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“‘mai come ora l’europa e’ al centro di una durissima sfida competitiva da parte delle altre aree del mondo e che si innesca su un deficit di crescita degli ultimi anni che non possiamo non vedere’, ha detto luigi SCORDAMAGLIA, amministratore delegato di filiera italia, intervenuto all’annual meeting di connact, la piattaforma di eventi che favorisce il confronto tra soggetti privati e istituzioni”. lo rende noto un comunicato di filiera italia, che cosi’ prosegue: “‘porre in conflitto il green deal con la produzione manifatturiera e agricola, come fatto dall’ultima commissione ha aggravato una crisi preesistente’, ha continuato SCORDAMAGLIA. siamo stati costretti a sopportare i costi di una transizione verde calata dall’alto invece che supportata da fondi europei e politiche di sviluppo e questo ha dato il via a una pericolosa reazione negativa, anche da parte degli stessi cittadini, alla transizione verde che, gestita invece con intelligenza, pragmatismo e neutralita’ tecnologica e con obiettivi e tempi realistici, rappresenta, invece, un’opportunita’ competitiva per tutta l’europa. e guardando ai dati – in italia nel 2024, la produzione alimentare ha toccato il + 1,7% contro il – 3,3% della produzione manifatturiera generale, stessa cosa per l’export, quello alimentare e’ arrivato a + 8,6% contro il – 0,7% di quello generale, senza contare che il settore che corre di piu’ e’ l’agribusiness con 315 miliardi su un totale di 2500 miliardi – SCORDAMAGLIA si domanda ‘cosa serve ancora per decidere su quali settori puntare? il nostro settore agroalimentare e’ centrale per la nostra competitivita’ e per la nostra food security, il rischio smantellando il nostro comparto e’ quello di renderci dipendenti dall’estero’. ‘ma attenzione – ha proseguito SCORDAMAGLIA – i grandi nemici di questo settore non sono solo politiche sbagliate autolesionistiche o dazi di paesi terzi. sono nemici molto piu’ subdoli, i cibi ultra processati che sostituiscono gli ingredienti chimici a quelli naturali’. cibi lontani millenni dalla nostra dieta che negli stati uniti rappresentano, ormai, il 60% dell’apporto energetico quotidiano, che stanno portando la popolazione statunitense al 60% di obesita’ e che sono responsabili anche di un livello di obesita’ vicino al 30% dei bambini in italia. ‘oggi – ha concluso SCORDAMAGLIA – tutto il sistema italia qui riunito e le istituzioni europee devono essere sempre piu’ alleati sulla produzione agroalimentare ue, sulla food security, contro la disuguaglianza alimentare, contro gli accordi bilaterali senza reciprocita’ vera, contro cibi ultra processati e sintetici che cancellano il legame con la terra, mettendo a rischio la salute dei nostri consumatori sull’applicazione del principio di precauzione sui cibi sintetici assemblati nei bioreattori esattamente come farmaci e non come novel food’.”.