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“‘le sfide dell’industria alimentare tra sostenibilita’, contrattazione e sicurezza’ e’ il titolo dell’iniziativa organizzata dalla uila-uil a parma, il prossimo 19 febbraio, alle ore 9.30, (auditorium paganini) alla quale parteciperanno, insieme a 600 delegate e delegati sindacali, gli esponenti delle principali associazioni datoriali e delle imprese del settore”. lo rende noto un comunicato della uila-uil, che cosi’ prosegue: “nel corso dei lavori sara’ presentata la ricerca, realizzata dalla uila e promossa dall’ente bilaterale del settore industria alimentare (ebs) ‘i bilanci di sostenibilita’: come coniugare produzione, occupazione, tutela ambientale e performance economico finanziarie’ che raccoglie e analizza i punti di vista, le opinioni e le riflessioni delle lavoratrici/lavoratori e dei rappresentanti di molte aziende del settore. ad arricchire i temi trattati nel convegno, ci saranno anche i contributi scientifici di maria teresa BIANCHI, docente di economia aziendale-universita’ la sapienza e antonio de BELVIS, docente igiene e sanita’ pubblica-universita’ cattolica del sacro cuore. il dibattito sara’ animato dalla relazione della segretaria generale uila-uil enrica MAMMUCARI e dagli interventi di mario PICCIALUTI, direttore generale unionfood, silvio FERRARI, presidente federprima, lara SANFRANCESCO, direttore generale unaitalia. concludera’ i lavori il segretario generale uil, pierpaolo BOMBARDIERI. ‘il tema della sostenibilita’ e’ ormai, da molti anni, entrato a far parte, oltreche’ dell’agenda politica di governi e istituzioni, nazionali e internazionali, anche delle strategie aziendali dei diversi comparti produttivi, tra i quali anche l’industria alimentare, spiega MAMMUCARI -. sul tema della sostenibilita’ crediamo sia necessario coinvolgere sempre piu’ anche i sindacati e i lavoratori nella pianificazione degli obiettivi, per concordare le strategie per conseguirli e redistribuirne i vantaggi, anche economici, attraverso il premio di risultato. per raggiungere l’obiettivo di una sostenibilita’, che deve essere al tempo stesso ambientale, economica e sociale, occorre un forte spirito di collaborazione e fiducia reciproca e la volonta’ di costruire un nuovo modello di sviluppo che metta al centro le persone’.”.