numeri sorprendenti e un entusiasmo palpabile, confermando la sinergia tra
vino biologico e agroalimentare sostenibile. Con 15.000 visitatori, 300
buyer internazionali da 20 Paesi e oltre 2.000 incontri B2B, l’evento ha
rafforzato il ruolo di BolognaFiere come punto di riferimento per il
settore.
Le 1.050 cantine di Slow Wine Fair, di cui il 70% biologiche o
biodinamiche, e le 250 aziende presenti a SANA Food hanno offerto una
panoramica unica sul futuro dell’agricoltura: rigenerativa, rispettosa
della biodiversità e orientata alla qualità. La presenza del Ministro
dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l’importanza di
tutelare le produzioni italiane e il valore del “vino buono, pulito e
giusto” promosso da Slow Food.
Innovazione e sostenibilità sono stati temi centrali: dal packaging leggero
adottato da oltre il 40% delle cantine alla nuova Call to action della Slow
Wine Coalition. Non sono mancati momenti formativi con più di 100 eventi,
tra masterclass, conferenze e degustazioni, e riconoscimenti come il Premio
Carta Vini Terroir e Spirito Slow, che ha premiato 87 ristoratori ed
enotecari.
La crescita del biologico, testimoniata anche dai 10,4 miliardi di euro di
esportazioni nel 2024, si intreccia con il ruolo cruciale delle aziende
italiane nel promuovere un’agricoltura sostenibile.
L’appuntamento è già fissato: dal 22 al 24 febbraio 2026, Bologna tornerà a
essere la capitale del vino e del cibo bio, pronta a rafforzare ancora di
più questo importante legame tra salute, ambiente e qualità.