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“la barbabietola e’ strategica per le buone prassi agronomiche, la rotazione agraria e la diversificazione”: lo ha detto il presidente della coop agricola villa nani, damiano GIACOMETTI, nell’aprire l’incontro tecnico sulla coltura della barbabietola da zucchero che si e’ tenuto nei giorni scorsi nella sede della cooperativa a castelguglielmo (ro), informa un comunicato. “la barbabietola e’ la coltivazione su cui vi e’ piu’ ricerca scientifica in assoluto – ha aggiunto marco BARONCELLI, responsabile area veneto friuli di coprob, l’unico produttore cooperativo di zucchero in italia -. la barbabietola migliora la produttivita’ dei terreni e migliora anche la produzione nel tempo. coprob assiste i suoi produttori a tutti i livelli – ha aggiunto rivolto ai presenti -: vi arriva un bollettino agrotecnico aggiornato sulle ultime novita’, un sms con gli avvisi sui trattamenti, ci sono due uffici dedicati alle certificazioni che vi aiutano ad adempiere la burocrazia e un tecnico di zona sempre pronto a venire in campo”. spiega il comunicato che l’incontro e’ stato quasi un appello pro barbabietola, laddove gli imprenditori agricoli, anche polesani, si dimostrano dubbiosi verso una coltura fondamentalmente delicata, che mal sopporta i grandi caldi regalati dai cambiamenti climatici degli ultimi anni. pero’ il team di coprob, cui si e’ aggiunto giovanni CAMPAGNA, responsabile del centro studi beta, il piu’ grande esperto del settore bieticolo in italia, combatte i pregiudizi con la scienza e la corretta pratica agronomica. CAMPAGNA ha illustrato la sperimentazione su tutte le varieta’ di barbabietola nel 2024, i cui dati evidenziavano le criticita’ delle varieta’ tradizionali rispetto alle nuove nella resistenza alle fitopatologie. “il miglioramento genetico c’e’ tutto – ha detto CAMPAGNA – ma i cambiamenti climatici hanno eroso i vantaggi diminuendo la produzione. per ora la cosa migliore e’ ancora anticipare la campagna bieticola – ha aggiunto -. quando e’ possibile sarebbe meglio anticipare anche le semine, ma c’e’ sempre il rischio delle gelate di ritorno, e poi, quando arrivano i grandi caldi, bisogna anticipare l’estirpo evitando il rischio marcescenza”. sul piano delle fitopatologie, molti agrofarmaci piu’ aggressivi sono in fase di ritiro dal mercato e non verranno sostituiti, quindi entra in campo la buona tecnica agronomica per fortificare le colture, la rotazione agraria, l’impiego oculato dei fitofarmaci con dosaggi e tempistiche precise. infine, uno sguardo ai mercati, che vanno sempre rapportati ai cinque anni precedenti. quest’anno coprob, assicura ai soci 51 euro a tonnellata lorde, 48 euro ai conferenti: meno del 2024, ma in linea col quinquennio precedente, cio’ significa che la coltura continua a rendere economicamente. sul piano del marketing, stanno andando bene i progetti di identificazione del made in italy. “siamo riusciti a valorizzare lo zucchero italiano mettendo al centro i volti dei bieticoltori – ha spiegato marco BARONCELLI, mostrando le confezioni di zucchero a marchio ‘italia zuccheri, nostrano, 100 per cento italiano’. il nostrano grezzo e’ diventato il nostro prodotto di punta, venduto a 1,75 euro al pacchetto da mezzo chilo rispetto all’euro del tradizionale – ha informato -. poi abbiamo prodotto anche il biologico, che stiamo vendendo benissimo a tre euro al pacchetto. il tutto perche’ dobbiamo riuscire a staccarci dal prezzo mondiale di borsa dello zucchero. i nostri clienti (leggasi ferrero, bauli, mulino bianco e altri grandi marchi) – ha sottolineato BARONCELLI – ora vogliono sempre di piu’ lo zucchero certificato. noi siamo stati i primi al mondo a certificare un lotto di zucchero, non lo aveva mai fatto nessuno sulle colture estensive”. in conclusione, il presidente di villa nani damiano GIACOMETTI ha chiosato: “la strada della valorizzazione del prodotto e’ l’unica percorribile per salvaguardare il reddito degli imprenditori agricoli. villa nani ha un servizio tecnico preparato, senza provvigioni, e un magazzino agrofarmaci, quindi possiamo integrare la collaborazione con coprob e anche valutare soluzioni di pagamento allineati con gli incassi degli agricoltori, perche’ oggi la parte finanziaria di un’azienda e’ determinante”.