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“‘a fronte di un panorama caratterizzato da elementi di grande incertezza, spesso esasperati da fattori endogeni all’agricoltura, il settore primario vive una situazione apparentemente contraddittoria nella quale coesistono la volonta’ di innovare e, al tempo stesso, una ridotta capacita’ di investimento’. con queste parole leonardo BOLIS, presidente di confai bergamo, aderente a cai agromec, sintetizza le principali criticita’ che stanno vivendo le imprese agromeccaniche e agricole a pochi giorni dall’assemblea annuale dell’associazione, che si svolgera’ a villa caroli zanchi, a stezzano (bergamo), nella mattinata di sabato 29 marzo”. lo rende noto un comunicato di confai bergamo, che cosi’ prosegue: “le problematiche che hanno messo a dura prova gli operatori del settore negli ultimi anni sono molteplici: la crescente volatilita’ dei mercati, gli effetti deleteri del cambiamento climatico, le conseguenze delle guerre e delle tensioni internazionali, le ripercussioni sull’economia mondiale delle insicurezze sul piano geopolitico. ‘nel complesso si registra una condizione generalizzata di incertezza che inevitabilmente si riverbera sugli investimenti pianificati dal sistema agricolo, rallentando gli interventi in termini di innovazione, di macchine e mezzi agricoli, in particolare di grandi potenze e di macchine da raccolta’, ricorda BOLIS. la battuta d’arresto per il processo di rinnovamento tecnologico in agricoltura ha penalizzato in maniera evidente l’agricoltura italiana, con investimenti in tecnologie di agricoltura 4.0 che hanno segnato una frenata dell’8% rispetto al 2023, fermandosi a 2,3 miliardi di euro. ‘questo dato e’ particolarmente significativo e preoccupante – aggiunge BOLIS -, considerando che e’ la prima volta che non assistiamo ad una crescita degli investimenti’. durante l’assemblea di sabato 29 marzo si terra’ una tavola rotonda dedicata al vincolo attualmente esistente tra la meccanizzazione agricola e i processi di innovazione digitale, con particolare enfasi sull’impiego dell’intelligenza artificiale in agricoltura. ‘l’implementazione di tecnologie digitali nelle aree rurali e’ un fattore chiave per costruire percorsi di maggiore produttivita’ e sostenibilita’ – sottolinea a questo proposito il segretario provinciale di confai bergamo, enzo CATTANEO -. i dati presentati lo scorso febbraio dall’osservatorio smart agrifood del politecnico di milano e dal laboratorio rise dell’universita’ degli studi di brescia registrano chiari segnali di sofferenza per quanto riguarda gli investimenti tecnologici in agricoltura, ma evidenziano al tempo stesso una certa tenuta nei comparti piu’ specifici degli acquisiti di software e dell’efficientamento dei fattori di produzione. cio’ significa che, seppure a fronte di una minore capacita’ globale di investimento, il settore primario non ha rinunciato a ridisegnare alcuni percorsi di sviluppo’. in questo quadro evolutivo particolarmente complesso un ruolo fondamentale dovra’ essere svolto dalle imprese agromeccaniche. ‘il livello di digitalizzazione in agricoltura – fa notare CATTANEO – non aumenta soltanto con l’incremento delle dimensioni aziendali medie, peraltro ancora molto ridotte nella nostra realta’ agricola, ma soprattutto grazie all’offerta di servizi sempre piu’ specializzati messi a disposizione da un contoterzismo professionale dinamico, flessibile e consapevole’.”.