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“solo 25 focolai su circa 750 allevamenti bufalini della provincia di caserta e area cluster ridotta a 4 comuni. a distanza di poco piu’ di due anni dalle misure adottate dalla regione campania per superare il problema brucellosi, in provincia di caserta si registrano concreti risultati molto positivi per il futuro della filiera bufalina, settore particolarmente importante per la terra di lavoro e la provincia di salerno. uno degli impegni che abbiamo assunto con il settore bufalino e’ stato il sostegno al mancato reddito. un impegno che abbiamo preso con il presidente piero DE LUCA (pd) e che abbiamo concretizzato con l’avviso per mancato reddito per gli abbattimenti nel 2022, 2023 e 2024, pari a 365 euro per capo abbattuto, secondo le stime del mancato reddito elaborate da ismea. si tratta di 124 aziende su 131 che hanno presentato domande per 18.300 capi abbattuti, che hanno impegnato prime risorse per 7 milioni di euro. ora siamo pronti per la seconda fase. nei primi mesi del 2025, sara’ pubblicato un nuovo avviso per le aziende che sono state costrette ad abbattere i capi dal 2017 al 2021, per le quali applicheremo la regola del de minimis, che recentemente e’ stato aumentato a 50mila euro. un’azione concreta per soddisfare tutti gli imprenditori agricoli che hanno subito ingenti danni”. lo ha detto nicola CAPUTO, assessore all’agricoltura della regione campania, intervenuto nel corso della conferenza stampa per illustrare i risultati delle attivita’ per l’eradicazione dalle malattie infettive delle specie bovina e bufalina in alcune aree della provincia di caserta, organizzata nella sala francesco de sanctis della regione campania alla presenza del supervisore del piano di eradicazione regionale, michele CHIARA, e dei rappresentanti di direzione veterinaria regionale, universita’ degli studi federico II di napoli, istituto zooprofilattico del mezzogiorno di portici e servizi veterinari delle aa.ss.ll. lo rende noto un comunicato stampa dell’assessorato.