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“e’ ai nastri di partenza il progetto tomato water, un’iniziativa strategica per la gestione razionale, efficiente e sostenibile dell’acqua nella filiera del pomodoro da industria, promossa e coordinata dall’organizzazione interprofessionale oi pomodoro da industria nord italia”. lo rende noto un comunicato dell’organizzazione interprofessionale, che cosi’ prosegue: “il progetto, dal valore di circa 400.000 euro e dalla durata di tre anni, e’ stato approvato e finanziato al 90%, cioe’ per circa 360.000 euro, nell’ambito del bando psr emilia-romagna 2023 – copsr 2023-2027. il progetto, da tempo nell’animo dell’oi pomodoro da industria nord italia, ha lo scopo di stimare la necessita’ di acqua della filiera e di metterla a confronto con la disponibilita’ dei territori piu’ significativi per la coltura del pomodoro nel bacino nord (piacenza, parma e ferrara) per prevenire eventuali criticita’ e permettere agli operatori, una volta acquisite le informazioni, di regolare e ottimizzare l’utilizzo dell’acqua, preservandola per periodi o zone specifiche che presentano particolari problematicita’. tra gli obiettivi del progetto tomato water, infatti, c’e’ quello di studiare uno strumento in grado di mettere a fuoco gli squilibri fra il fabbisogno di acqua e la reale disponibilita’ nei vari territori in alcuni momenti dell’anno. la quantificazione scientifica del fabbisogno idrico, sia per irrigare i campi sia per la trasformazione industriale, potra’ inoltre essere di grande aiuto per sostenere le posizioni della filiera nella richiesta di interventi strutturali di potenziamento dell’approvvigionamento dell’acqua. lo scorso 13 novembre e’ stata costituita l’associazione temporanea di scopo fra ben 23 partner, tra cui organizzazioni di filiera, produttori, universita’, enti di ricerca e i consorzi di bonifica delle tre province principali del nord italia per la produzione di pomodoro da industria. un partenariato che fara’ dialogare la filiera produttiva con gli enti gestori dell’acqua, confrontandosi con strumenti innovativi studiati dagli enti di ricerca. l’oi pomodoro da industria nord italia coordinera’ le attivita’; le op-organizzazioni di produttori, con le loro aziende agricole, provvederanno a fornire gli elementi utili per definire il fabbisogno idrico necessario alla coltivazione del pomodoro sui vari territori; i consorzi di bonifica metteranno a disposizione le informazioni aggiornate in tempo reale sulla disponibilita’ della risorsa idrica; l’universita’ cattolica di piacenza e il cer-canale emiliano romagnolo studieranno uno strumento per stimare e mettere a confronto i due diversi dati; vsafe, lo spin-off dell’universita’ cattolica del sacro cuore, effettuera’ una stima economica delle possibili decisioni gestionali in caso di scarsita’ della risorsa. con tomato water, l’oi pomodoro da industria nord italia conferma il suo impegno per l’innovazione e la sostenibilita’, mettendo a disposizione della filiera strumenti avanzati e una visione strategica per affrontare le sfide del cambiamento climatico. un passo in piu’ dell’organizzazione interprofessionale nell’affiancare la filiera nel percorso di sostenibilita’ nell’approvvigionamento idrico sia per la produzione agricola sia industriale, nel segno di un dialogo costruttivo con le istituzioni”.