CORTE COSTITUZIONALE PUBBLICATA SENTENZA SU AMMISSIBILITA’ REFERENDUM ABROGATIVO CONTRATTI DI LAVORO A TERMINE

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“la corte costituzionale, con la sentenza numero 14 – consultabile qui: bit.ly/3EF1c8T -, ha dichiarato ammissibile la richiesta di referendum abrogativo denominata ‘abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi'”. lo rende noto un comunicato della corte che cosi’ prosegue: “il quesito referendario riguarda l’abrogazione di alcune previsioni (articoli 19, commi 1, 1-bis e 4, e 21, comma 01, del decreto legislativo numero 81 del 2015) che attualmente consentono la stipulazione di contratti di lavoro a tempo determinato (e anche la loro proroga e/o il rinnovo) fino a un anno senza dover fornire alcuna giustificazione, e, per quelli di durata superiore, sulla base di una giustificazione individuata dalle parti, anche se non prevista ne’ dalla legge, ne’ dai contratti collettivi stipulati dai sindacati piu’ rappresentativi a livello nazionale. le norme oggetto del quesito non rientrano fra le leggi per cui la costituzione, all’articolo 75, esclude che si possa richiedere referendum abrogativo. il quesito, inoltre, soddisfa tutti i requisiti (di chiarezza, omogeneita’, univocita’) richiesti per consentire all’elettore di esercitare una scelta libera e consapevole. esso, infatti, e’ formulato nei termini di un’alternativa secca: da un lato, abrogare le disposizioni vigenti, con conseguente estensione ai rapporti di lavoro di durata infrannuale dell’obbligo di giustificazione dell’apposizione del termine oggi sussistente per la stipulazione di contratti di lavoro di durata superiore all’anno e il necessario riferimento, per tutti i contratti a termine, alle sole cause giustificative previste dalla legge o dai contratti collettivi; dall’altro, conservare la normativa vigente, che, all’opposto, ne liberalizza l’impiego”.