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si e’ svolto a bologna, nella sede della regione, un incontro in cui il presidente anbi nazionale ed emilia-romagna, francesco VINCENZI, a nome di tutti i consorzi di bonifica regionali, ha presentato al presidente della regione michele DE PASCALE le attivita’ svolte dai consorzi ed i lavori e le tempistiche delle attivita’ da concludere nei prossimi mesi. ne da’ notizia un comunicato di anbi emilia-romagna. si tratta di opere necessarie per fronteggiare il cambiamento climatico realizzate entro il 2026 per una spesa totale di 1,2 miliardi di euro, con 111 interventi strategici (piu’ le ordinanze commissariali) che coinvolgono 1.100 imprese, molte delle quali del territorio. all’incontro sono intervenuti: la sottosegretaria alla presidenza della regione manuela RONTINI; l’assessora all’ambiente, programmazione territoriale, mobilita’ e trasporti, infrastrutture irene PRIOLO; l’assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca, rapporti ue alessio MAMMI; il direttore generale di anbi, massimo GARGANO. “l’acqua e’ un bene primario che dobbiamo tutelare e utilizzare con criterio e rispetto: e’ una risorsa per le comunita’ e per il nostro sistema produttivo, in particolare, per l’agroalimentare. i cambiamenti climatici in atto ci chiedono ora uno sforzo strategico maggiore per canalizzare questa risorsa senza compromettere la sicurezza del territorio e della popolazione che lo abita”, ha detto il presidente DE PASCALE, che ha aggiunto: “occorre un’accelerazione nelle azioni di mitigazione e adattamento, e in questo contesto i consorzi di bonifica rappresentano un pilastro fondamentale. grazie alla collaborazione tra istituzioni, imprese e il sistema consortile, le infrastrutture che stiamo realizzando risultano essenziali per garantire l’accesso all’acqua, la messa in sicurezza del territorio, una maggiore protezione dalle emergenze climatiche e dalle crisi idriche. e’ un buon passo avanti, ma non e’ la soluzione definitiva. resta ancora tanto da fare e il nostro impegno sara’ massimo per dare un futuro piu’ sereno anche alle cittadine e ai cittadini di domani”. “ringrazio la regione emilia romagna e il presidente DE PASCALE per la collaborazione immediata, fattiva e l’opportunita’ di presentare organicamente quello che i consorzi di bonifica stanno facendo in un 2025 che per noi e’ cruciale”, ha detto VINCENZI – “stiamo centrando tutti gli obiettivi che ultimeremo entro il 2026 a dimostrazione della capacita’ e rapidita’ di esecuzione delle opere necessarie per arginare il cambiamento del clima. le risorse impegnate pero’ sono solo una prima risposta e non sufficienti a mettere in sicurezza complessivamente il territorio perche’ il deficit da recuperare e’ ampio non solo a livello di infrastrutture ma anche per raggiungere una migliore e piu’ proficua gestione possibile dell’acqua in emilia romagna”. “la lunga catena di eventi estremi che hanno caratterizzato l’ultimo decennio, sia sotto forma di periodi prolungati di scarsita’ idrica sia come drammatici fenomeni alluvionali distruttivi, mostrano chiaramente che le gravi ripercussioni territoriali del cambiamento climatico rappresentano una realta’ conclamata cui porre rimedio per incrementare la capacita’ di adattamento e la resilienza delle comunita’ emiliano-romagnole. gli impatti negativi che si sono frequentemente abbattuti sulla regione, anche rispetto ad altri comprensori nel panorama nazionale, hanno progressivamente generato danni ingenti alla popolazione e al sistema economico, soprattutto quello a vocazione agroalimentare, simbolo di valore e ricchezza del made in italy. il mondo della scienza e della ricerca piu’ approfondita sul mutamento del clima ci consegna la prospettiva di un’ulteriore accelerazione nei prossimi anni di questi eventi estremi e l’intensificazione dei loro impatti su territori gia’ indeboliti e dunque piu’ fragili. i consorzi di bonifica associati ad anbi, in questa delicata fase storica, stanno facendo con responsabilita’ la loro parte e grazie alle linee di finanziamento intercettate, al consolidamento delle partnership con ue, governi e regioni e alla capacita’ progettuale unita alla rapidita’ di esecuzione, stanno realizzando circa 300 opere per un valore di 3 miliardi di euro in italia”, informa il comunicato. “in questo scenario nazionale i consorzi di anbi emilia romagna rappresentano un terzo del valore complessivo per la realizzazione delle nuove infrastrutture o per l’adeguamento e ammodernamento di quelle esistenti: opere strategiche per la mitigazione e l’adattamento dei territori ed il risparmio idrico, stoccaggio, derivazione e distribuzione della risorsa, consolidamenti arginali, casse di laminazione, tutte volte a migliorare la gestione della risorsa idrica da piacenza a rimini. oggi gli 8 consorzi di bonifica dell’emilia romagna piu’ il cer canale emiliano romagnolo, grazie ai finanziamenti ottenuti a partire dal 2018 fino al 2024 e nonostante il periodo dell’emergenza pandemica, stanno tutti lavorando a ritmo serrato per ultimare entro il 2026 infrastrutture per 800 milioni di euro che raggiungono 1,2 miliardi (sommando anche le recenti ordinanze commissariali a seguito dell’alluvione del 2023 negli areali interessati). rilevante e’ la percentuale di realizzazione dei progetti che per quanto concerne il solo pnrr e’ tra le piu’ alte dell’intero paese. assolutamente rilevante anche le esternalita’ positive in termini occupazionali generate dagli interventi che hanno visto il coinvolgimento, oltre allo staff dei consorzi, anche di 1.100 imprese, molte delle quali del territorio”, conclude anbi emilia-romagna.