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“21.276 firme per chiedere una vera sanita’ pubblica, a favore di tutti, in particolare degli anziani e dei piu’ fragili, raccolte negli scorsi mesi da cia veneto e anp (associazione nazionale pensionati) veneto. la consegna delle sottoscrizioni da parte di una delegazione all’assessore regionale manuela LANZARIN si e’ tenuta nel primo pomeriggio di oggi a palazzo balbi”. lo rende noto un comunicato stampa di cia veneto. “sono state raccolte ai mercati, in appuntamenti pubblici e nei nostri uffici dislocati in tutta la regione – sottolinea il presidente di anp cia veneto, giovanna GAZZETTA -. la risposta da parte dei cittadini e’ stata massiccia, a dimostrazione che la questione e’ molto sentita. e non e’ soltanto un tema di lunghissime liste d’attesa. e’ tutto il sistema sociosanitario che va migliorato, alla luce di quanto previsto dall’articolo 32 della costituzione”. stando ad un report di anp cia veneto, il 10% dei pensionati veneti (il 26% dei quali percepisce una pensione di meno di 750 euro al mese) rinuncia addirittura a curarsi a motivo degli alti costi nel privato. “il nodo sta tutto qui – precisa GAZZETTA – siccome il pubblico non e’ in grado di assicurare il servizio, sono tenuti a rivolgersi altrove. ma le spese, appunto, risultano insostenibili”. “fra le istanze avanzate da anp – prosegue il comunicato – va attuato un piano straordinario di investimenti, quantificato nell’8% del pil, finalizzato a intervenire sulle maggiori difficolta’ del sistema sociosanitario nazionale. questo, prima che il progressivo definanziamento raggiunga il 6,2% del pil previsto per il 2025, ‘quando e’ noto che sotto il 6,5% i servizi essenziali non possono essere garantiti a tutti i cittadini’. da rafforzare, inoltre, i servizi territoriali e la sanita’ di prossimita’: ‘serve aumentare il numero del personale sanitario, medici e infermieri, investire sulla prevenzione e sulle nuove tecnologie, come la telemedicina, sviluppare una sanita’ a misura di anziano’. infine, a livello nazionale occorre attuare la riforma della non autosufficienza, secondo il vero spirito della legge. ovvero, tutelando l’accesso ai servizi di prossimita’ per tutti e il sostegno alle famiglie, riconoscendo il ruolo dei caregiver”. “ora o mai piu’ – conclude GAZZETTA – ci auguriamo che l’amministrazione regionale, competente in materia di sanita’, ascolti il nostro appello, che e’ quello di decine di migliaia di veneti”.