RAPPORTO ISMEA 2024, PRESENTAZIONE AL MASAF CON LOLLOBRIGIDA, LA PIETRA, D’ERAMO, PROIETTI, MARCHI, BORRIELLO

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“quella con i contratti di filiera e’ una sfida che richiedera’ un grande impegno da parte dell’istituto, ma che raccogliamo. abbiamo due scadenze: il 30 giugno 2025 e il 30 giugno del 2026, come si dice oggi in gergo, dovremo ‘mettere a terra’ i due miliardi di finanziamenti che daranno veramente una grande spinta a tutto il nostro sistema”, ha detto il presidente dell’ismea livio PROIETTI intervenendo alla presentazione del secondo rapporto sull’agroalimentare che si e’ svolta oggi nella sala cavour del masaf alla presenza del ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA. il rapporto e le sintesi sono disponibili al link https://tinyurl.com/4ju4ykuv ha introdotto e moderato i lavori il capo di gabinetto raffaele BORRIELLO, il quale ha ringraziato tutti i presenti, tra cui i sottosegretari luigi D’ERAMO e patrizio LA PIETRA i presidenti delle organizzazioni di rappresentanza e rappresentanti delle forze dell’ordine nonche’ diversi parlamentari. PROIETTI ha sottolineato come il sistema agroalimentare, pur con tutte le difficolta’ registrate nel 2023, dalle calamita’ causate dai cambiamenti climatici alle guerre, sia andato bene. e’ “un sistema che traina l’intero pil nazionale”, ha detto, ricordando in particolare “il grande incremento delle esportazioni” e “la bilancia commerciale attiva nel settore”. pertanto, l’intuizione dell’ultimo periodo di spingere su questo settore ha dato fino a oggi risultati confortanti anche se permangono tante criticita’, ha proseguito PROIETTI. il presidente ismea ha citato anche il rischio desertificazione delle zone interne “dal punto di vista demografico e quindi conseguentemente anche dal punto di vista produttivo”, sottolineando come l’ismea stia cercando di contrastarlo. il presidente ha concluso dando un appuntamento a tutti per un’altra manifestazione il 2 dicembre. ha preso quindi la parola il presidente ice matteo ZOPPAS, il quale ha ricordato la performance dell’agroalimentare italiano all’export, sottolineata anche nel rapporto, molto sostenuta da sace, cdp e ldala stessa ice, ha rilevato. il direttore generale di ismea sergio MARCHI, alla sua prima uscita pubblica, ha illustrato le principali tendenze che emergono dal rapporto ismea (qui la dichiarazione rilasciata ad agra press https://youtu.be/6UMLOJ6EaoQ). nel rapporto di quest’anno – ha spiegato MARCHI – si e’ voluto puntare sul valore del made in Italy dell’agroalimentare e sulla necessita’ di sostenere quelle filiere che ancora oggi possono avere delle caratteristiche di debolezza proprio nell’ottica della sovranita’ alimentare e quindi della implementazione dell’autosufficienza del sistema agricolo e agroalimentare italiano. fabio DEL BRAVO, dirigente filiere e analisi dei mercati ismea, si e’ soffermato sulla distribuzione del valore nella filiera agroalimentare italiana, e linda FIORITI, analista direzioni filiere e analisi dei mercati ismea, ha parlato di approvvigionamento, dipendenza e posizionamento internazionale dell’agroalimentare italiano. LOLLOBRIGIDA, concludendo i lavori si e’ concentrato su diversi temi strategici per l’agricoltura e l’agroindustria italiane, evidenziando il ruolo cruciale di istituzioni come ismea e sottolineando la necessita’ di un approccio pragmatico e non ideologico per affrontare le sfide del settore. LOLLOBRIGIDA ha in particolare sottolineato la necessita’ di valorizzare i prodotti italiani sui mercati internazionali, puntando su qualita’, tradizione e capacita’ di competere grazie a una distribuzione piu’ efficace e ha fatto riferimento all’importanza di aprire nuovi mercati, affrontando sfide logistiche e geopolitiche. il ministro ha inoltre evidenziato l’importanza di riequilibrare le relazioni tra produttori, trasformatori e distributori, citando esempi virtuosi come il latte e il parmigiano reggiano. secondo il ministro, un prezzo equo per i produttori e’ fondamentale per garantire la sostenibilita’ economica. LOLLOBRIGIDA ha quindi ribadito la contrarieta’ all’accordo ue-mercosur.