SICUREZZA LAVORO: CONVEGNO CONFAGRICOLTURA INTERVENTI DI LOLLOBRIGIDA, FAVA, D’ASCENZO, GIANSANTI, MININNI, ROTA, MAMMUCARI, PAITOSKY

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“non credo che si possa pensare che l’insicurezza sul lavoro possa essere una componente del mondo del lavoro: dobbiamo cancellare questo fenomeno comprendendo le cause e cercando soluzioni, perche’ le vicende di natura penale intollerabili che hanno coinvolto tanti lavoratori non possono esistere nel quadro di una evoluzione futura del mondo del lavoro”. lo ha detto il ministro dell’agricoltura, francesco LOLLOBRIGIDA , intervenendo a palazzo della valle, a roma, al convegno “lavoro sicuro in agricoltura”, organizzato da confagricoltura per presentare uno strumento innovativo da mettere a disposizione delle aziende associate per migliorare la compliance in materia di sicurezza sul lavoro. il ministro ha sottolineato che il governo e’ a fianco di confagricoltura che dimostra di portare avanti tutti gli obiettivi in materia. riguardo alla formazione della commissione europea francesco LOLLOBRIGIDA ha sottolineato il ruolo chiave che se confermato, avra’ il vicepresidente esecutivo raffaele raffaele FITTO (fdi). il convegno, molto partecipato, e’ stato concluso dal presidente GIANSANTI (qui la sua dichiarazione ad agra press https://youtu.be/UDyJ3V-AVpQ) che ha ringraziato tutti gli interlocutori per aver dato atto a confagricoltura di voler affrontare concretamente il tema della sicurezza sul lavoro. il presidente ha invitato a ricercare un modello di bilateralita’ che “parli alla parte pubblica e ai suoi tempi”, che, ha aggiunto, “talvolta anticipiamo”. a proposito della rete del lvoro di qualita’ GIANSANTI ha assicurato che la confagricoltura non intende sottrarsi ma, piuttosto, punta a modificare alcune norme per migliorare l’adesione delle aziende attraverso una definizione dei parametri piu’ di buon senso. “per rafforzare la sicurezza sul lavoro in agricoltura le parole chiave sono: innovazione, incentivi e semplificazione. partiamo da un dato: le aziende agricole piu’ grandi registrano una minor incidenza di infortuni, se confrontate con le microaziende e con i lavoratori autonomi. gran parte degli infortuni, inoltre, avviene su trattori obsoleti, pertanto e’ utile incentivare il ricambio, anche attraverso i bandi inail isi che vanno replicati e rafforzati – ha dichiarato GIANSANTI. sul piano normativo, occorre semplificare il sistema di regole, privilegiando la sicurezza sostanziale rispetto a quella formale, e adeguando la normativa alle peculiari caratteristiche del lavoro agricolo. bisogna, inoltre, migliorare il sistema dei controlli, selezionando con maggiore attenzione le imprese da ispezionare, attraverso una puntuale attivita’ di intelligence”, ha aggiunto.”altro dato sul quale riflettere – ha proseguito GIANSANTI – e’ l’eccessiva pressione contributiva inail che grava sui datori di lavoro agricolo (13,24%), elevata sia in relazione agli altri settori produttivi (massimo 11,00%) sia in relazione all’andamento della gestione agricola inail per la parte che riguarda i lavoratori dipendenti. mancano inoltre incentivi economici per le imprese virtuose, che rispettano le regole e non registrano infortuni”, ha puntualizzato GIANSANTI. la folta platea ha seguito con interesse le relazioni “lavorare in sicurezza: manuale per imprese agricole”, di aronne STROZZI, professore aggiunto della luiss school of government, e “lavoro e sicurezza in agricoltura: analisi e proposte” di roberto CAPONI, direttore politiche lavoro di confagricoltura. il lavoro congiunto tra il prof. STROZZI e confagricoltura ha dato vita a una guida per le imprese agricole con l’obiettivo di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori. questo prontuario, che in futuro potra’ diventare un’app e avvalersi della realta’ aumentata, integra aspetti normativi, organizzativi e operativi, includendo una lista di controllo per verificare in ogni momento la compliance ai principi di sicurezza sanciti dalla normativa. Le relazioni introduttive hanno costituito la base per gli interventi successivi di fabrizio D’ASCENZO, rresidente di inail, gabriele FAVA, residente di inps, giovanni MININNI, segretario generale di flai-cgil, onofrio ROTA, segretario generale fai cisl, enrica MAMMUCARI, segretario generali uila-uil, claudio PAITOWSKY, presidente di confederdia. MININNI, che ha plaudito all’azione di confagricoltura, nel denunciare la scarsa efficienza dei controlli nelle aziende ha chiesto uno sforzo per fare pressione affinche’ si insedino le sezioni territoriali della rete del lavoro agricolo di qualita’ e che queste abbiano come primo obiettivo quello di creare le condizioni affinche’ gli interventi degli ispettori siano mirati alle aziende, per lo piu’ piccole, che piu’ facilmente vengono meno alla tutela della sicurezza dei lavoratori. i contratti nazionale e provinciali sono la miglior tutela della sicurezza ha osservato ROTA. a suo giudizio l’iscrizione alla rete del lavoro di qualita’ e’ un’ulteriore garanzia e le aziende virtuose che vi aderiscono vanno premiate. l’iniziativa della confagricoltura risponde a una visione strategica; questa e’ la sede della contrattazione ha detto MAMMUCARI nel sottolineare l’importanza di un’alleanza contro tutto cio’ che lede la dignita’ dei lavoratori e del fare impresa. a suo giudizio le nuove tecnologie e l’intelligenza artificale possono far fare un salto di qualita’ anche nella tutela della sicurezza. claudio PAITOSKY, presidente di confederdia ha parlato della opportunita’ di una formazione continua che soprattuto sia concentrata primariamente a diffondere la conoscenza della lingua italiana tra gli immigrati. nell’occasione del convegno confagricoltura sottolinea che nell’ultimo quinquennio indagato dall’inail(2018-2022), gli incidenti occorsi ai dipendenti agricoli sono sensibilmente diminuiti, a parita’ di occupati. nel 2022 si e’ registrato un decremento del 21,5% rispetto al 2018. una tendenza positiva che prosegue anche nel 2023. si evidenzia una contrazione anche degli incidenti mortali denunciati che, mediamente, sempre nel periodo di riferimento, sono risultati in leggero calo: il dato massimo, pari a 171 infortuni, e’ stato rilevato nel 2019 e quello minimo, 137 infortuni, nel 2022. in generale,- sottolinea confagricoltura – a livello di dibattito pubblico sul tema, si registra un percepito di insicurezza che non sempre corrisponde al vero. dal confronto con gli altri paesi europei, in realta’, emerge che il dato degli infortuni in italia e’ in linea con gli indici medi dell’unione e di molto inferiore rispetto a un importante paese agricolo come la francia. a questi risultati stanno contribuendo diversi fattori: dallo sviluppo di forme di agricoltura sostenibili, alla presenza di operatori sempre piu’ professionali, al contributo dato da tutta la filiera nel mettere a disposizione mezzi tecnici in grado di seguire l’evoluzione dell’agricoltura.