CONSORZIO PARMIGIANO REGGIANO A MARCA BOLOGNA FIERE ANNUNCIA DATI POSITIVI SELL-OUT ITALIA 2024

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“il consorzio del parmigiano reggiano torna a marca by bolognafiere, la fiera italiana dedicata alla marca commerciale, con lo stand b126-c129 pad/hall 26”. lo rende noto un comunicato del consorzio, che cosi’ prosegue: “la manifestazione e’ l’occasione per sviluppare i rapporti di collaborazione con le catene gdo, sia nella prospettiva delle ‘private label’, sia dello sviluppo a 360 gradi del parmigiano reggiano nella prospettiva di valorizzazione della dop, di profondita’ della gamma offerta e di supporto alla valorizzazione del brand. nel corso della prima giornata, il consorzio ha inoltre annunciato i dati positivi del sell-out totale italia (distribuzione moderna e discount; fonte: niq) nel 2024: le vendite a volume hanno segnato un +1% (pari a 47.383 tonnellate) sul 2023, mentre le vendite a valore registrano un +4,1% (pari a oltre 873 milioni di euro). il parmigiano reggiano sovraperforma a fronte di uno scenario di mercato che nel 2024 ha visto un calo delle vendite a volume totali del -0,9% (pari a 126.884 tonnellate) e una crescita delle vendite a valore del +1,1% (oltre 2 miliardi di euro). per il consorzio, la fiera e’ anche l’occasione per promuovere l’utilizzo della dop come ingrediente caratterizzante in prodotti alimentari, ovvero tutti i prodotti composti, elaborati o trasformati che recano nell’etichettatura, nella presentazione o nella pubblicita’ il riferimento a una denominazione protetta. dati alla mano, si tratta di un mercato che sta crescendo velocemente: basti pensare che nel 2023 l’industria e’ stata il secondo canale distributivo per il parmigiano reggiano, con una percentuale che si e’ attestata al 17,1%. inoltre, nello stesso anno i prodotti contenenti la dop come ingrediente caratterizzante hanno registrato ottime performance, con un aumento delle vendite a valore del +19,2% e delle vendite a volume del +15,3% (fonte: niq-gfk), a dimostrazione del valore aggiunto che fornisce l’uso del nome “parmigiano reggiano” nell’etichettatura. la dop e’ infatti un simbolo di eccellenza e di versatilita’ in grado di conferire un tocco di carattere unico a qualsiasi categoria merceologica, come prodotti da forno, paste ripiene, sughi pronti, creme, secondi piatti, salumi, insalate, olio e dolci. un esempio perfetto degli oltre 1200 prodotti autorizzati e’ il pesto barilla con basilico da agricoltura sostenibile e parmigiano reggiano, prodotto leader nel mercato del pesto, esportato in tutto il mondo, dagli usa al giappone, che rappresenta il matrimonio tra due realta’ simbolo della cucina italiana e della dieta mediterranea. il consorzio ha dunque salutato con grande favore l’entrata in vigore nello scorso maggio del regolamento ue 2024/1143 sulle indicazioni geografiche, che contiene un articolo sui prodotti trasformati che utilizzano come caratterizzante un’indicazione geografica e recepisce alcuni principi generali gia’ applicati dal consorzio, quali l’obbligo a non utilizzare prodotti comparabili e a usare una quantita’ minima dell’ig al fine di caratterizzare il gusto del prodotto. inoltre, e’ divenuto obbligatorio per l’operatore stabilito nell’ue notificare preventivamente ai consorzi l’intenzione di commercializzare un prodotto che utilizza una ig come ingrediente caratterizzante. il nuovo regolamento si e’ affiancato al dec. lgs. 297/04 italiano che, gia’ dal 2004, prevede che i consorzi debbano autorizzare i prodotti trasformati che usano un ig come ingrediente caratterizzante. il consorzio del parmigiano reggiano attualmente da’ l’autorizzazione quando la dop e’ presente al 4% sul prodotto finito minimo e al 15% per i prodotti lattiero-caseari come le creme e i formaggini fusi”.