli anni il simbolo di un modello di consumo moderato con effetti benefici sulla salute”, sostiene i’organizzazione. alle ore 13.45 spazio alla visita del commissario all’agricoltura cristophe HANSEN, con focus sul nuovo piano ue per il vino e sul futuro dell’intera agricoltura europea. alle ore 15 la presentazione della birra da filiera tutta sarda alla presenza, con GESMUNDO e PRANDINI, del presidente del consorzio birra italiana teo musso, del presidente di coldiretti sardegna battista CUALBU, del direttore coldiretti sardegna e capo area economica coldiretti luca SABA, e di paolo mori del birrificio quattro. alle ore 16 la presentazione presso il padiglione veneto del libro “il cibo a pezzi”, il saggio scritto da vincenzo GESMUNDO, felice ADINOLFI e roberto WEBER ed edito da bompiani che analizza il ruolo del cibo nella societa’ contemporanea, non solo come elemento essenziale per la nutrizione umana, ma anche come strumento di potere economico e politico. alle ore 16.45 tavola rotonda sul vigneto toscana.

VINITALY: CONFAGRICOLTURA ANNUNCIA INCONTRI, APPROFONDIMENTI
E DEGUSTAZIONI NEL PROPRIO SPAZIO

a vinitaly “confagricoltura e’ presente con un ricco programma focalizzato sui temi di grande attualita’ per il settore, con interlocutori di spicco del mondo istituzionale, economico e imprenditoriale, oltre alle attese degustazioni con le aziende vitivinicole di numerosi territori della penisola”, ne da notizia un comunicato stampa che spiega: “nel consolidato spazio di oltre 500 metri quadrati nel padiglione d (stand g-h-i), confagricoltura organizza momenti di confronto e masterclass sui vini delle regioni, con abbinamenti ad alcuni prodotti di eccellenza, portabandiera dell’agricoltura e della cucina italiana nel mondo. tra gli appuntamenti di rilievo spiccano il faccia a faccia tra il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, e il presidente dell’ice, matteo ZOPPAS, dedicato agli scambi commerciali internazionali, i dazi e gli accordi che interessano il settore agroalimentare italiano (lunedi’ 7); la presentazione di nomisma degli ultimi dati del mercato e del consumo del vino con denis PANTINI (winemonitor – nomisma), seguito dal talk con il presidente GIANSANTI e il deputy head of italy di unicredit, remo TARICANI, moderato da luciano FERRARO del corriere della sera (martedi’ 8). focus anche sul vino dealcolato tra legislazione e opportunita’ di mercato, con cre’dit agricole (lunedi’ 7); sul lavoro con confagrijob insieme a umana e indeed (lunedi’ 7); sui trend di tutte le bevande con agronetwork (martedi’ 8); sull’osservatorio sulle agroenergie e sulla nuova comunita’ energetica in veneto, con enel (martedi’ 8). si parlera’ anche di pac (martedi’ 8), di enoturismo, con agriturist, (mercoledi’ 9), e altro ancora. le degustazioni attraversano l’italia da nord a sud e sono curate dalle unioni provinciali di confagricoltura insieme all’ais. presente anche l’associazione piscicoltori italiani (domenica 6) con assaggi di caviale e novita’ dell’acquacoltura nostrana”.

OPERAWINE: LOLLOBRIGIDA, VINI ITALIANI
VINCONO SUI MERCATI INTERNAZIONALI

un comunicato stampa del masaf rende noto che: “il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA , ha partecipato a operawine. protagoniste 131 etichette selezionate da wine spectator, rivista statunitense di riferimento nel settore vinicolo, che ogni anno premia l’eccellenza del made in italy attraverso un’attenta selezione qualitativa. ‘il vino e’ una bandiera dell’export italiano’, ha dichiarato il ministro francesco LOLLOBRIGIDA intervenendo all’inaugurazione. ‘abbiamo la necessita’ di aumentare gli interventi a protezione di questo prodotto e, come europa, la necessita’ di smettere di criminalizzarlo: non c’e’ dazio che possa fare danni quanto la criminalizzazione costante di quello che facciamo di bello e di buono, come qualche volta, troppo spesso, avviene nella nostra europa. i nostri vini – ha continuato il ministro – rappresentano l’italia che vince sui mercati internazionali, portando qualita’, tradizione e innovazione. operatori di mercato provenienti da tutto il mondo ci raccontano di un’eccellenza che dimostra, ancora una volta, la forza e il valore delle nostre produzioni”.

VINITALY: 6/4 INAUGURAZIONE CON SBERNA, LOLLOBRIGIDA,
CIRIANI, GIULI, URSO, ZAIA, TOMMASI

un comunicato di veronafiere in forma che: “tutto pronto a veronafiere per l’apertura della 57ª edizione di vinitaly, il salone internazionale dei vini e distillati, in programma da domenica 6 a mercoledi’ 9 aprile. la manifestazione si conferma punto di riferimento per il business del vino a livello globale, con la presenza di 4.000 aziende espositrici distribuite in 18 padiglioni e operatori professionali attesi da 140 paesi. per quattro giorni, verona diventa la capitale internazionale del settore vitivinicolo, tra incontri b2b e istituzionali, degustazioni e momenti di networking. la cerimonia inaugurale e’ in programma domenica 6 aprile alle ore 11, in auditorium verdi (palaexpo). ad aprire ufficialmente la manifestazione sara’ il presidente di veronafiere, federico BRICOLO. a portare il saluto della citta’ e del territorio, il sindaco di verona, damiano TOMMASI, e il presidente della provincia di verona, flavio massimo PASINI. chiude il momento dei saluti istituzionali antonella SBERNA, vicepresidente del parlamento europeo. a seguire un talk a cui partecipano: il ministro per i rapporti con il parlamento, luca CIRIANI, il ministro della cultura, alessandro GIULI, il ministro delle imprese e del made in italy, adolfo URSO, il presidente della regione del veneto, luca ZAIA, il presidente di veronafiere, federico BRICOLO, la presidente del ceev, marzia VARVAGLIONE, il presidente di agenzia ice, matteo ZOPPAS. concludera’ il ministro dell’agricoltura, francesco LOLLOBRIGIDA. al termine, e’ previsto il taglio del nastro e la visita ufficiale agli spazi espositivi della regione veneto e del ministero dell’agricoltura”.

VINITALY: 7/4 VISITA COMMISSARI EUROPEI HANSEN
(AGRICOLTURA) E VARHELYI (SALUTE)

“la giornata di lunedi’ 7 aprile al vinitaly sara’ caratterizzata dalla presenza di due commissari europei, protagonisti di momenti di confronto sui temi strategici per il comparto. alle 11.30, nell’area convegni masaf al palaexpo, il commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale christophe HANSEN partecipera’ al convegno promosso dal ministero dell’agricoltura sul futuro del settore vitivinicolo in italia e in europa. alle ore 12.30, in programma la video conferenza del ministro degli affari esteri, antonio TAJANI, al 5° piano del palazzo uffici di veronafiere (sala cda). nel pomeriggio, alle 14, sempre nell’area convegni masaf, interverra’ invece oliver VARHELYI, commissario europeo per la salute e il benessere degli animali, nel corso di un incontro dedicato alle prospettive del settore vino, al suo ruolo all’interno di una dieta salutare ed equilibrata e alla sua importanza come elemento del patrimonio culturale e alimentare europeo”, informa un comunicato di veronafiere.

VINITALY: IL 5/4 LOLLOBRIGIDA PRESENTA SPAZIO
ESPOSITIVO MASAF “THE REASON WINE”

“domani, sabato 5 aprile, dalle ore 15.00, il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA, presentera’ in anteprima alla stampa lo spazio espositivo del masaf alla 57esima edizione del vinitaly ospitato da veronafiere”. lo rende noto un comunicato del masaf, che cosi’ prosegue: “quest’anno il titolo sara’ ‘the reason wine’ e raccontera’ le ragioni del successo del vino italiano nel mondo. protagonisti dell’esposizione saranno le persone, l’italia e il saper fare: le basi sulle quali si e’ costruito, giorno dopo giorno, la grandezza del vino italiano. fotografie, testimonianze storiche e documenti d’epoca formeranno un vero e proprio itinerario museale che indaghera’ il legame tra produttori e territori e, al contempo, tra innovazione e tradizione. con questo percorso si mostrera’ il perche’ i nostri vini hanno saputo conquistare i piu’ grandi mercati esteri. continuera’ anche quest’anno la collaborazione con il ministero della cultura, che ha permesso l’esposizione di importanti opere d’arte. al centro delle rappresentazioni il mito di dioniso, come il ‘bacco bambino con corona di edera e grappolo d’uva’, scultura di scuola romana della prima meta’ del XVII secolo, la ‘danza di vendemmiatori’, opera di giuseppe MARCHESI (detto sansone) e antichi trattati sulla viticultura. l’installazione e’ stata realizzata in collaborazione con masaf e mastroberardino, che ha fornito la documentazione storica, dimostrando ancora una volta come la creativita’, le istituzioni, la tecnologia e la tradizione siano elementi essenziali per conservare l’identita’ italiana e renderla vincente e apprezzata nel mondo”.

VINITALY: A CASA COLDIRETTI TUTTI
I VALORI DEL VINO ITALIANO

“quattro giorni di iniziative, incontri e degustazioni per celebrare e difendere i valori del vino italiano, un grande patrimonio del paese dal punto di vista economico, ambientale, sociale e paesaggistico, oltre che primo ambasciatore dell’italia a tavola nel mondo. e’ il programma del vinitaly a casa coldiretti che inaugura domenica 6 aprile alle ore 10, con una nuova struttura pensata per rappresentare anche visivamente l’importanza del vigneto italia e di un prodotto che fa parte della dieta mediterranea, elisir di lunga vita, le cui proprieta’ salutistiche sono ormai dimostrate da numerosi studi”. lo rende noto un comunicato della coldiretti, che cosi’ prosegue: “una filiera chiave dell’economia nazionale che va difesa dal rischio di guerre commerciali, scatenate dai dazi imposti dal presidente usa donald TRUMP, ma anche dalle ingiustificate campagne di demonizzazione, rispetto alle quali e’ necessario che l’unione europea pronunci parole chiare. temi che saranno al centro anche degli incontri del presidente ettore PRANDINI e del segretario generale vincenzo GESMUNDO, con i commissari europei alla salute oliver VARHELYI e quello all’agricoltura cristophe HANSEN, assieme all’amministratore delegato di filiera italia luigi SCORDAMAGLIA, in programma lunedi’ 7 aprile a casa coldiretti. ma non mancheranno vari momenti di confronto con aziende leader del settore. domenica alle 10 l’inaugurazione di casa coldiretti, con la visita al padiglione. alle ore 14.30 incontro sulle ‘le eccellenze italiane’, con i grandi nomi del vino tricolore che si confronteranno sulle principali tematiche del settore vitivinicolo, cui seguira’ una degustazione guidata da riccardo COTARELLA. lunedi’ 7 aprile l’evento clou con il presidente di coldiretti ettore PRANDINI e il segretario generale vincenzo GESMUNDO che incontreranno assieme ai viticoltori il commissario europeo alla salute oliver VARHELYI, in programma alle ore 11, e il commissario all’agricoltura cristophe HANSEN, fissato per le 13.45, entrambi nello stand coldiretti. un’occasione di confronto sulla necessita’ di tutelare il settore rispetto agli attacchi e alle ingiustificate campagne di demonizzazione, ma anche sul nuovo piano ue per il vino e sul futuro dell’intera agricoltura europea, a partire dalla politica agricola. alle ore 15 la presentazione della birra da filiera tutta sarda in collaborazione con il consorzio birra italiana. alle ore 16 la presentazione al padiglione veneto del libro ‘il cibo a pezzi’, il saggio scritto da vincenzo GESMUNDO, felice ADINOLFI e roberto WEBER ed edito da bompiani che analizza il ruolo del cibo nella societa’ contemporanea, non solo come elemento essenziale per la nutrizione umana, ma anche come strumento di potere economico e politico. alle ore 16.45 tavola rotonda sul vigneto toscana. martedi’ 8 aprile, alle ore 9.30, spazio ai giovani viticoltori, con un focus sul fenomeno della generazione z in vigna, al quale seguira’ una degustazione a tema. biodiversita’ protagonista alle ore 13.30, con il momento di assaggio dedicato ai vitigni autoctoni cui fara’ seguito quello riservato ai vini biologici, in programma alle ore 16. mercoledi’ 9 aprile, alle ore 11, focus sull’enoturismo con il consiglio di terranostra-campagna amica, con spazio anche alle donne del vino”.

VINITALY: TUTTI GLI APPUNTAMENTI
DI CIA-AGRICOLTORI ITALIANI

“conto alla rovescia per cia-agricoltori italiani alla 57° edizione di vinitaly, il salone mondiale dei vini e dei distillati, a veronafiere dal 6 al 9 aprile. appuntamento con la confederazione al padiglione 10 stand c3, dove si aprira’ il sipario sul mondo del vino da conoscere, degustare e condividere tra enoteca, tasting area e meeting center. un viaggio del gusto attraverso il patrimonio vitivinicolo dei territori made in italy, tra produzioni eroiche, bio e di qualita’ certificata, protagoniste con cia nella grande area dedicata al b2b e agli incontri istituzionali”. lo rende noto un comunicato della confederazione che cosi’ prosegue: “tante le etichette delle aziende associate, in arrivo da tutta italia, che abbracceranno l’intero spazio confederale, passando anche per l’enoteca bio, la mostra dei vini allestita con anabio-cia e i suoi eventi tematici, nell’ambito del progetto finanziato dal ministero dell’agricoltura e della sovranita’ alimentare. domenica 6 aprile, alle 11, il presidente nazionale, cristiano FINI, sara’ all’evento inaugurale del salone, in auditorium verdi, al palaexpo veronafiere. lunedi’ 7 aprile, alle 15:30, spazio masaf – palaexpo, appuntamento con il convegno della filiera del vino ‘prospettive per il settore del vino: dialogo tra politiche ue e visione nazionale’, con la partecipazione del commissario ue all’agricoltura, christophe HANSEN e del ministro dell’agricoltura e della sovranita’ alimentare, francesco LOLLOBRIGIDA. alle 17:30, invece, l’intervento di FINI al convegno ‘il vino un’eccellenza da difendere anche in europa’ a palazzo malfatto, vicolo listone. martedi’ 8 aprile, alle 14:30, al padiglione 12 regione abruzzo, FINI sara’, invece, alla presentazione del progetto pnrr ‘la filiera del vino biologico di eccellenza’ a cura di cia-agricoltori italiani abruzzo. tra le bilaterali in calendario, gia’ previsto l’incontro con il commissario alla salute e benessere animale, oliver VARHELY. vinitaly 2025 con cia sara’ ricco di talk e approfondimenti fuori e dentro lo stand. domenica 6 aprile, il via alle iniziative lo dara’ il cocktail party, dalle 16.30 alle 18, nello spazio espositivo della confederazione. lunedi’ 7 aprile, alle 16:30, sempre nello spazio cia, focus sulla formazione in agricoltura con foragri e ‘le opportunita’ della formazione: leva strategica per lo sviluppo delle imprese’, mentre martedi’ 8 aprile, alle 10:30, terra’ il ‘seminario di studio’ nella sala respighi del palaexpo. mercoledi’ 9 aprile, alle 10, l’evento promosso da wine-food-turism ‘enoturismo come leva per la valorizzazione delle destinazioni italiane’ con il vicepresidente nazionale di cia, gianmichele PASSARINI. immancabili per le aziende associate cia, i momenti di incoming con i buyer esteri, tra tutti il ‘walk around tasting’ nell’area ‘ice lounge’ al secondo piano del palaexpo, lunedi’ 7 aprile alle 15”. il programma completo e’ disponibile qui: bit.ly/4iVW9As

VINITALY: GLI APPUNTAMENTI
DI CONFCOOPERATIVE

“l’edizione di quest’anno di vinitaly assume una particolare rilevanza dopo l’annuncio dei dazi americani. la nostra organizzazione ha organizzato un ricco programma di incontri ed eventi dedicati con buyer internazionali, durate in quali si potra’ avere l’occasione di verificare quali ripercussioni ci saranno sulle vendite del nostro vino negli usa e piu’ in generale quali sono le risposte che si attende il settore”. lo afferma in un comunicato il presidente di fedagripesca confcooperative raffaele DREI, annunciando la presenza di fedagripesca alla 57a edizione del vinitaly in programma a verona dal 6 al 9 aprile”. lo rende noto un comunicato di confcooperative fedagripesca che anche quest’anno partecipa al vinitaly con un proprio stand al pad. 1 (d1 e11). “sono 142 le cantine associate – prosegue il comunicato – che partecipano alla fiera; 90 quelle che saranno coinvolte nel ricco programma di iniziative, masterclass e incontri con buyer internazionali messo a punto quest’anno dalla federazione. si parte la domenica 6 aprile con la masterclass organizzata in collaborazione con vinitaly – veronafiere ‘i vini del mare: quando il mare incontra i vigneti’, una degustazione guidata di sei vini prodotti da vigneti situati in zone costiere prodotti dalle cooperative cantina cinque terre (liguria), cantina i vini di maremma (toscana), cantina colonnella (abruzzo), caparra & siciliani (calabria), cantine settesoli e cantina paolini (sicilia). la masterclass e’ in lingua inglese ed e’ rivolta ai buyer internazionali. nel pomeriggio, alle 15.00, il talk realizzato in collaborazione con la societa’ di servizi node dal titolo ‘dalla terra al calice: come l’ia ridefinisce il racconto del vino’, con la partecipazione di irene VETRO’, esperta di robotica applicata e giulia EREMITA, esperta di comunicazione e strategia digitale. lunedi 7 aprile, sempre allo stand, ore 11.30, sara’ presentato il portale e-commerce vincoop, il marketplace di confcooperative puglia, con la partecipazione del direttore regionale di confcooperative giovanni TRICARICO, cinzia MONTEMURRO, universita’ degli studi di bari aldo moro, margherita CHIARINI e stefano MATTIA, ricercatori uniba. nel pomeriggio si svolgera’ la masterclass ‘i vini cooperativi premiati al concorso internazionale di vinitaly’, con la degustazione guidata delle sei etichette cooperative premiate con il maggior punteggio al concorso internazionale 5starwines di vinitaly 2025. il programma di martedi’ 8 prevede la partecipazione di un numero selezionato di cooperative e di buyer internazionali all’evento organizzato in collaborazione con ice agenzia, ‘ice walk around confcooperative’. l’appuntamento e’ alle ore 11.00 allo stand ice agenzia del pala expo. alle ore 13.30 si parlera’ di dazi americani, con andrew SPANNAUS, giornalista radio 24 e analista politico esperto del mercato americano. nel pomeriggio la masterclass dedicata alla stampa ‘esperienza vermouth: racconto, degustazione e percorso multisensoriale di un prodotto icona del made in italy’. a seguire la presentazione, in anteprima, dei nove spirits a base vino prodotti dalla cantina ‘i vini di maremma’, con degustazione dei prodotti della pasticceria giotto. nell’ultima giornata, mercoledi 9 aprile, i vini cooperativi eroici: qualita’, presidio e sostenibilita’ di un territorio, degustazione guidata di sei vini prodotti da vigneti situati in zone di collina o di montagna, con pendenze superiori al 30%, e coltivati a terrazzamenti. evento in lingua inglese dedicato ai buyer esteri e organizzato in collaborazione con vinitaly – veronafiere. il presidente del settore vino di confcooperative luca RIGOTTI partecipera’ inoltre a due eventi istituzionali: un convegno agea sul tema della promozione, in programma domenica 6 aprile alle 15.30 allo stand masaf, e il convegno con il commissario all’agricoltura ue christophe HANSEN a cui parteciperanno tutte le sigle della filiera, in calendario lunedi’ 7 aprile alle ore 15.00.”.

VINITALY: AGCI AGROALIMENTARE, AZIONE COLLETTIVA
PER SOSTENERE PATRIMONIO NOSTRI PRODOTTI

“diversificazione dei mercati, valorizzazione delle filiere corte per ridurre i costi e migliorare la resilienza del settore agroalimentare, e implementazione di strategie di marketing mirate. sono queste alcune delle possibili soluzioni strategiche proposte da agci agroalimentare, in vista del prossimo vinitaly di verona, per rispondere all’aumento dei dazi doganali che impattano le esportazioni italiane vitivinicole e non solo, e alle sfide significative che il sistema agroalimentare si trova ad affrontare”. lo rende noto un comunicato di agci agroalimentare. “durante la manifestazione, evento di riferimento per il settore vitivinicolo e agroalimentare a livello internazionale, agci mettera’ in luce le problematiche legate ai dazi e il loro effetto sui produttori locali – dichiara il presidente di agci agroalimentare, antonello CAPUA – ponendo l’accento sulla necessita’ di un’azione collettiva per sostenere il nostro patrimonio agroalimentare, in confidente attesa di una risposta unitaria e decisa da parte dell’unione europea, come gia’ annunciato dalla presidente VON DER LEYEN, di misure di sostegno specifiche per sostenere i settori piu’ colpiti dai dazi (come i produttori di vini, olio d’oliva, pasta e sughi pronti), e sempre monitorando il rischio di un massiccio riversamento di prodotti da altri paesi (ad esempio, la cina) che potrebbero approfittare delle tariffe americane. in questo senso, agci agroalimentare – sottolinea CAPUA – presentera’ il proprio pacchetto di risposte commerciali per affrontare queste sfide con esperti e rappresentanti delle cooperative di settore presenti alla kermesse, che saranno a disposizione per discutere opportunita’ di collaborazione e strategie condivise per affrontare un mercato in continua evoluzione. insieme, possiamo costruire un futuro piu’ solido e sostenibile per l’agroalimentare italiano”. “tra gli altri punti fondamentali – prosegue il comunicato – che possono contribuire a mitigare gli effetti negativi dei dazi nell’agroalimentare e a promuovere, in generale, una maggiore resilienza del settore, agci agroalimentare segnala: sostegno agli agricoltori (implementare programmi di sostegno finanziario e tecnico per gli agricoltori colpiti dai dazi, come sussidi o prestiti a basso interesse); accordi commerciali alternativi (negoziare nuovi accordi commerciali o rivedere quelli esistenti per garantire condizioni piu’ favorevoli per le esportazioni agroalimentari); promozione dei prodotti locali (investire in campagne di marketing per promuovere i prodotti agroalimentari locali e incentivare il consumo interno); innovazione e ricerca (investire in ricerca e sviluppo per migliorare la competitivita’ dei prodotti agroalimentari, attraverso tecnologie sostenibili e pratiche agricole innovative); collaborazione con altre nazioni (creare alleanze con altri paesi che possono essere colpiti dai dazi, per formare un fronte unito contro le politiche protezionistiche); flessibilita’ nei prezzi (stabilire meccanismi per la flessibilita’ dei prezzi, in modo che gli agricoltori possano adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato); educazione e formazione (fornire formazione agli agricoltori su come gestire le sfide commerciali e migliorare le loro pratiche aziendali); lobbying e advocacy (rafforzare le attivita’ di lobbying per influenzare le politiche commerciali a favore del settore agroalimentare; accordi bilaterali (stabilire accordi bilaterali con paesi che non impongono dazi elevati, per facilitare il commercio; monitoraggio delle politiche commerciali (creare un’agenzia o un gruppo di lavoro per monitorare l’impatto dei dazi e proporre misure correttive tempestive)”.

VINITALY: EMILIA-ROMAGNA IN STORICO PADIGLIONE
1 INAUGURAZIONE CON DE PASCALE E MAMMI

“tradizione, ricerca, eccellenza. il vino e’ parte integrante del dna dell’emilia-romagna. con le sue cantine, i vigneti, le aziende e i consorzi che animano un settore pilastro dell’agroalimentare regionale: oltre 6,7 milioni di ettolitri prodotti nel 2024, in crescita dell’8,4% rispetto all’anno precedente, e un valore di 455 milioni di euro solo per i marchi a denominazione controllata. forte di numeri che la confermano tra le prime 5 regioni esportatrici di vino in italia, l’emilia-romagna e’ pronta a sbarcare all’edizione 2025 di vinitaly, la principale kermesse internazionale dedicata al mondo del vino, in programma dal 6 al 9 aprile, a verona fiere”. lo rende noto un comunicato regionale che cosi’ prosgeue: “per l’occasione, lo storico padiglione numero 1 sara’ del tutto rinnovato. uno spazio espositivo, ormai dimora del vino regionale, curato dall’enoteca regionale emilia-romagna e pensato per offrire un’esperienza immersiva tra storia e innovazione, con oltre 80 espositori tra piccole, medie e grandi aziende provenienti da tutta l’emilia-romagna, da piacenza a rimini, tra cui lo chef carlo CRACCO, produttore a santarcangelo di romagna (rn), presente a verona con la sua cantina. e poi 6 consorzi, rappresentanti di alcuni tra i piu’ importanti vini a denominazione della regione, e una novita’: il ristorante dello chef tristellato massimo BOTTURA. a inaugurare il nuovo padiglione emilia-romagna, domenica 6 aprile, saranno il presidente della regione, michele de PASCALE, la sottosegretaria manuela RONTINI e l’assessore regionale all’agricoltura, alessio MAMMI”. “vinitaly e’ la vetrina internazionale per eccellenza e l’emilia-romagna vi partecipa con rinnovato slancio, portando con se’ una tradizione secolare e una filiera in costante crescita- sottolineano de PASCALE, RONTINI e MAMMI -. grazie agli investimenti mirati e al lavoro delle imprese, il comparto vitivinicolo ha saputo coniugare qualita’ e innovazione, sostenibilita’ e competitivita’. la regione ha accompagnato questa crescita con politiche di sostegno e finanziamenti che hanno incentivato la modernizzazione delle aziende, la promozione all’estero e la valorizzazione dei nostri prodotti di punta. nel 2025 destineremo 21 milioni di euro per sostenere il settore vitivinicolo per la promozione nazionale, europea ed extra ue, e per favorire l’innovazione tecnologica di cantine e vigneti. il nostro impegno – proseguono – e’ e restera’ quello di affiancare i produttori in questa fase di sviluppo, per rafforzare la presenza sui mercati e consolidare il valore economico e identitario del vino emiliano-romagnolo”. “a vinitaly 2025 – prosegue il comunicato – il padiglione dell’emilia-romagna si presentera’ con una veste grafica completamente rinnovata e un nuovo claim: ‘vieni via con me’, dove la parola ‘via’ sta per via emilia. un invito a scoprire, attraverso il vino, l’identita’ profonda della regione, il legame con il territorio e la passione che anima produttori e vignaioli. un viaggio sensoriale tra degustazioni, incontri e approfondimenti tecnici, per raccontare il valore e il futuro del vino emiliano-romagnolo. tanti gli appuntamenti che animeranno il padiglione emilia-romagna nelle quattro giornate fieristiche, a partire dalle 17 masterclass guidate da esperti del settore, che sveleranno alcuni dei segreti dei vini emiliano-romagnoli, e poi viaggi enoici, la presentazione dell’edizione 2025 di ‘tramonto divino’, roadshow enogastronomico dedicato ai vini e ai prodotti dell’emilia-romagna, che quest’anno celebrera’ la sua 20^ edizione e, come ogni anno, domenica 6 aprile, la premiazione dei ‘benemeriti della viticoltura′ in emilia-romagna, il premio, intitolato ad angelo BETTI, ideatore di vinitaly, che si assegna dal 1973 ai grandi interpreti del mondo enologico italiano che in ogni regione hanno contribuito alla crescita in qualita’ della produzione viticola ed enologica. la regione emilia-romagna conferma il proprio impegno a favore del comparto vitivinicolo con un piano di investimenti mirato, volto a sostenere competitivita’, innovazione, sostenibilita’ e valorizzazione delle produzioni. nel 2024 sono stati erogati oltre 9,6 milioni di euro per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, un settore strategico che ha visto coinvolte 886 aziende in tutta la regione. parallelamente, attraverso il bando per gli investimenti, sono stati finanziati 97 progetti per un totale di oltre 5 milioni di euro, contribuendo alla modernizzazione di cantine e vigneti, all’introduzione di nuove tecnologie e al miglioramento dell’efficienza energetica. fondamentale anche il sostegno alla promozione internazionale, con oltre 6,2 milioni di euro destinati alle imprese per espandere la presenza sui mercati esteri, con particolare attenzione a stati uniti, messico e canada. nel 2025, inoltre, la regione prevede di impiegare 21 milioni di euro a favore del settore vitivinicolo, dal potenziamento delle cantine alla ristrutturazione dei vigneti, ad azioni promozionali sia a livello nazionale ed europeo, sia verso i mercati extraeuropei”.

VINITALY: FEDERBIO, OPPORTUNITA’ E SFIDE DEI
VINI BIOLOGICI E BIODINAMICI ITALIANI

“vinitaly 2025 si apre in un contesto di grande incertezza, condizionato dai recenti dazi introdotti dal governo americano, da un rallentamento dei consumi, soprattutto nel settore della ristorazione, e dall’impatto dei cambiamenti climatici sulle produzioni vitivinicole. in questo scenario sfidante per l’intero comparto, il vino biologico emerge come una delle aree piu’ dinamiche del settore, spinto dalla crescente attenzione per la sostenibilita’ ambientale e da una maggior resilienza all’emergenza climatica, grazie anche a innovazioni che rispettano l’ambiente e preservano la fertilita’ del suolo. secondo una recente analisi di insightace analytic, il settore vitivinicolo biologico e’ destinato a triplicare entro il 2030, raggiungendo un valore di 25 miliardi di dollari rispetto ai 9 miliardi registrati nel 2021”. lo rende noto un comunicato di federbio che cosi’ prosegue: “l’italia si conferma tra i leader mondiali nella produzione di vino biologico, con una superficie vitata di 133mila ettari che rappresenta il 23% del vigneto nazionale, con punte che arrivano al 40% in toscana e al 36% in sicilia, e oltre 30.000 operatori dedicati, la viticoltura bio sta acquisendo un ruolo sempre piu’ rilevante nel comparto. questo trend si riflette anche nell’andamento del mercato. secondo i dati dell’osservatorio wine monitor di nomisma, nel 2023 le vendite di vino biologico in italia hanno raggiunto i 57,5 milioni di euro, con un incremento del 6,5%. considerando la globalita’ dei canali distributivi, la crescita delle vendite di etichette bio e’ superiore rispetto a quelle convenzionali che nello stesso periodo si e’ attestata al + 2,8%. anche a livello internazionale, nonostante un contesto di mercato complesso, negli ultimi anni si e’ registrato un aumento dei consumi di etichette bio, confermando l’attenzione crescente verso prodotti di alta qualita’ e con una filiera sostenibile. a vinitaly, oltre a portare l’attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni vitivinicole senza chimica di sintesi, federbio curera’ un ricco calendario di masterclass e degustazioni guidate delle migliori etichette regionali biologiche e biodinamiche, nel padiglione vinitaly bio – area c, valorizzando la storia, le tradizioni e la cultura dei territori di provenienza che danno identita’ e carattere alle produzioni”. “siamo indubbiamente preoccupati per i dazi imposti dall’amministrazione statunitense che penalizzano l’italia, uno dei principali esportatori di vino nel mercato americano e destinazione privilegiata anche per le etichette biologiche e biodinamiche – ha sottolineato maria grazia MAMMUCCINI, presidente di federbio -. quella dei dazi e’ una politica sbagliata e controproducente per tutti, sulla quale e’ necessario agire rapidamente come europa. di fronte alle sfide attuali e’ importante continuare con la diffusione della viticoltura biologica, cruciale per la transizione agroecologica poiche’ in grado di tutelare la biodiversita’ e gli ecosistemi, che sta guadagnando sempre piu’ consensi e puo’ fornire un impulso significativo al settore anche in questa fase cosi’ complessa. l’unione tra la denominazione di origine e una produzione sostenibile certificata, come quella biologica, costituisce un punto di forza fondamentale, non solo per la qualita’ del prodotto, ma anche per l’identita’ del vino, espressione autentica di una vocazione territoriale. le denominazioni di origine e la certificazione biologica sono, peraltro, le uniche certificazioni ufficiali regolate a livello europeo, con specifici regolamenti e un sistema di controlli rigoroso. questo garantisce che il consumatore possa avere piena fiducia sul prodotto che acquista”.

VINITALY: CIA, TOUR INCOMING IN EMILIA-ROMAGNA
NEL SEGNO DELLA QUALITA’

“anteprima vinitaly 2025 con cia-agricoltori italiani gia’ in pista con il tour incoming tra i vigneti nazionali, come sempre in collaborazione con l’agenzia ice. quest’anno tappa in emilia-romagna, dove le aziende associate hanno accolto, dal 2 al 4 aprile, buyer esteri arrivati da canada, cina, giappone, finlandia, norvegia e svezia. protagonista assoluta la qualita’, in un viaggio fra le eccellenze del territorio regionale”. lo rende noto un comunicato della cia che cosi’ prosegue: “il tour e’ partito dalla provincia di piacenza, famosa per i vini rossi doc gutturnio e gutturnio superiore, bonarda e barbera, senza dimenticare i vini bianchi doc prevalentemente frizzanti, come malvasia, monterosso, ortrugo dei colli piacentini. spazio, poi, ai rifermentati in bottiglia della zona di reggio emilia, con ancellotta e spergola tra le varieta’ di maggior risalto, e al lambrusco grasparossa di castelvetro per l’area di modena. il percorso e’ proseguito con i vini docg colli bolognesi e il doc pignoletto in versione frizzante o spumante, grande eccellenza del territorio. il sangiovese ha, quindi, preso la scena con la doc romagna anche nella tipologia superiore, dopo un periodo di invecchiamento di almeno 24 mesi. la selezione si e’ conclusa nella zona tra rimini e faenza, insieme alla doc rimini con il bianco rebola e i rossi cabernet sauvignon e sangiovese. un itinerario del gusto in tre giorni che, ancora una volta, conferma l’attenzione di cia per la narrazione delle produzioni vitivinicole regionali, in chiave promozionale ma anche culturale, dando voce agli agricoltori, a storia, paesaggio e territorio”. “abbiamo portato importanti buyer esteri in uno dei luoghi piu’ vocati alla vitivinicoltura, con piu’ di 150 vitigni e un totale di 30 vini dop e igp, che ne fanno la regione numero 9 per prodotti certificati dal valore alla produzione di circa 450 milioni di euro – ha detto il presidente nazionale di cia, cristiano FINI -. oggi piu’ che mai, in uno scenario segnato da guerre militari e commerciali, e’ fondamentale favorire e sostenere incontri b2b tra produttori e buyer stranieri, per stimolare nuovi sbocchi di mercato lavorando sulla promozione dei territori italiani e del patrimonio vitivinicolo che li connota, forti di un’identita’ che ci rende unici nel mondo”.

VINITALY: BEDUSCHI, PADIGLIONE LOMBARDIA CELEBRA
LA RICCHEZZA E L’ECCELLENZA DEI NOSTRI VINI

“la lombardia si prepara a essere protagonista a vinitaly 2025, in programma a verona dal 6 al 9 aprile, con un palinsesto di masterclass ed appuntamenti che esaltano la straordinaria varieta’ e qualita’ dei suoi vini (programma shorturl.at/boITU)”. lo rende noto un comunicato congiunto di regione lombardia e unioncamere lombardia, che continua: “l’areamaster del padiglione lombardia (stand b/c 13 palaexpo), finanziato e realizzato in accordo di programma da regione lombardia e unioncamere lombardia, sara’ il fulcro di incontri, degustazioni e presentazioni volte a mettere in luce le eccellenze vitivinicole regionali. l’inaugurazione ufficiale del padiglione si terra’ domenica 6 aprile alle ore 12.00, con la partecipazione dell’assessore all’agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste alessandro BEDUSCHI e dei direttori e i presidenti dei consorzi lombardi, sottolineando l’importanza della collaborazione nella promozione a livello nazionale e internazionale”. “i consorzi presenti nel padiglione lombardia a vinitaly 2025 sono: consorzio tutela vini oltrepo’ pavese, ente vini bresciani, consorzio franciacorta, consorzio tutela moscato di scanzo, consorzio volontario vino doc san colombano, consorzio montenetto, consorzio vini igt terre lariane, consorzio vini mantovani, consorzio tutela lugana doc, consorzio tutela valcalepio, consorzio tutela vini di valtellina, consorzio valtenesi riviera del garda classico e produttori san martino della battaglia doc, consorzio botticino doc, consorzio tutela igt valcamonica”, precisa il comunicato. “un altro appuntamento di rilievo sara’ lunedi’ 7 aprile alle ore 14.00, con l’incontro ‘host region home of excellence’, dedicato alla presentazione delle olimpiadi milano cortina 2026 e del distretto agroalimentare della valtellina, evidenziando il legame tra il grande evento sportivo e le produzioni enogastronomiche lombarde”, informa il comunicato. “vinitaly e’ per la lombardia un palcoscenico strategico, dove mettiamo in mostra la forza di un sistema vitivinicolo che unisce qualita’, innovazione e identita’ territoriale”, dichiara l’assessore all’agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste alessandro BEDUSCHI, che prosegue: “nel padiglione lombardia raccontiamo una regione che sa valorizzare ogni angolo del proprio territorio e una filiera che cresce grazie al lavoro quotidiano dei nostri produttori e alla sinergia con i consorzi e il mondo della promozione. anche quest’anno a verona avremo l’occasione per ribadire il nostro impegno: continuare a sostenere le eccellenze lombarde e rafforzarne la competitivita’ sui mercati nazionali e internazionali”. “e che la qualita’ rappresenti una leva fondamentale lo conferma anche il presidente di unioncamere lombardia, gian domenico AURICCHIO: ‘e’ proprio su questo, sulla qualita’ sempre crescente, che deve proseguire il percorso del vino lombardo, oltre che sulla valorizzazione all’estero: nonostante le difficolta’ della situazione internazionale i nostri vini hanno ancora ampi margini di crescita sui mercati mondiali, a fronte di una domanda nazionale che si conferma invece stabile’.”, conclude il comunicato.

VINITALY: CONFAGRICOLTURA E API INSIEME PER LA
PROMOZIONE SPECIALITA’ ACQUACOLTURA ITALIANA

“il pesce e’ da sempre uno dei migliori alleati del vino a tavola. l’associazione piscicoltori italiani, che rappresenta oltre il 90% delle imprese di acquacoltura della penisola, non puo’ pertanto mancare all’appuntamento di vinitaly, dal 6 al 9 aprile, dove presentera’ eccellenze provenienti dagli allevamenti di varie regioni. oltre ad alcune presenze in degustazioni insieme ad altri partner, l’api da’ appuntamento nello stand di confagricoltura (padiglione d), domenica 6 aprile, alle ore 14, per una degustazione guidata abbinata ai vini selezionati dall’ais, l’associazione italiana sommelier (posti limitati)”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura che cosi’ prosegue: “titolo dell’incontro ‘i tesori d’acquacoltura’, con i riflettori puntati sulle specie minori, fiore all’occhiello di un settore che in italia conta oltre 25 specie allevate in ambienti differenti: un caso unico di biodiversita’ nel panorama europeo. in anteprima assoluta verranno presentati i filetti affumicati a freddo di carpione del garda, esempio virtuoso di recupero e valorizzazione a vantaggio di tutta la zona di produzione”. “il carpione e’ una delle specie piu’ pregiate del nostro territorio, a rischio estinzione – dichiara matteo LEONARDI, presidente dell’api -. grazie all’impegno degli acquacoltori oggi possiamo riportarlo sulle tavole in una veste innovativa, senza perdere la sua identita’”. “non manchera’ il caviale italiano – continua il comunicato -, con numeri da record: 65 tonnellate annue, oltre l’85% destinate all’export, e una leadership europea ormai consolidata. il prodotto, apprezzato nelle cucine di alto livello e nei mercati piu’ esigenti, rappresenta oggi uno dei simboli dell’eccellenza ittica nazionale. due le tipologie in degustazione, e in piu’ un filetto di storione beluga affumicato. completano il percorso gustativo un salmerino alpino marinato e un filetto di trota iridea salmonata affumicato a freddo (trote del trentino igp). a questo appuntamento si affiancano altri momenti di degustazione, formazione e promozione con le unioni provinciali e le federazioni regionali di confagricoltura”.

VINITALY: AGRIBI VERONA, DEBUTTA ALLEANZA
COMPOSTA DA 5 ENTI BILATERALI AGRICOLTURA

“a vinitaly debuttera’ la prima sinergia di enti bilaterali italiani per l’agricoltura”. lo rende noto un comunicato di agribi verona, che cosi’ prosegue: “la sigla e’ alleanza bilaterala; raggruppa l’ente agribi di verona, l’ebat di brescia, il cimi di mantova, l’ebat di catania e l’ebat di trapani. l’obiettivo e’ condividere esperienze, buone pratiche e iniziative, per alzare il tiro sulla sicurezza, dato che, come dicono i dati dell’inail, le campagne continuano ad essere luoghi ad alto rischio nonostante i progressi tecnologici e le norme di sicurezza. alleanza bilaterale si presentera’ ufficialmente a vinitaly, dal 6 al 9 aprile, nel padiglione enolitech (padiglione f, area g6), con una serie di eventi, alcuni dei quali in collaborazione con inail, che metteranno in luce progetti, nuove soluzioni tecnologiche, reti agricole di qualita’ e proposte formative mirate a rendere il lavoro in campagna piu’ etico e sicuro. ‘questa cooperazione nasce per condividere le reciproche esperienze e sviluppare attivita’ comuni che possano farci crescere – spiega luigi BASSANI, direttore di agribi verona, costituita da coldiretti, confagricoltura, cia, fai-cisl, flai-cgil e uila-uil -. il raggruppamento sara’ aperto a quanti vorranno condividere questo metodo di lavoro. la sinergia e’ partita quest’inverno ed e’ scaturita l’idea di partire dal vinitaly per creare un evento collettivo, trattandosi di una manifestazione che, oltre che di vino, si occupa anche di lavoro e formazione. in fiera a verona presenteremo le nostre progettualita’ che guardano al futuro, come l’utilizzo di visori per creare una realta’ virtuale per la formazione e degli esoscheletri per ridurre i rischi in agricoltura. quella di vinitaly sara’ un’occasione per sensibilizzare i visitatori e per implementare quell’agire quotidiano che deve continuare a garantire la salute e la tutela dei lavoratori, riducendo i rischi e migliorando le condizioni lavorative’. il programma a vinitaly partira’ domenica 6 aprile alle 15.30 con la presentazione del progetto ‘da verona a catania, il lungo viaggio di graspo. vitigni dal passato per i vini del futuro’, promosso dall’ebat di catania. lunedi’ 7, alle 10, agribi organizza, con l’azienda tecna italia, un’illustrazione e una dimostrazione sull’utilizzo degli esoscheletri, dispositivi che l’agricoltore puo’ indossare per alleviare la fatica e in qualsiasi situazione in cui e’ richiesto uno sforzo importante. alle 11 verranno presentate alcune soluzioni digitali a supporto della sicurezza sul lavoro e della prevenzione, a cura della fondazione bruno kessler di trento. alle 14 ebat brescia propone ‘vendemmia etica e rete lavoro agricolo di qualita”, mentre alle 15.30 ebat trapani organizza ‘formazione e lavoro: esperienze di enti bilaterali a confronto’. martedi’ sara’ inail, dalle 10.30 alle 13, a parlare della valutazione dei rischi connessi con l’uso delle macchine nel comparto vitivinicolo, e di valutazione e riduzione del rischio di ribaltamento dei trattori. nel pomeriggio, alle 14, il cimi di mantova spieghera’ quali sono le sinergie attive sui campi prove e la sorveglianza sanitaria, mentre alle 15 direttori e presidenti degli enti confronteranno le esperienze riguardanti gli rlst, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, figura prevista dal decreto 81/08 con il compito di controllare e stimolare il rispetto della normativa da parte dei datori di lavoro. chiusura del calendario mercoledi’ 9 aprile, alle 11, con una dimostrazione tenuta da virtual safety lab sull’utilizzo dei visori per la realta’ virtuale negli spazi confinati, cioe’ condizioni di lavoro particolarmente complesse e pericolose che richiedono l’utilizzo di attrezzature e dispositivi di protezione specifici. la realta’ virtuale permette di simulare una grande varieta’ di situazioni, addestrando i lavoratori ad affrontare qualsiasi scenario”.

VINITALY TOURISM: MTV, 9/4 PRESENTAZIONE INDAGINE CON
CESEO SU DIFFERENZIAZIONE REGIONALE ENOTURISMO

“il 9 aprile alle 13.35 al business point del palaexpo sara’ presentata a vinitaly tourism la prima indagine del movimento turismo del vino per approfondire il carattere dell’offerta enoturistica italiana. l’indagine, coordinata da antonello MARUOTTI, professore ordinario di statistica universita’ lumsa, e’ stata realizzata dal ceseo (centro studi enoturistici e oleoturistici), presieduto da dario STEFANO e diretto da donatella CINELLI COLOMBINI. “dall’analisi si evince una forte eterogeneita’: di certo un punto di forza ma al tempo una sfida che necessita di strategie mirate e condivise capaci di valorizzare le peculiarita’ di ogni territorio, cosi’ da rendere la differenziazione la principale leva di competitivita’ delle cantine”, spiega violante GARDINI CINELLI COLOMBINI, presidente mtv.

VINITALY: CREA PRESENTE CON CALENDARIO INIZIATIVE
E “TEA AL CUBO” VIAGGIO ATTRAVERSO DNA DELLA VITE

“anche quest’anno il crea si presenta a vinitaly, sempre nel padiglione masaf, con un calendario ricco di appuntamenti e una novita’ assoluta: tea al cubo, il cubo immersivo (di fronte allo spazio masaf) per l’intera durata della manifestazione”. lo rende noto un comunicato del crea, che precisa: “un viaggio attraverso il dna della vite, per scoprire cosa sono e come funzionano le tea (tecnologie di evoluzione assistita) e quale potrebbe essere il loro contributo per un vino italiano sempre piu’ sostenibile e resiliente, ma fedele alla propria tradizione di eccellenza, qualita’ e legame con il territorio”. “la fruizione di questa esperienza sara’ testata, inoltre, con strumenti di neuroscienze che consentiranno di misurare l’interazione degli utenti, per analizzare i picchi di attenzione e interazione emotiva, sia in un’ottica di ricerca sociale, sia di ottimizzazione del messaggio”. il programma degli appuntamenti del crea e’ disponibile al link shorturl.at/OoWGy

VINITALY: VERONAFIERE, CONFERMATI OLTRE
3MILA BUYER AMERICANI NONOSTANTE DAZI

“i dazi reciproci del 20% al vino italiano ed europeo annunciati ieri sera dal presidente TRUMP non fermano gli operatori usa in partenza per verona”. lo rende noto un comunicato di veronafiere, che cosi’ prosegue: “sono oltre 3.000 i buyer americani confermati alla 57esima edizione di vinitaly (veronafiere, 6-9 aprile): un dato che replica il primato dell’anno scorso. ‘la presenza degli operatori statunitensi e’ una notizia incoraggiante per le aziende e per vinitaly – commenta adolfo REBUGHINI, direttore generale di veronafiere -. si apre uno scenario incerto che impattera’ sulla geografia del nostro export. condividiamo le preoccupazioni del settore e per questo mettiamo a disposizione delle organizzazioni la piattaforma di vinitaly per facilitare eventuali accordi diretti tra imprese, associazioni italiane e importatori-distributori del nostro primo mercato di destinazione extra ue’. nella delegazione complessiva dei 3mila operatori usa a vinitaly, sono presenti anche i 120 top buyer statunitensi (10% del contingente totale del piano di incoming 2025) selezionati, invitati e ospitati da veronafiere e ice, provenienti prevalentemente da texas, midwest, california, florida e new york. sul fronte del programma, oltre agli incontri b2b in fiera, gli operatori americani saranno protagonisti di una serata di networking a loro dedicata (martedi’ 8 aprile, palazzo della gran guardia) in cui sara’ presentata anche la prossima edizione di vinitaly.usa (chicago, 5-6 ottobre 2025)”.

VINITALY: LEGACOOP AGROALIMENTARE PRESENTE
PER VALORIZZARE LE FILIERE

“l’annuncio di TRUMP sui nuovi dazi arriva a poche ore dall’apertura del vinitaly (verona 6-9 aprile) ‘che adesso si preannuncia particolarmente emblematico per capire quale sara’ la risposta dei buyer americani. le giornate del vinitaly saranno molto intense e il lavoro e gli incontri programmati serviranno per avere maggiori dettagli sugli effetti di questi dati e sulla gamma di contromisure che sara’ necessario mettere in pratica per non penalizzare questo vitale settore della nostra economia’, sottolinea il presidente di legacoop agroalimentare cristian MARETTI”. lo rende noto un comunicato di legacoop agroalimentare, che cosi’ prosegue: “con il vinitaly torna anche il salotto buono per le filiere italiane dell’agroalimentare, il format di successo di legacoop agroalimentare per abbinare cibo e vino e far conoscere l’eccellenza delle realta’ enogastronomiche delle cooperative. nello spazio allestito nel padiglione 1 (a16/c8) in collaborazione con coop italia, saranno in degustazione vini della linea assieme, della linea fiorfiore coop e prodotti della cooperazione, dalla pesca, alla carne, al lattiero caseario fino al miele. come spiega sara GUIDELLI, direttrice generale di legacoop agroalimentare, ‘vogliamo mettere in evidenza l’importanza che ricopre la cooperazione nell’agricoltura italiana. dopo il successo della scorsa edizione di questa formula, l’abbiamo voluta riproporre proprio per valorizzare il nostro modello di filiera corta cooperativa, che parte dal socio che conferisce la materia prima alla cooperativa, e arriva alla distribuzione dopo essere passata per la trasformazione. tutto in forma cooperativa’. e, sottolinea GUIDELLI, ‘presentiamo un sistema e una filiera che da sempre sono attenti alla sostenibilita’, intesa in tutte le sue componenti: economica, sociale ed ambientale. la cooperazione e’ attenta alla giusta remunerazione dei produttori e, proprio perche’ viene valorizzata la materia prima dei soci delle cooperative, i prodotti sono a filiera corta e 100% made in italy. e tutto questo e’ anche alla base della produzione vitivinicola di qualita’ delle nostre cooperative e messa sul mercato grazie a coop italia al giusto prezzo, al fine di tutelare anche la capacita’ di acquisto del consumatore’. GUIDELLI pone l’accento proprio sul fatto che ‘l’obiettivo che vogliamo da sempre come legacoop agroalimentare e’ di una equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera’. si chiama assaggi di cooperazione ed e’ un viaggio gastronomico tra sapori e tradizioni la serie di incontri che si terranno ogni giorno alle 15 all’interno dello spazio di legacoop agroalimentare. appuntamenti imperdibili per gli amanti della buona cucina, una occasione per vivere un percorso tra sapori autentici e tradizioni cooperative. assaggi di cooperazione offrira’ un’esperienza unica, dove i visitatori potranno degustare prelibatezze accompagnate da vini selezionati, raccontati direttamente dai produttori. domenica 6 aprile la giornata di apertura vedra’ protagoniste le ostriche della spezia, offerte dalla cooperativa miticoltori spezzini. a seguire, un cestino di polenta gialla con razza mantecata e polvere di pomodoro, preparato dalla casa del pescatore di cattolica. infine, un canape’ di pane nero con maionese al granchio blu, frutto della collaborazione tra copego e mariscadoras, e una brunoise di verdure all’agro. il tutto sara’ accompagnato da spergola metodo classico dosaggio zero, prodotto da albinea canali (cantine riunite & civ). lunedi’ 7 aprile la seconda giornata offrira’ la possibilita’ di degustare ostriche perla del doge, della cooperativa blu oltremare. quindi un mini burger vegetale di granterre, con salsa coleslaw e pannocchia burro e sale, e una insalatina primaverile con pecorino di granarolo, mirtilli e frutta secca. il vino scelto per questa giornata sara’ lo ‘sburoun’ braschi metodo classico, di terre cevico. martedi’ 8 aprile l’evento si concludera’ con una mousse al pecorino stagionato del gruppo grifo, miele e tarallo arso. sara’ anche possibile degustare vari tipi di miele offerti da conapi. la giornata si chiudera’ con una mini tartare di manzo di macelli 44, accompagnata da stracciatella e pomodorino confit. il vino in abbinamento sara’ il chianti classico docg riserva loggia dei fiori prodotto dalla cantina le chiantigiane. ogni degustazione sara’ arricchita dal racconto dei vini e delle pietanze, narrato direttamente dai produttori delle cooperative. inoltre, nello stand sara’ presente stabilmente una selezione di vini delle linee assieme e fiorfiore coop”.

VINITALY: REGIONE PUGLIA CON UNIONCAMERE
PUGLIA PRESENTE ALLA 57MA EDIZIONE

“dal 6 al 9 aprile 2025 e’ in programma a verona la 57esima edizione del vinitaly, la fiera internazionale del vino e dei distillati: la regione puglia partecipa in sinergia con unioncamere puglia, ospitando nel padiglione 11 di fiera verona, su una superficie di quasi 4mila metri quadri, 106 espositori, tra aziende vinicole e quattro consorzi di tutela (castel del monte, rosso barletta, primitivo di manduria, salice salentino)”. lo rende noto un comunicato della regione puglia. “la puglia al vinitaly e’ pronta ad affrontare questioni strategiche relative al cambiamento dei consumi e l’imposizione dei dazi statunitensi, con tutte le componenti della filiera vitivinicola, curando contemporaneamente la promozione enogastronomica e del pescato di puglia e le opportunita’ di diversificazione e multifunzionalita’ possibili con l’enoturismo”, sottolinea l’assessore regionale all’agricoltura donato PENTASSUGLIA. “unioncamere puglia anche quest’anno ha assicurato la partecipazione attiva di oltre 100 imprese, rafforzando il legame tra imprese e promozione del territorio e offrendo opportunita’ di visibilita’ all’interno di un evento di respiro globale, quale e’ il vinitaly”, afferma la presidente unioncamere puglia lucia DI BISCEGLIE, che precisa: “il nostro obiettivo, in un momento cosi’ complesso, e’ quello di alimentare la crescita sostenibile e integrata del sistema vino, creando sinergie con il turismo, la cultura e le altre eccellenze del made in puglia”. “al vinitaly negli spazi istituzionali della regione puglia sono in programma 17 tra convegni, incontri e seminari, per un confronto a piu’ voci dedicato allo sviluppo locale delle produzioni vitivinicole, alla valorizzazione della biodiversita’ viticola passando per le soluzioni digitali dedicate alla riconoscibilita’ dei vini e alle opportunita’ di formazione professionale realizzabili nell’ambito dell’enoturismo, anche grazie ai fondi del csr puglia 2023/2027, il complemento regionale di sviluppo rurale”, informa il comunicato, che aggiunge: “il vinitaly 2025 sara’ anche occasione per presentare a livello nazionale una serie di eventi dedicati alla promozione del vino e che tengono insieme l’incoming dei flussi turistici in puglia e la valorizzazione dei territori”. “nella crisi globale del mondo del vino, la puglia a livello produttivo dimostra la sua capacita’ di resistenza. secondo gli ultimi dati trasmessi dal dipartimento agricoltura ad agea al 31 luglio 2024, la superficie vitata della puglia e’ pari a 90.882,09 ettari, terza estensione a livello nazionale dopo veneto e sicilia”, rileva il comunicato, nel precisare che “l’ufficio studi di unioncamere puglia evidenzia che la vendemmia 2024 e’ stata favorevole, con un incremento di produzione del 18% rispetto al 2023 e un ritorno ai volumi del 2022″.”per rinforzare la capacita’ di esportazione dei vini pugliesi, nelle giornate di lunedi’ 7 e martedi’ 8 aprile nell’area istituzionale dedicata ai b2b del padiglione 11 della regione puglia al vinitaly, le aziende vitivinicole pugliesi potranno incontrare in sessioni dedicate 15 buyer selezionati, per cogliere l’opportunita’ di ampliare contatti e rete vendita dei propri vini”, rende noto il comunicato, che cosi’ prosegue: “l’enoteca dei vini di puglia sara’ lo spazio dove poter scoprire vini provenienti da vigneti eroici e autoctoni e le sempre piu’ amate bollicine di puglia, con uno spin-off strategico dedicato all’olio extravergine d’oliva pugliese, in un’ottica di promozione e di conoscenza integrata in un palcoscenico come vinitaly delle produzioni agroalimentari pugliesi. nell’area degli show cooking, in programma ogni giorno alle 11.30, alle 12.30, alle 13.30 e alle 14.30 infatti, sara’ possibile degustare abbinamenti cibo-vino con protagonisti anche una serie di prodotti riconosciuti con il marchio di qualita’ della regione puglia, insieme ad esperti delle filiere produttive e della dieta mediterranea. ‘a sea of flavors – fish & wines from puglia’ sara’ il doppio evento fuori salone dedicato alla promozione del comparto ittico, in programma lunedi’ 7 aprile 2025 nel cuore di verona, organizzato dalla struttura di progetto ‘attuazione della politica europea per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura’ del dipartimento agricoltura della regione puglia. il circolo unificato dell’esercito nel castello-museo di castelvecchio ospitera’ alle 19.00 un aperitivo ‘pesce fritto & bollicine di puglia’ e una cena ‘finger food & vini di puglia’ alle 20.30. l’aperitivo sara’ caratterizzato dalla degustazione di pesce, in abbinamento alle bollicine di puglia, secondo un format assai informale, al fine di coinvolgere i giovani. all’aperitivo seguira’ un workshop che analizzera’ il ruolo del settore della pesca pugliese a livello nazionale e sara’ occasione per approfondire le tematiche piu’ rilevanti per il futuro della filiera. seguira’ una degustazione del pescato pugliese, proposto in abbinamento ai vini di puglia e ai prodotti tipici del territorio, affidato a cuochi e sommelier che avranno il compito di raccontare le caratteristiche del pescato, la storia del settore e gli abbinamenti cibo-vino in grado di esaltare i sapori del mare e dei vitigni autoctoni di puglia”.

VINITALY: VIMERCATI, CONFAGRICOLTURA BRESCIA PRESENTE
CON SUOI VINI RISPONDERA’ CON QUALITA’ AI DAZI

“dopo una stagione 2024 in chiaroscuro per il settore vitivinicolo bresciano, dapprima per gli effetti degli eventi meteo avversi, in particolare per i periodi di pioggia prolungati, per la grandine e le malattie fitosanitarie, e quindi per le turbative del mercato, il nuovo anno e’ partito parecchio in salita. se da un lato i lavori nei vigneti sono iniziati da qualche settimana con i migliori auspici, cosi’ come e’ nel carattere dei viticoltori bresciani, a spaventare oggi sono le condizioni geopolitiche internazionali e, soprattutto, le nuove politiche commerciali degli stati uniti, che stanno determinando forti preoccupazioni e una marcata instabilita’. i dazi usa al 20 per cento potrebbero produrre danni per 323 milioni di euro l’anno, con 364 milioni di bottiglie a rischio. le difficolta’ non finiscono pero’ qui e vanno a toccare anche altri aspetti, che riguardano l’etichettatura e l’affacciarsi sul mercato dei vini dealcolati. nonostante tutto questo, l’imminente apertura del vinitaly di verona, nel quale i vini e i viticoltori bresciani saranno come sempre protagonisti, sta dando un po’ di fiducia al settore. confagricoltura brescia sara’ presente con una rappresentanza istituzionale, anche per visitare le cantine presenti e raccogliere preoccupazioni, criticita’ e proposte dai soci”, informa un comunicato di confagricoltura brescia. a guidare la delegazione sara’ il vicepresidente gianluigi VIMERCATI, viticoltore in franciacorta, che in piu’ occasioni, nei giorni scorsi, e’ intervenuto sul tema dei dazi: “il nostro settore, quello agroalimentare in generale e vitivinicolo in particolare, esce sicuramente penalizzato dall’introduzione dei dazi da parte degli stati uniti, in particolare per quanto riguarda i prodotti di fascia media, come lo sono a esempio alcuni vini e l’olio d’oliva, prodotti di punta dell’agricoltura bresciana. il rischio e’ l’uscita dal mercato di una parte delle produzioni. per questo pensiamo che sia utile un patto tra le nostre imprese e gli alleati commerciali americani, che traggono profitto dai vini importati”. “analizzando i dati, il vino italiano e’ il piu’ esposto rispetto ad altri paesi europei, perche’ il mercato statunitense vale quasi il 25 per cento del totale dell’export, ovvero due miliardi sul totale di 8,1 milioni di esportazioni. in realta’ per i vini bresciani, a partire dal franciacorta, gli stati uniti non sono un mercato primario, benche’ fondamentale. vale lo stesso per i prodotti di fascia piu’ alta, come i vini doc e docg, che hanno tutte le carte in regola per rispondere con determinazione alle incertezze di mercato”, spiega il comunicato. “per i vini bresciani voglio avere un atteggiamento positivo. i nostri prodotti sono di alto livello: sono convinto che brescia rispondera’ con determinazione e con la qualita’ che la contraddistingue ai dazi imposti e, in generale, a tutte le criticita’ che stiamo vivendo. il vinitaly potrebbe essere il luogo giusto per far presente al mondo questa cosa: l’alto livello dei nostri vini che ci permettera’ di far fronte a questa situazione delicata, cui confagricoltura da tempo sta ponendo attenzione”, ha aggiunto VIMERCATI. “in un contesto cosi’ complesso, a pesare in italia e’ anche la burocrazia, tra adempimenti e nuove regole: anche su questo si dovra’ continuare a mantenere alta l’attenzione”, conclude il comunicato.

VINITALY: PRESIDENTE MATTARELLA HA RICEVUTO SINDACO
DI VERONA TOMMASI E DELEGAZIONE VERONAFIERE

un comunicato del quirinale informa che il presidente della repubblica, sergio MATTARELLA, ha ricevuto al quirinale martedi 1 aprile “il sindaco di verona, damiano TOMMASI, unitamente a una delegazione di veronafiere s.p.a che ha presentato ‘vinitaly 2025′. erano presenti: federico BRICOLO, presidente veronafiere s.p.a., matteo ZOPPAS, presidente agenzia ice, marzia VARVAGLIONE, presidente ceev – comite’ europe’en des entreprises vins e agivi-associazione giovani imprenditori vinicoli italiani, albiera ANTINORI, presidente del gruppo vini di federvini, maurizio DANESE, amministratore delegato veronafiere s.p.a, adolfo REBUGHINI, direttore generale veronafiere s.p.a”.

FOCUS ISMEA  SU VINI A INDICAZIONE GEOGRAFICA, OCM VINO, GESTIONE
DEL RISCHIO E MODELLI IMPRENDITORIALI GUIDATI DAI DATI

“ismea, istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, sara’ presente alla 57ª edizione del vinitaly, in programma a verona fiere dal 6 al 9 aprile, con un proprio spazio all’interno dell’area espositiva del palaexpo, riservata al ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste (masaf). presso il desk, l’istituto presentera’ le proprie attivita’ e sara’ a disposizione degli operatori, offrendo supporto con dati e analisi di settore e con informazioni e approfondimenti sugli strumenti finanziari e i servizi fondiari”. lo rende noto un comunicato stampa che cosi’ prosegue: “in aggiunta alle attivita’ di front office, ismea promuovera’ tre appuntamenti nell’area talk dello spazio masaf, coinvolgendo rappresentanti istituzionali, associazioni di categoria, consorzi, esperti, accademici e operatori del mondo assicurativo. domenica 6 aprile, ore 14:30, si aprira’ il ciclo di eventi con il convegno “dati e analisi per il futuro del vino: l’esempio della partnership ismea – consorzio doc delle venezie”. l’iniziativa si pone come momento di confronto sull’importanza dell’approccio imprenditoriale guidato dai dati in un mercato in continua evoluzione, con la presentazione della collaborazione tra ismea e il consorzio doc delle venezie, come esempio virtuoso e replicabile per altri attori del comparto. lunedi’ 7 aprile, alle ore 16:45, sara’ la volta del convegno “il comitato nazionale vini dop e igp e il suo ruolo nel nuovo scenario di mercato”, dedicato all’evoluzione del sistema delle denominazioni. interverranno esponenti di ismea, masaf e il presidente del comitato nazionale vini michele ZANARDO, per approfondire il ruolo strategico delle ig, le opportunita’ offerte dall’ocm vino e dalle novita’ normative e le prospettive del settore in un contesto nazionale e internazionale in rapida trasformazione. martedi’ 8 aprile, ore 15:30, il focus sara’ infine sulla gestione del rischio con l’evento “nuovi strumenti e prospettive per la prevenzione, difesa e gestione dei rischi nella filiera uva da vino”. verranno illustrate le principali novita’ del piano di gestione dei rischi in agricoltura (pgra) 2025, con un approfondimento sulla polizza semplificata uva da vino. il convegno ospitera’ interventi di rappresentanti del masaf, di agea, dei consorzi di difesa, oltre a contributi da parte di esperti assicurativi, accademici e del mondo dell’innovazione tecnologica applicata nella difesa attiva delle colture. la presenza di ismea al vinitaly 2025 si inserisce nella piu’ ampia strategia dell’istituto a supporto della filiera vitivinicola nazionale, con l’obiettivo di promuovere una cultura imprenditoriale orientata ai dati, alla sostenibilita’ e alla gestione integrata del rischio. attraverso eventi, studi, strumenti finanziari e analisi di settore, ismea rafforza il proprio impegno a fianco delle imprese del vino per affrontare le sfide del mercato e cogliere le opportunita’ di un comparto in costante evoluzione. i programmi degli eventi saranno a breve disponibili sul sito web ismea.it.”

VINITALY: NELLO SPAZIO DI CONFAGRICOLTURA
INCONTRI, APPROFONDIMENTI E DEGUSTAZIONI

“dal 6 al 9 aprile riflettori puntati sul vinitaly, dove confagricoltura e’ presente con un ricco programma focalizzato sui temi di grande attualita’ per il settore, con interlocutori di spicco del mondo istituzionale, economico e imprenditoriale, oltre alle attese degustazioni con le aziende vitivinicole di numerosi territori della penisola”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura, che cosi’ prosegue: “nel consolidato spazio di oltre 500 metri quadrati nel padiglione d (stand g-h-i), confagricoltura organizza momenti di confronto e masterclass sui vini delle regioni, con abbinamenti ad alcuni prodotti di eccellenza, portabandiera dell’agricoltura e della cucina italiana nel mondo. tra gli appuntamenti di rilievo spiccano il faccia a faccia tra il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, e il presidente dell’ice, matteo ZOPPAS, dedicato agli scambi commerciali internazionali, i dazi e gli accordi che interessano il settore agroalimentare italiano (lunedi’ 7); la presentazione di nomisma degli ultimi dati del mercato e del consumo del vino con denis PANTINI (winemonitor – nomisma), seguito dal talk con il presidente GIANSANTI e il deputy head of italy di unicredit, remo TARICANI, moderato da luciano FERRARO del corriere della sera (martedi’ 8). focus anche sul vino dealcolato tra legislazione e opportunita’ di mercato, con credit agricole (lunedi’ 7); sul lavoro con confagrijob insieme a umana e indeed (lunedi’ 7); sui trend di tutte le bevande con agronetwork (martedi’ 8); sull’osservatorio sulle agroenergie e sulla nuova comunita’ energetica in veneto, con enel (martedi’ 8). si parlera’ anche di pac (martedi’ 8), di enoturismo, con agriturist, (mercoledi’ 9), e altro ancora. le degustazioni attraversano l’italia da nord a sud e sono curate dalle unioni provinciali di confagricoltura insieme all’ais. presente anche l’associazione piscicoltori italiani (domenica 6) con assaggi di caviale e novita’ dell’acquacoltura nostrana”.

VINITALY: LA CIA-AGRICOLTORI ITALIANI PARTECIPA ALLA 57MA EDIZIONE,
VIAGGIO DEL GUSTO TRA ENOTECA, AREA MEETING E TASTING

la confederazione italiana agricoltori partecipa alla 57ma edizione. ne da notizia un comunicato stampa che cosi’ prosegue: “appuntamento con la confederazione al padiglione 10 stand c3, dove si aprira’ il sipario sul mondo del vino da conoscere, degustare e condividere tra enoteca, tasting area e meeting center. un viaggio del gusto attraverso il patrimonio vitivinicolo dei territori made in italy, tra produzioni eroiche, bio e di qualita’ certificata, protagoniste con cia nella grande area dedicata al b2b e agli incontri istituzionali. tante le etichette delle aziende associate, in arrivo da tutta italia, che abbracceranno l’intero spazio confederale, passando anche per l’enoteca bio, la mostra dei vini allestita in collaborazione con anabio-cia e i suoi eventi tematici, il tutto realizzato nell’ambito del progetto finanziato dal ministero dell’agricoltura e della sovranita’ alimentare. vinitaly 2025 con cia sara’, ovviamente, anche talk e approfondimenti fuori e dentro lo stand. a partire da domenica 6 aprile, alle 11, con il presidente nazionale, cristiano FINI, all’inaugurazione del salone, in auditorium verdidel palaexpo veronafiere. dalle 16.30 alle 18.00, invece, appuntamento nello spazio espositivo della confederazione, per il cocktail party d’apertura. eventi e convegni – lunedi’ 7 aprile, alle 10.30, in sala puccini centro congressi arena, la “21° tavola rotonda sul mercato del vino nella gdo” a cura di veronafiere, mentre alle 14:30 appuntamento al convegno della filiera vino. alle 16, l’evento promosso da icqrf “nuove tecnologie per il controllo e la tutela dei vini di qualita’”. martedi’ 8 aprile, alle 10:30, con foragri il “seminario di studio” presso la sala respighi del palaexpo e, alle 14:30, al padiglione 12 regione abruzzo, la presentazione del progetto pnrr di cia-agricoltori italiani abruzzo. mercoledi’ 9 aprile, alle 10, l’evento promosso da wine-food-turism “enoturismo come leva per la valorizzazione delle destinazioni italiane” con il vicepresidente nazionale di cia, gianmichele PASSARINI. nello stand cia, spazio alla formazione in agricoltura con foragri e “le opportunita’ della formazione: leva strategica per lo sviluppo delle imprese” il 7 aprile, alle 16.30. immancabili per le aziende associate cia, i momenti di incoming con i buyer esteri, tra tutti il “walk around tasting” nell’area “ice lounge” al secondo piano del palaexpo, lunedi’ 7 aprile alle 15″.

VINITALY: COPAGRI, SI PARTE CON IL TAGLIO DEL NASTRO DELLO STAND;
POI CONFRONTI, WALK AROUND, WINE TASTING E FOOD TASTING STELLATI

“la copagri intende continuare a giocare un ruolo da protagonista al salone internazionale dei vini e distillati vinitaly, la cui 57^ edizione e’ in programma dal 6 al 9 aprile a verona, grazie a una presenza ancora piu’ radicata, a uno spazio espositivo rinnovato e a un ricco programma di incontri, confronti, incoming e food and wine tasting, ideati per presentare il meglio delle cantine associate. la copagri che sara’ presente alla rassegna enologica con un proprio spazio espositivo situato nel padiglione 7 stand e11-f10, dove ha organizzato numerose iniziative per animare la quattro giorni veronese, dando grande risalto alle eccellenze enologiche della viticoltura biologica e tradizione, portate in fiera da decine di cantine associate provenienti da tutta la penisola, a testimonianza della grande varieta’ del vigneto italia”. lo rende noto un comunicato stampa della confederazione. “al centro dei riflettori ci saranno proprio la qualita’ e la biodiversita’ della viticoltura nazionale, che nell’annata appena trascorsa si e’ ripresa lo scettro della produzione mondiale, con un incremento produttivo del 7% su base annua e oltre 40 milioni di ettolitri di vino prodotti, ma anche l’eccellenza della viticoltura biologica, caratterizzata da una produzione di oltre 3 milioni di ettolitri spalmata su quasi 135mila ettari di terreni”, ricorda il presidente della copagri tommaso BATTISTA. “l’elevata qualita’ del vino e le differenze produttive che fanno grandi i diversi territori del belpaese – prosegue il comunicato – saranno messe in mostra grazie a decine di etichette bio provenienti da lombardia, toscana, marche, abruzzo, sardegna e toscana. non mancheranno, ovviamente, numerosi esempi dello straordinario gusto della viticoltura tradizionale, grazie a un’ampia selezione delle produzioni delle cantine associate: oryzetum vini di chiarano (tv), azienda agricola stefano brutti di sommacampagna (vr), azienda agricola corte sermana di peschiera del garda (vr), azienda agricola capecci roberto di acquaviva picena (ap), cantina curtomartino di gioia del colle (ba), vineria intini di putignano (ba), societa’ agricola cumitasanna di olbia (ss), cantina ziu andria di dorgali (nu), tenuta massanova di perdifumo (sa) e 100 moggi. quanto al programma delle iniziative, si parte domenica 6 aprile, con il taglio del nastro dello stand copagri previsto nel pomeriggio alla presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni; a seguire, lunedi’ 7aprile, spazio all’eccellenza delle produzioni bio, grazie a un apposito wine tasting, cui fara’ seguito un esclusivo food tasting a cura dello chef stellato enrico MAZZARONI; analoghi wine tasting caratterizzeranno le successive giornate di martedi’ 8 e mercoledi’ 9 aprile; a completare il tutto, oltre ad approfondimenti sulla situazione della viticoltura tradizionale e bio, saranno i numerosi incontri con i tantissimi rappresentanti della politica nazionale presenti in fiera e i walk around con i buyer internazionali”.

VINITALY: TERRA VIVA PRESENTE ALLA 57MA EDIZIONE
CON DESK PERSONALIZZATI PER OGNI CANTINA

un comunicato stampa informa che: “terra viva sara’ presente anche quest’anno, per la terza volta consecutiva, a vinitaly con lo stand al padiglione 3 – c8 d8 per tutta la durata dell’appuntamento,. lo stand ospitera’ diverse aziende agricole e cantine di terra viva che hanno aderito al progetto “coltiva al gusto” e che faranno degustare i propri vini, eccellenze regionali ed esempi di qualita’ tutta made in italy. tra le novita’ di quest’anno, uno stand molto grande con un pannello retroilluminato al centro e due doppie vetrine laterali che metteranno in mostra tutti i vini dei partecipanti per tutta la durata della manifestazione, con desk personalizzati per ogni cantina. inoltre ci sara’ un espositore per le ultime pubblicazioni di agrilavoro edizioni da poter consultare in loco e l’angolo dedicato all’olio evo di alcuni produttori di olio di terra viva provenienti da tutte le regioni d’italia. non mancheranno momenti speciali presso lo stand, insieme a dirigenti e operatori della fai e della cisl, rappresentanti delle istituzioni ed esperti del settore enogastronomico. ‘il nostro stand e’ stato concepito come luogo di incontro tra gli addetti ai lavori, buyer e partecipanti all’evento – annuncia il presidente nazionale di terra viva, claudio RISSO – siamo molto contenti di destinare anche quest’anno spazi capaci di concretizzare opportunita’ di crescita per i nostri produttori accogliendo i visitatori in uno stand che raffigura concretamente il nostro sostegno ai piccoli imprenditori agricoli. soprattutto in un momento storico complesso come questo, in cui il settore vitivinicolo italiano e’ chiamato ad affrontare nuove sfide in termini di innovazione, sostenibilita’ e prospettive inedite per i mercati internazionali. l’esperienza di far partecipare le nostre aziende agricole alla piu’ grande agora’ internazionale del wine business, ci ha insegnato – aggiunge RISSO – l’importanza strategica di valorizzare i loro vini, eccellenze distintive della nostra filiera vitivinicola, che raccontano l’alta qualita’ delle produzioni dei nostri territori. le aziende agricole che porteremo – conclude il presidente dell’associazione, che rappresenta 32mila imprese – sono realta’ che aderiscono al nostro progetto “coltiva il gusto”, che ha anche una vetrina di prenotazione online e che prevede la sottoscrizione di un codice etico per una filiera produttiva e distributiva piu’ equa, sostenibile e giusta’”.

VINITALY: FORAGRI PRESENTE ANCHE
QUEST’ANNO ANNUNCIA CONSO

“anche quest’anno foragri sara’ presente al vinitaly con un proprio stand, a conferma dell’attenzione che il fondo rivolge al settore vitivinicolo e alla formazione come leva strategica per la competitivita’ delle imprese agricole”. lo afferma in un comunicato il presidente di foragri, vincenzo CONSO. “lo stand – prosegue il comunicato – sara’ collocato nella galleria tra le hall 2-3, stand 9, e rappresentera’ un punto di incontro per ascoltare le esigenze delle aziende del settore e fornire informazioni sulle opportunita’ offerte dal fondo. nell’ambito della manifestazione, l’8 aprile alle ore 10.00 (sala respighi), foragri, in collaborazione con eban, promuove un workshop per presentare i risultati di una ricerca realizzata da wine monitor nomisma, dedicata alla valutazione degli impatti della formazione per il rafforzamento della competitivita’ nel comparto vitivinicolo. durante la fiera, foragri sara’ inoltre presente con incontri informativi presso gli stand di confagricoltura e cia, oltre che in alcune aziende interessate a conoscere da vicino le attivita’ del fondo”.

VINITALY: AGCI, CONTO ALLA ROVESCIA PER IL CONFRONTO A VERONA
SU SFIDE E OPPORTUNITA’ PER LA COOPERAZIONE VITIVINICOLA

“si aprira’ a verona domenica prossima, 6 aprile, il vinitaly, uno dei principali eventi internazionali dedicati al mondo del vino, che riunisce produttori, esperti e appassionati del settore. in un contesto globale in continua evoluzione, la cooperazione vitivinicola si trova ad affrontare diverse sfide, tra le quali l’aumento dei costi di produzione, le difficolta’ legate ai cambiamenti climatici e la crescente concorrenza sui mercati esteri. un quadro minacciato anche dalla scure dei dazi usa, ma dove le prospettive per il futuro rimangono aperte, grazie anche all’attenzione della commissione ue per il comparto vitivinicolo europeo (il pacchetto presentato nei giorni scorsi da bruxelles contiene misure ritenute urgenti e specifiche per aiutare il comparto ad affrontare le importanti sfide e a diventare piu’ competitivo)”. lo rende noto un comunicato stampa di agci agroalimentare. “la cooperazione tra produttori in particolare – ha dichiarato antonello CAPUA, presidente di agci agroalimentare – puo’ rappresentare una risposta efficace a queste problematiche, permettendo di ottimizzare le risorse, migliorare la sostenibilita’ e promuovere strategie di marketing congiunte per valorizzare i vini italiani nel panorama internazionale. in questo senso – ha sottolineato CAPUA – il vinitaly rappresenta un’importante opportunita’ per rafforzare la cooperazione tra gli attori della filiera vitivinicola. e’ fondamentale unire le forze per affrontare le sfide del settore, puntando su innovazione e sostenibilita’. solo cosi’ potremo garantire un futuro prospero per il nostro patrimonio vitivinicolo”. “l’evento di verona – prosegue il comunicato – sara’ quindi un palcoscenico per discutere le strategie di sviluppo, valorizzare le migliori pratiche di cooperazione e costruire un futuro resiliente per il settore vitivinicolo italiano. agci sara’ presente con CAPUA, enrico CASOLA, presidente di agci pesca e acquacoltura e coordinatore di settore e il responsabile del settore agroalimentare alessio CIACCASASSI. le cooperative vitivinicole agci presenti alla kermesse, saranno araldica castelvero, cantina forli’ predappio, cantina sociale di calasetta, cantine ermes, colle moro, colomba bianca, gotto d’oro, valle dell’acate”.

VINITALY: PARMIGIANO REGGIANO PRESENTE
NEL PADIGLIONE EMILIA-ROMAGNA

“il parmigiano reggiano sara’ protagonista a vinitaly 2025, in programma a veronafiere da domenica 6 a mercoledi’ 9 aprile, con uno stand ubicato nel padiglione emilia-romagna (stand e19 pad.1)”. lo rende noto un comunicato del consorzio del parmigiano reggiano, che cosi’ prosegue: “proprio in occasione dell’inaugurazione del padiglione, domenica 6 aprile alle 12:30, si terra’ l’iconica apertura di una forma di parmigiano reggiano, evento che vedra’ la partecipazione di nicola BERTINELLI, presidente del consorzio del parmigiano reggiano, michele de PASCALE, presidente della regione emilia-romagna, alessio MAMMI, assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca, rapporti con la ue della regione, davide FRASCARI, presidente di enoteca regionale emilia-romagna, e lo chef massimo BOTTURA del ristorante osteria francescana (tre stelle michelin). lo chef festeggera’ i 30 anni del suo locale di punta aprendo nel padiglione un ristorante temporaneo di cucina emiliana. nei quattro giorni saranno serviti piatti ideati dalla francescana family, in abbinamento ai vini della regione, in cui uno degli ingredienti protagonisti sara’ il parmigiano reggiano. con la sua partecipazione, BOTTURA contribuisce ad amplificare l’immagine turistica della regione: come sottolineato da roberta FRISONI, assessore regionale al turismo, la food valley e’ una realta’ di grande richiamo, in grado di generare un indotto economico di oltre 92 milioni di euro tra turismo, enogastronomia e cultura. nel corso della fiera, il parmigiano reggiano mettera’ inoltre in mostra tutta la propria versatilita’ in una serie di abbinamenti con i vini di cantine florio, cantine intorcia, consorzio franciacorta, consorzio tutela lambrusco e consorzio tutela vini valpolicella. la dop e’ infatti un prodotto caratterizzato da una straordinaria varieta’ di aromi e sapori dati dalla biodiversita’ delle razze bovine, dalle stagionature e dai prodotti ‘certificati’, che lo rendono diverso dagli altri formaggi: e’ infatti un simbolo del made in italy in grado di conferire un tocco di carattere unico ai piatti, di figurare nei menu’ dei migliori chef del mondo e, al contempo, di abbinarsi con disinvoltura a vini, birre e distillati. a vinitaly sara’ possibile assaggiare i prodotti di ben otto caseifici presenti a rotazione: domenica 6 aprile caseificio ugolotti e 4 madonne caseificio dell’emilia; lunedi’ 7 aprile consorzio vacche rosse e societa’ agricola montecoppe; martedi’ 8 aprile caseificio rosola di zocca e latteria soc. coop.va la grande; mercoledi’ 9 aprile antica fattoria caseificio scalabrini e latteria agricola mogliese. si tratta di otto dei 51 caseifici di tutte le province della zona di origine (parma, reggio emilia, modena, bologna alla sinistra del fiume reno e mantova alla destra del po) che parteciperanno all’edizione primaverile di caseifici aperti (sabato 12 e domenica 13 aprile), l’appuntamento che due volte all’anno offre a tutti – dai foodies ai curiosi, grandi e piccini – la possibilita’ di partecipare e immergersi nella produzione della dop, con visite guidate alla lavorazione e nei magazzini di stagionatura, la possibilita’ di acquistare la dop direttamente dalle mani dell’artigiano che l’ha creata e un ricco ventaglio di attivita’: tutte esperienze uniche, autentiche e legate al territorio che gli appassionati potranno vivere in prima persona (per vedere l’elenco completo dei partecipanti e delle attivita’ previste, basta visitare il sito del consorzio). il consorzio ha scelto vinitaly come palcoscenico per lanciare la manifestazione per la crescente rilevanza del turismo enogastronomico italiano, settore che ha generato un valore economico complessivo di 40,1 miliardi di euro, registrando un interesse crescente per esperienze autentiche legate alle tradizioni del belpaese, quali le visite ai caseifici del comprensorio e alle cantine d’eccellenza. ‘e’ un grande onore partecipare a questa edizione di vinitaly nel padiglione di una delle due regioni alle quali il prodotto e’ indissolubilmente legato’, ha dichiarato nicola BERTINELLI, presidente del consorzio del parmigiano reggiano. ‘oltre alle prestigiose collaborazioni con cantine italiane d’eccellenza, per noi sara’ anche l’importante occasione per lanciare l’appuntamento primaverile con caseifici aperti. parmigiano reggiano si riconferma sempre piu’ come una vera e propria ‘destinazione turistica’: basti pensare che nel 2024 i visitatori totali nei caseifici del comprensorio sono stati oltre 180.000, in aumento del 5,9% sul 2023. le indicazioni geografiche non sono dunque solo un fattore economico per chi le produce, ma anche un vero e proprio elemento di sviluppo territoriale per la loro zona di origine’.”.

VINITALY: L’ASSOCIAZIONE VERACE PIZZA NAPOLETANA
PRESENTE CON DUE APPUNTAMENTI

l’associazione verace pizza napoletana (avpn) sara’ presente al vinitaly con due appuntamenti. sabato 5 aprile alle 19.00, nel cortile del tribunale, si terra’ una serata di degustazione organizzata dall’assessorato all’agricoltura della regione campania. i maestri pizzaioli dell’avpn, insieme allo staff della pizzeria peperino di verona, proporranno pizze abbinate a vini campani. lunedi’ 7 aprile alle 10.30, nella sommelierlounge di ais italia (pad. 10 – 1° piano), sara’ presentato il progetto pairing pizza napoletana. la firma dell’accordo tra antonio PACE, presidente avpn e sandro CAMILLI, presidente di ais italia, sancisce l’avvio di un percorso di formazione e promozione sugli abbinamenti tra pizza e vini regionali.

VINITALY AND THE CITY: 4/4 TAGLIO DEL NASTRO CON
LA CAMPIONESSA OLIMPIONICA DEBORAH COMPAGNONI

“sara’ la campionessa olimpionica di sci alpino, deborah COMPAGNONI, a tagliare il nastro di vinitaly and the city 2025 con un brindisi proiettato verso i XXV giochi olimpici invernali”. lo rende noto un comunicato di vinitaly, che precisa: “con al collo tre ori e un argento olimpici, compagnoni e’ infatti ambassador delle olimpiadi e paralimpiadi milano cortina 2026, che vedranno proprio l’arena di verona ospitare le cerimonie di apertura e chiusura”.l’appuntamento inaugurale del fuori salone di vinitaly si terra’ a verona venerdi’ 4 aprile, alle ore 18, nella loggia di fra giocondo (piazza dei signori).